Francesco Totti

Cosa si può fare per far vincere la Roma? Acquistare i campioni. I giocatori veri, non mezzi giocatori (Copyright Fabrizio Lucchesi). Ma si sa, ormai, è un disco rotto: “La Roma deve rispettare le regole del Financial Fair Play”; “La Roma per comprare deve vendere”; “Bisogna stare attenti al bilancio rispettando i paletti dell’Uefa” e via discorrendo. Abbiamo sentito sempre la solita cantilena in 7 anni di proprietà americana più uno di banca. Ma allora perchè continuare ad illudere i tifosi con la parola “scudetto”? Forse per fare più abbonamenti allo stadio? Forse per vendere più magliette? O forse per avere un main sponsor? Forse tutte e tre le cose.

Ma vi dimenticate, cari proprietari della Roma, che i tifosi non sono stupidi e sono arrivati al limite. Il tifoso non si fa più rimbambire da quattro speaker da strapazzo messi li che, naturalmente a gettone, fanno risaltare una notizia che è completamente priva di ogni fondamento: la celeberrima riunione a Londra da Pallotta e Baldini. E’ dare il vermetto al pesce che può abboccare una volta, due volte, ma alla terza volta sradica il verme dall’amo e non abbocca più.

Sulla riunione della proprietà a Londra si è fatta filosofia pura. E si sa, la filosofia è solo una masturbazione mentale per chi non ha argomenti validi per avanzare la propria tesi (che non esiste). La domanda, allora, è una sola: perchè Totti non è stato invitato dalla proprietà a Londra? Semplice: perchè Pallotta sarà il relatore di un convegno sullo stadio della Roma (Il nuovo Colosseo); perchè deve seguire i Boston Celtics che, casualmente, sono a Londra; se ci sarà tempo, fugacemente, si parlerà anche del mercato della Roma che puntualmente non ci sarà se non si venderanno i pezzi migliori. Ma da Londra fanno sapere che “si risolveranno i problemi della Roma”. Facile. Fin troppo.

Totti è l’unico, insieme a Monchi, che può parlare di campo e di calcio, esponendo i problemi della squadra alla proprietà. Ma d’altronde cosa ci dobbiamo aspettare da chi lo voleva mandare via a tutti i costi dalla Roma? Un ruolo marginale, di immagine. Basta che apra i bussolotti per i sorteggi della Champions League, oppure che stia in tribuna ad ogni partita accanto a Baldissoni e Monchi. Ecco che si dà l’immagine di una società unita che, nella realtà, è allo sbando più totale. Lo dimostra il numero zero nella casella “trofei” in 8 anni.

Il mio augurio è che Totti si possa accorgere di tutto questo e che possa andarsene via dalla Roma. Faccia la sua carriera dove è stimato, magari in federazione, perchè ci vogliono dirigenti del suo carisma e del suo acume calcistico. Si dedichi ai bambini della sua scuola calcio. Non è giusto che un campione come lui debba sporcarsi le mani con chi se l’è già sporcate più di una volta. Un consiglio spassionato: Francesco, scappa finchè sei in tempo.



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