Senza troppi giri di parole, andiamo al nocciolo della questione: c’è un progetto criminoso per far fuori dalla comunicazione il sottoscritto. I fatti e i nomi sono stati raccontati tramite una denuncia nel 2012 alla Procura della Repubblica, ma ancora non si muove nulla. Questa è la giustizia italiana. E’ solamente una mancanza di coraggio per non toccare grandi nomi della comunicazione romana e romanista? A voi le deduzioni. Ma andiamo nello specifico.
Esiste un progetto criminoso per eliminare il sottoscritto (temo non solo in senso figurato) accusandomi di reati mai commessi, di atteggiamenti mai avuti, di parole e frasi mai dette. Sono rispettato per il lavoro svolto in questi anni dalla maggior parte dei club di Serie A, con cui ho un ottimo rapporto. A dimostrazione che “il mostro” o “il diavolo” (epiteti che mi vengono attribuiti dai media romani) non sono io, ma evidentemente altri. I giornalisti che seguono la Roma da tempo non si perdono nemmeno una notizia di Romagiallorossa.it (attenzione, il nome del sito poteva essere anche un altro, ma non doveva essere gestito da me) ed evitano accuratamente di riportarle correttamente. Invece, giornalisti amici di qualche sito internet, riportano addirittura la fonte dei sondaggi dei portali in cui collaborano sui giornali per cui scrivono. Chiamasi in gergo “marchetta“. Non c’è distinzione tra uomini e donne: l’importante è che non mi permettano di lavorare, al fine di scoraggiarmi dal portare avanti il progetto di Romagiallorossa.it. E’ questa la verità che ho denunciato nel 2012 e che ancora la magistratura non ha preso in considerazione. Ci sono nomi illustri, personaggi della comunicazione che mi hanno minacciato a Milano nella finale di Supercoppa italiana tra Inter e Roma nel 2008. Ma non solo: le minacce sono continuate in maniera reiterata anche in radio molto seguite dai tifosi e, addirittura, alcuni oggi sono speaker della radio ufficiale della Roma. Un vero progetto criminale per estromettermi dal giro della comunicazione. Ringrazio di cuore invece l’AS Roma che ha permesso al nostro portale di lavorare serenamente negli ultimi tempi e di ridare dignità al sottoscritto e a Romagiallorossa.it, dopo anni di battaglie in cui chiedevo solamente rispetto. Ci saranno delle conseguenze alle quali tutti dovranno rispondere perchè non si parla solo di diritto al lavoro, ma del peggioramento del mio stato di salute dal 2008 ad oggi (certificati medici alla mano) visti gli innumerevoli eventi accaduti contro la mia persona. Posso solamente dire che tutta la famiglia Violi non si arrenderà e proseguirà la propria battaglia in ogni sede opportuna se la situazione non dovesse cambiare. Il sottoscritto e Romagiallorossa.it vogliono avere lo stesso trattamento e gli stessi diritti che hanno tutti i giornalisti romani, che siano di carta stampata, radio o siti web.
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