Eusebio Di Francesco

E’ la solita Roma: un primo tempo ordinato, la solita grinta e determinazione, precisione nei passaggi, con Perotti e Dzeko ispirati e Under finalizzatore; poi nel secondo tempo la squadra si sfalda e basta un errore difensivo di Florenzi per mandare la Roma nel pallone. I giallorossi perdono 2-1 a Kharkiv contro lo Shakhtar, squadra più che abbordabile quella guardata nel primo tempo, decisamente più brillante e pericolosa nel secondo. Tutto sommato la sensazione che lascia la sfida in Ucraina è che la Roma avrebbe potuto vincere con qualche accorgimento tattico diverso.

IL SOLITO DIFRA – Al netto dell’errore di Florenzi nell’azione dell’1-1, la squadra non sembra avere una condizione fisica adeguata quando i ritmi aumentano. Se ad Udine questo trend sembrava essere cambiato e la Roma ha corso per gli interi 90 minuti, contro lo Shakhtar si sono visti tutti i limiti fisici del gruppo. A partire da De Rossi e Strootman, passando per Nainggolan, totalmente avulsi tutti e tre dal gioco. Però la domanda che ci dobbiamo porre è un’altra: perchè c’è costantemente questo calo fisico-atletico? Si dovrebbe cambiare, probabilmente, carichi di lavoro e cercare di lavorare più sull’intensità e sulla durata invece di affidarsi a sprazzi di gioco e alle giocate di Under, ancora una volta decisivo. Inoltre un Dzeko in queste condizioni non è utile a nessuno: se nel primo tempo sbaglia un gol fatto, ma si rifà con l’assist vincente per Under, nel secondo tempo sparisce completamente e non ha occasioni. DiFra avrebbe potuto inserire Schick o, perlomeno, avere il coraggio di cambiare. Abbiamo tutti elogiato il 4-2-3-1 di stampo spallettiano, ma inserire nel secondo tempo, nel momento di sofferenza, una difesa a 3, avanzando Florenzi con Under accanto a Schick, avrebbe dato più imprevedibilità all’attacco giallorosso. E’ solo un’idea, ma la rosa della Roma ha la possibilità di cambiare modulo in corsa e di utilizzare diversi sistemi di gioco.

LA MANCANZA DI UN REGISTA – De Rossi non è un regista, quando lo capirà Di Francesco sarà forse troppo tardi. DDR è utile in fase di contenimento davanti alla difesa, facendo da schermo ai due dietro, ma manca un costruttore di gioco che in alcuni casi lo può fare anche Nainggolan, ma non De Rossi e nemmeno Strootman che, anche se in calo, possono dare maggior copertura nel 4-2-3-1 con i due mediani bassi. Se non si creano palle giocabili e se gli avversari fermano gli esterni d’attacco, la Roma perde il 90% del potenziale offensivo. E’ per questo che nel prossimo mercato serve come il pane un regista. A pensarci bene ce l’avevamo, era Pjanic, ma la dirigenza ha pensato bene di venderlo alla Juve. Ma questa è un’altra storia…



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