James Pallotta, presidente della Roma

Coloro che hanno subito un lavaggio del cervello senza precedenti da radio e giornalisti per definizione “governativi”, diranno ingenuamente: “La Roma ha ceduto due giocatori (in realtà sono 3 – Salah, Manolas e Paredes – più un titolarissimo che era in prestito, ovvero Szczesny, senza dimenticare Totti che ha lasciato il calcio) e fate tutto questo casino? E la Juve che sta facendo la stessa cosa?”.

A questi lettori poco attenti rispondiamo con i fatti. La Juventus probabilmente cederà Alex Sandro e Lichtsteiner, dopo aver perso Dani Alves, e anche se dovesse cedere – ipotesi remota – Bonucci o Barzagli, sarebbe normale. Perchè? E’ presto detto: i bianconeri arrivano da un ciclo di sei scudetti consecutivi tra Conte ed Allegri, da tre Coppe Italia vinte di fila e da due finali (perse contro Barcellona e Real Madrid) di Champions League in tre anni. Probabilmente si è chiuso un ciclo importante e se ne sta riaprendo un altro altrettanto importante.

La Juventus deve svecchiare la rosa, deve fare un ricambio generazionale non indifferente, visto che i tre difensori titolari, più Buffon, sono ultratrentenni. L’acquisto di Schick, che andrà a sostituire Cuadrado, è emblematico in questo contesto. I bianconeri sono andati a prendere il giovane più pronto del panorama della Serie A spendendo 30 milioni di euro. E’ normale che, sotto questo aspetto, si stia operando uno svecchiamento della rosa per poter vincere nei prossimi anni e puntare a tornare a vincere la Champions in futuro.

Per quanto concerne la Roma, non solo non ha vinto niente dal 2008 ad oggi, ma ha rivoluzionato ogni anno una squadra che per la maggior parte delle volte è arrivata seconda e alla quale mancava solamente qualche innesto per essere davvero l’anti-Juve non solo a parole ma anche nei fatti. E’ questa la grande differenza. Come accadde dal 2001 al 2004, quando si era capito che il ciclo di Capello era finito, si è cambiato, come giusto che fosse. Nelle grandi squadre si fa così. Non regge nemmeno il mantra “La Roma in 90 anni non ha vinto niente e ora volete che vinca? Che atteggiamento da perdenti…”. Quantomeno confuso il messaggio che ci ha inviato un tifoso. Quando la Roma ha avuto grandi presidenti che hanno investito, ha sempre vinto e raggiunto anche una finale di Coppa Campioni. Sono fatti, non parole. Ci hanno parlato di rivoluzione culturale, ricordate? Speravamo in scudetti, Champions League e trofei. Speravamo in Pallotta e nei suoi soci. Ci siamo sbagliati, non c’è niente di male ad ammetterlo. Ma ora ci siamo stancati: è ora di cambiare per il bene della Roma. E’ ora di passare la mano a qualcuno che vuole davvero vincere in questa tormentata città. Ah, non ci parlate di ambiente, per favore… E’ l’ennesimo mantra insopportabile usato dai perdenti.



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