Il casting per il nuovo allenatore della Roma è iniziato ormai già da tempo. Luciano Spalletti non rinnoverà con i giallorossi, ed è per questo motivo che il ds in pectore Monchi e il consulente di James Pallotta, Franco Baldini, sono al lavoro per trovare il prossimo tecnico della Roma.
La lista si restringe ogni giorno di più, anche se ci sono alcune divergenze di vedute tra Baldini e Monchi. L’ex Tottenham preferisce uno tra Sarri e Mancini, due italiani che conoscono il calcio nostrano e che hanno dimostrato di poter unire gioco e risultati. Baldini cercherà in tutti i modi nelle prossime settimane di convincere uno dei due, anche se non sarà facile. Sarri ha un contratto con il Napoli fino al 2018 e, seppur ci siano stati dissidi con il presidente De Laurentiis, potrebbe rimanere con la reale possibilità di contendere il prossimo anno lo scudetto alla Juve. Mancini, dal canto suo, vorrebbe pieni poteri sul mercato e si scontrerebbe con la personalità forte di Monchi, da sempre abituato a lavorare in solitaria con le sue intuizioni.
Se fosse per Monchi, l’allenatore sarebbe già individuato: è Unai Emery, attuale tecnico del Paris Saint-Germain. Una stagione in chiaro-scuro con i parigini, fuori dalla Champions in modo rocambolesco, lontano dallo scudetto che va verso il Principato, potrebbe a fine stagione salutare i francesi. La Roma è pronta ad accontentare le richieste economiche di Emery, che attualmente al Psg percepisce 4,5 milioni di euro a stagione. Il tetto fissato dalla società giallorossa per riuscire a mettere le mani su un allenatore top è, infatti, di 5 milioni.
Le alternative sono Di Francesco, che però ha un contratto (con clausola rescissoria di 3 milioni) con il Sassuolo e Squinzi non vuole farlo andare via tanto facilmente, oppure Montella, che però sembra essersi avvicinato al Milan in queste ultime settimane, soprattutto dopo le parole dell’Ad rossonero Fassone che ha dato pieni poteri al tecnico ex Roma e Fiorentina sul mercato.
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