Si può scrivere che pur vincendo 2-1 contro il Qarabag, che la Roma ritorna a vincere in Champions League dopo sette-anni-sette e bla, bla, bla, la prestazione a livello di squadra è stata scadente? Si può scrivere o è lesa maestà? Si offende qualcuno? Ditecelo, perchè tanto non ci adegueremo alla massa che, come al solito, stende i tappeti rossi per un (misero) 2-1 contro il Qarabag. Lo ha detto anche Nainggolan a fine partita. Era nero di rabbia. Lo ha detto Manolas. Idem con patate. Quanti conoscevano il Qarabag prima che le affrontassero Inter e Fiorentina? Nessuno. Il loro è un campo ostico. Certo, ma ribaltiamo la domanda: è più difficile giocare a Stamford Bridge o al Wanda Metropolitano, oppure giocare a Baku contro il Qarabag? Domanda troppo scontata, vero?

O si fa il tifoso, o si fa il giornalista. Ad ognuno il suo. Da tifoso sono strafelice della vittoria della Roma, che tra l’altro proietta i giallorossi verso una qualificazione che sembrava difficilissima al momento dei sorteggi ad agosto. Da giornalista è doveroso analizzare la gara. La Roma ha giocato 25 minuti di altissimo livello: 15 minuti e Dzeko e compagni erano già sul 2-0. Tutti, e non ditemi il contrario, abbiamo pensato alla goleada. Una sorta di replay di Chelsea-Qarabag. Poi, un errore individuale di Gonalons, che a livello internazionale non si può commettere, ha riaperto i giochi di una partita che era strachiusa. In quanti hanno tirato un sospiro di sollievo per i soli 3 minuti di recupero al novantesimo? In quanti si sono messi le mani tra i capelli dopo quel colpo di testa all’89’ che ha sfiorato il palo alla destra di Alisson?

Se non si può nemmeno analizzare una partita, chiudiamo baracca e burattini. Non ci sto all’esaltazione del nulla. Non ci sto a dover scrivere cose che non penso per ingraziarmi i tifosi come fanno il 100% dei portali dedicati alla Roma. Quello lo lasciamo a chi elemosina un posto alla radio ufficiale del club giallorosso. In conclusione, rileggetevi quello che abbiamo scritto quando la Roma ha davvero convinto contro Verona, Benevento e Udinese. Poi mi direte. Oggi abbiamo analizzato la partita in maniera OBIETTIVA. Se volete sentire la messa cantata, ci sono altri canali. Di sicuro non saremo noi a recitare il padre nostro.



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