Bruno Peres

Non stiamo parlando di Nainggolan che fa un video innocente a Capodanno (a Capodanno, sottolineiamolo, e non a febbraio inoltrato) in cui – a casa sua – dice che è “ubriaco fracico”. Stiamo parlando di professionalità. Stiamo parlando di un giocatore che ha rifiutato il passaggio al Genoa perchè voleva giocarsi le sue chance alla Roma, con tanto di messaggio Instagram ad Urbi et orbi. Stiamo parlando di Bruno Peres, ma potremmo mettere nella lista anche De Rossi o Pellegrini, espulsi in maniera ingiustificabile in partite delicatissime. Adesso è l’ora di dire basta! Basta con questi comportamenti che con la professionalità non hanno niente a che vedere. Basta con una società che non controlla costantemente i propri tesserati e gli permette di fare di tutto. Bruno Peres, lui sì per davvero (e non Nainggolan) ha leso l’immagine della Roma nel mondo. Tutti ne parlano: che si in Italia o in Brasile, poco importa. Ne stanno parlando tutti e la città è diventata di nuovo una polveriera.

Tutto questo nemmeno a 24 ore da una trasferta delicatissima, vinta, a Verona. Dov’è la voglia di riscatto di Bruno Peres? Dove sono andate a finire le parole di Monchi dopo il Capodanno di Nainggolan (“Chi non mostra la mentalità vincente vada via dalla Roma”)? Ma più in generale, dov’è la società? Cosa sta facendo? Perchè non si muove per tempo? C’è una sola cosa da fare per Bruno Peres: rescindere immediatamente il contratto, anche a costo di far giocare per tutta la stagione, con la lingua di fuori, Florenzi fino a maggio. Questa volta ci vuole il pugno duro. Perchè a Torino Vidal si schiantava con la macchina una sera sì e l’altra pure, ed è stato mandato via (stiamo parlando di Vidal, ora al Bayern) e per lo stesso motivo Caceres (ora alla Lazio). Non basta una semplice multa da mettere nel salvadanaio di Trigoria. Non bastano le regole interne. Si dia un segnale forte. A Roma si vive bene? Lo sappiamo tutti, in particolar modo i calciatori. E’ ora di farsi sentire: se esiste ancora una società, non si badi alle plusvalenze o alle esigenze di bilancio, una volta tanto. Si rescinda il contratto al brasiliano. Semplicemente per un motivo: non merita la Roma.



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