Barbara Francesca Ovieni

Barbara Francesca Ovieni è il volto sportivo più in voga del momento nella tv nazionale (RaiSport 1) e regionale. Bella, spigliata, competente: la sua carriera giornalistica parla da sola. Romagiallorossa.it l’ha contattata alla vigilia di Milan-Roma, vista la sua grande passione per i colori rossoneri, giocando in anticipo una sfida importantissima per entrambe le squadre in ottica europea.

Barbara, è finita l’epopea Berlusconi ed è iniziata l’era cinese. Tu, da tifosa del Milan, come hai vissuto questo momento?
“E’ stato bello finchè è durato. Che dire, è finito un grande, anzi grandissimo, capitolo della storia del Milan ed adesso se ne apre un alto. Berlusconi con il Milan ha fatto e vinto tanto, può solo essere ringraziato”.

Credi che Yonghong Li possa ripetere le gesta di Berlusconi?
“E’ tutto da vedere, adesso non voglio mettere obiettivi e pressioni. Ha fatto un grande investimento, ma adesso toccherà mettere mano al mercato e plasmare un’ottima squadra che possa tornare ai livelli che gli compete. Tutti noi tifosi ci auguriamo che possa ripetere le gesta di Berlusconi, ma non sarà facile. Incrocio le dita”.

Domenica c’è Milan-Roma, partita importante per entrambe le squadre, anche se con obiettivi diversi. Come vedi questa sfida?
“Uno scontro diretto sul finire del campionato e con delle poste in palio ancora alte: sarà una partita tutta da giocare, soprattutto a viso aperto. Poi, chi rischia di più dei due è il Milan che potrebbe non disputare per un altro anno una competizione europea. La Roma, mal che va, si giocherà il preliminare di Champions”.

Ti aspettavi che la Roma potesse faticare così tanto per raggiungere il secondo posto?
“C’era da aspettarsi una squadra agguerrita che avrebbe lottato tanto per raggiungere il miglior piazzamento, quest’anno Dzeko è stato mostruoso, così come tanti altri in organico. È stata una squadra più compatta, ma manca la continuità, alla Roma così come al Napoli, per dirne un’altra”.

A proposito di addii: sarà l’ultima partita di Totti a Milano. Che sensazioni dà un campione di questo calibro ad un tifoso milanista?
“Anche se a San Siro, ma mi aspetto di vederlo in campo e una standing ovation da parte di tutto lo stadio. Leggende così non nascono tutti i giorni o gli anni. Un campione così può solo essere applaudito”.

Avrebbe meritato più rispetto Totti dalla dirigenza attuale della Roma?
“Mi sarei aspettata qualcosa in più, si. Vedi un po’ Maldini, Del Piero, hanno giocato sempre e fino all’ultimo. Ma il calcio è così ed è giusto che l’allenatore scelga di far giocare chi ritiene opportuno, ne vale per il bene della squadra. Totti ha fatto l’uomo spogliatoio in questi anni e quando ha giocato ha fatto la differenza”.

Berlusconi non ha mai nascosto che avrebbe voluto avere Totti nel Milan. Avrebbe potuto vincere di più a Milano?
“Sicuramente, vista la bacheca trofei, ma una domanda la faccio io: Totti avrebbe scelto il Milan? È utopia”.

Parliamo di un ex: Montella. Credi che sia l’allenatore giusto per il Milan?
“Montella è un allenatore giovane e che ha fatto bene al Milan, anche in una situazione di confusione come quella di quest’anno. Per carità, è giusto dire che al Milan serve un allenatore esperto che punti a piazzamenti migliori, ma voglio dare ancora fiducia a Montella per il lavoro e la professionalità mostrata”.

Parliamo di te: quando è nata la tua passione per il Milan e per il calcio in generale?
“E’ una passione che mi ha tramandato la mia famiglia, tutti tifano il Milan e io non potevo essere da meno. Quella per il calcio, invece, è nata dopo, da quando ho iniziato a frequentare le tv e gli ambienti sportivi”.

In conclusione ti chiedo un pronostico: risultato esatto e marcatori
“Da tifosa mi auguro che vinca il Milan, magari 2-1 con gol di Deulofeu e Suso”.



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