Giancarlo De Sisti è stato intervistato da Romagiallorossa.it. Oltre 450 presenze in Serie A, divise quasi equamente fra Roma, la sua Roma, e la Fiorentina, squadra che l’ha adottato e consacrato come uno dei migliori centrocampisti italiani della sua generazione. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per sapere come vive la vigilia della sua partita. Niente più di Roma-Fiorentina infatti rappresenta De Sisti, che a questa partita lega anche il suo primo gol in Serie A con la maglia giallorossa. Ancora ignaro che tre anni dopo sarebbe stato “sacrificato” proprio ai viola, viste le difficoltà economiche della Roma.
Come si sente alla vigilia del suo match, riesce a tifare per l’una o l’altra squadra in queste occasioni?
È sempre difficile scegliere fra la mia Roma e la Fiorentina. Sono romano da più di quattro generazioni, almeno, ce l’ho nel sangue. Partecipai anche alla colletta del Sistina (1964) per tentare di aiutare la squadra, da tifoso prima che da calciatore. Purtroppo non servì e verso fine stagione mi comunicarono la cessione alla Fiorentina. Ricordo ancora che alla notizia piansi. Non posso dimenticare però neanche l’accoglienza di Firenze, che non mi ha fatto mai mancare nulla. Non riesco a scegliere, preferirei quasi pareggiassero sempre. Ma se proprio dovessi sbilanciarmi, spero sempre vinca la squadra che ne ha più bisogno
Qual è il Roma-Fiorentina che ricorda con più piacere?
La risposta è facile, il primo giocato. Anche perché vincemmo con un mio gol, il primo in Serie A fra l’altro. Ancora non sentivo emotivamente la gara poi, visto che il trasferimento sarebbe arrivato soltanto qualche anno dopo.
Pensando al prossimo scontro invece, alla Fiorentina mancherà il suo giocatore migliore e cioè Chiesa. È un’assenza che può condizionare l’andamento del match?
È sicuramente un grosso handicap per la Fiorentina, anche perché è uno dei migliori giovani in circolazione nell’intero panorama italiano. Riduce di molto il peso specifico della consistenza Viola e per questo, sulla carta, la Roma parte leggermente favorita
Facciamo un passo indietro adesso. Cosa ne pensa della recente sfida contro il Barcellona, qual è secondo lei la causa di un passivo così pesante?
Ci sono diverse cause in realtà, in sintesi però la Roma ha fatto harakiri. Non puoi permetterti due autoreti al Camp Nou, così come forse si sarebbe potuto risparmiare Gonalons. E non per la qualità del francese, bensì perché con pochi minuti nelle gambe e in quel momento servivano giocatori più pronti in mezzo. Il suo errore è anche frutto di questa situazione. Alisson malino sul gol di Piqué, la respinta infatti sarebbe dovuta essere più esterna e non in mezzo all’area. Stiamo però parlando di un fenomeno vero, come non ne vedevo da diverso tempo in porta. Sarebbe ingiusto criticarlo o addossargli la totale responsabilità di quella rete. In generale però brava la Roma a fermare Messi e ingabbiare spesso il Barcellona. Per questo secondo me non è sbagliato dire che abbiamo sì perso per 4-1, ma non contro il Barcellona.
Un’ultima domanda, tornando alla sfida di domani fra Roma e Fiorentina. C’è un giocatore attuale, fra le due squadre, nel quale si identifica?
A Firenze qualcuno dice Badelj. Il calcio però è cambiato, sono cambiati soprattutto i ritmi e nel mio ruolo è difficile trovare qualcuno che lo interpreti come quasi quarant’anni fa. A Roma invece dicevano Pizarro, anche uno dei miei favoriti. Una cosa che ci differenziava nel modo di interpretare il ruolo è che Pizarro spesso ritardava l’azione. Sono stato però abbastanza fortunato da potergli chiedere il perché, quando lavoravo a Rai International. Gli chiesi proprio questo, perché molte volte perdi tempi di gioco con il gancio a manico d’ombrello? (La tipica finta del Pek) Lui mi rispose: “Per due motivi”: il primo è che ci cascano tutti, e lo disse sorridendo. Poi perché così facendo prendeva spazio e aveva più soluzioni di passaggio. In pratica se perde un tempo di gioco, ne guadagna in visione e varianti. L’ho trovata una risposta molto soddisfacente.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA