Perchè aver difeso un collega da un sopruso ha fatto tanto scalpore? Perchè aver difeso “Leggo” e Francesco Balzani, che nemmeno conosco e non so nemmeno che faccia abbia (e che nemmeno mi ha ringraziato), ha scatenato un tale putiferio? Perchè quando si racconta quello che altri vorrebbero sotterrare succede sempre così: ci sarà qualcuno pronto a tapparti la bocca.
Ripartiamo dall’inizio: Alvaro Moretti scrive sul suo giornale “Leggo” che la Roma ha annullato l’accredito per Roma-Juventus a Balzani, non permettendogli di fare il proprio lavoro, per un post che lo stesso Balzani ha scritto su Facebook che la Roma non ha gradito. Come al solito si guarda il dito e non la luna. Ammettiamo per assurdo che la Roma si fosse infastidita per il post, ma vi pare un comportamento corretto controllare i profili privati di Facebook? E poi: vi pare giusto che la Roma si “vendichi” in questa maniera? Oppure ha trovato un pretesto perchè Balzani ha detto molte verità scomode su Centro Suono Sport? Oppure perchè è opinionista di “Te la do io Tokyo”? Pensateci.
E’ inammissibile che un giornale non possa avere l’accredito e un sito internet sì. Che valenza ha un sito internet rispetto a un free-press? Dietro un giornale c’è gente che lavora seriamente e che percepisce uno stipendio; dietro un sito tematico sulla Roma, molto spesso, ragazzi che lavorano gratuitamente o, se va bene, sottopagati. Non nascondiamoci dietro un dito e parliamoci chiaramente. Lo so che a qualcuno farà male ma è così: se si dice che la Roma non ha vinto niente in 7 anni, che la gestione dell’ultimo anno di Totti è stata da dilettanti, che Gerson è stato un acquisto fallimentare, che questa proprietà aveva promesso lo scudetto in cinque anni, invece non si è vinto nemmeno una misera coppetta, sei nemico della Roma. Ma bisogna fare informazione e critica costruttiva oppure seguire uno spartito?
E i più saccenti diranno: ah, Marco Violi ce l’ha con la Roma perchè Baldissoni gli ha tolto ASRomaRadio.it. Ma se si contestualizza, perchè l’AS Roma una mattina si è svegliata e ha deciso che ASRomaRadio.it doveva essere di sua proprietà? Forse perchè ASRomaRadio.it all’epoca aveva un grande successo (molti la scambiavano per la radio ufficiale prima che la radio ufficiale esistesse) per essere una radio sul web e a qualcuno dava fastidio che fossimo liberi? Ma nessuno di voi sa che una persona molto vicina al presidente della Roma voleva gestire insieme a me ASRomaRadio.it e io mi sono rifiutato proprio per essere libero da condizionamenti? No, nessuno lo sa, ma lo dico ora. Era Adnan Al Qaddumi, lo sceicco che Franco Baldini voleva far entrare nella Roma come socio, incontrato a Piazza Bologna al bar “Meeting”, molto prima della finale di Coppa Italia contro la Lazio. Ci sono testimoni che, se si paleseranno, non potranno smentire.
E’ fin troppo facile dire che il sottoscritto è stato rinviato a giudizio, mentre il 31 dicembre 2013 Walter Sabatini ha ritirato la querela contro ignoti per la famosa telefonata che, come si dice erroneamente, non è stata intercettata. Sabatini aveva tenuto il telefonino acceso dopo avergli chiesto un’intervista. Ma soprattutto, se vi dico che non l’ho fatta io quella telefonata ma un collaboratore dell’epoca, che mi dite? Se vi dicessi che ho inviato l’audio in questione a Emiliano Di Nardo per farla “pulire” da un fonico della radio per cui lavora, e che poi lui stesso l’ha fatta girare per mezza Roma, che mi dite? Come ci è finito quell’audio nella redazione di Radio Radio? Misteri.
Troppe falsità sono state raccontate in questi anni. Se vi dicessi che l’avvocato Del Ninno, dello Studio Tonucci, ha detto ad una persona a me vicina che la Roma vuole creare un unico polo di informazione ufficiale e che presto le altre emittenti spariranno? Sì, perchè rastrelleranno la pubblicità alle radio che parlano della Roma 24 ore su 24 e non potranno più esistere. Senza sponsor non si finanzia l’azienda, non si pagano gli speaker e i fonici.
In sintesi: chi fa informazione libera, senza seguire uno spartito, sarà cancellato dall’AS Roma perchè considerato “nemico”. Perchè non è manipolabile e chi è libero non si può comprare ne controllare. Se si vorrà lavorare veramente, mandando giù bocconi amari, dovremo raccontare a tutti i lettori o ascoltatori una messa cantata, come vorrebbe la Roma, previa autorizzazione della Roma. Però vi fa comodo pensare che siamo tutti nemici e che abbiamo doppi fini. Pensatelo pure. Si fanno le giornate per la libertà di stampa e poi la libertà di stampa non si sa nemmeno dov’è di casa. Mi viene solamente da ridere. Coerenza. Amici, coerenza. Prima di puntare il dito accendete il cervello. Credo che qualcuno lo abbia ancora, ma non ne sono così sicuro.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA