Monchi

Ora non ci devono essere più alibi: la Roma ha venduto, incassato tanto denaro, ha rispettato i parametri del Financial Fair Play, e adesso è arrivato il momento di investire per costruire una Roma competitiva. Nonostante i proclami di alcuni giocatori (che dal passato non hanno evidentemente imparato nulla), la Roma non è da scudetto, ma deve perlomeno provare a difendere il secondo posto. Non sarà facile, molto dipenderà dalla campagna acquisti che Monchi ha in mente, e tanto dipenderà dalla coesione di squadra che dovrà ottenere Di Francesco. Ma con una Juventus indebolita in difesa (vedi la cessione di Bonucci al Milan), bisogna approfittarne.

Il Milan è la squadra che doveva rinforzarsi maggiormente e così ha fatto: Bonucci e Biglia, per non parlare di Kessie e Andrè Silva, sono ottimi colpi e si pone di diritto tra le squadre che si giocheranno un posto tra le prime quattro (almeno). Il Napoli non ha ceduto nessun giocatore importante e ha puntellato la squadra con riserve di spessore. L’unica che fino a questo momento sta facendo poco, al momento, sul mercato è l’Inter, che primo o poi dovrà cercare di rinforzarsi per non deludere le aspettative di Spalletti.

La Roma ha il dovere di crederci: serve un colpo (se non due) che faccia risvegliare dal torpore il tifoso giallorosso, che si aspetta dopo le cessioni dolorose almeno qualche giocatore di livello in più. I nomi che circolano, come quello di Mahrez ad esempio, sono rinfrancanti. Così come Kolarov, che a sinistra sarebbe un ottimo innesto. Monchi ha già fatto vedere le sue doti di talent scout: ha preso Karsdorp, Pellegrini e Under; ha scelto giocatori maturi come Moreno e Gonalons. Ma non basta. Di Francesco vuole almeno un campione e ha il diritto di essere accontentato. E’ il momento decisivo del mercato. E’ il momento di affondare il colpo sognato dai tifosi della Roma. Ora non ci siano altre delusioni. Non più scommesse, ma certezze.



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