Romagiallorossa.it ha intervistato Giacomo Losi, ex bandiera della Roma anni ’60, soprannominato Core de Roma per la sua generosità in campo e terzo giocatore ad aver collezionato più presenze nella squadra giallorossa (386) dopo Francesco Totti (619) e Daniele De Rossi (432).
Qual è il ricordo migliore che conserva della sua Roma?
“Il ricordo migliore sicuramente è quando abbiamo vinto quella che allora si chiamava Coppa delle Fiere (Coppa Uefa poi), giocando la finale contro una squadra inglese. Ci fu una festa che non dimenticherò mai perché fare il giro d’onore con la coppa in mano, con l’Olimpico pieno di gente fu meraviglioso. Abbiamo vinto anche la Coppa Italia ma questo è senza dubbio il ricordo migliore che io abbia.”
Parlando di Roma – Benevento, cosa pensa dell’approccio alla partita della squadra giallorossa?
“Ho visto la partita e se devo essere sincero non mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, troppo lenti e macchinosi, merito anche del gioco del Benevento. La squadra deve fare di più, i giocatori devono essere più determinati in campo e devono riassumere uno stato fisico e mentale idoneo il prima possibile per poter competere con le prime della classe.”
In settimana mister Di Francesco ha dichiarato che la Roma ha bisogno dei gol di Dzeko. Come giudica la prestazione di ieri sera del centravanti bosniaco?
“La prestazione di Dzeko non è stata particolarmente eccellente in questa partita, però resta un giocatore importante e determinante per la squadra, il suo modo di giocare dà smalto al gioco della Roma. Adesso si sta adattando a giocare un po’ al di fuori di quello che il suo ruolo naturale, che è quello della punta per eccellenza e molte volte ha difficoltà ad inquadrare la porta avversaria.”
La vera rivelazione della partita è stato Ünder. Può essere l’arma in più di questa Roma?
“Me lo auguro, spero proprio di sì. Se si riescono a dare più soluzioni a questa squadra sarà un notevole passo avanti per la fase offensiva da qui alla fine del campionato. Il ragazzo promette bene, è ancora giovanissimo e ha grandi margini di crescita. Da tenere stretto.”
Il 4-2-3-1 è un modulo che funziona o il 4-3-3 dà più certezza alla squadra?
“Penso che il 4-3-3 sia più utile, valorizza al meglio il gioco della squadra in questo momento, poi bisogna vedere l’allenatore come la pensa, come vede i giocatori comportarsi in settimana in allenamento, è lui che decide che moduli adottare in campo in base alla preparazione della partita.”
Secondo lei che ambizioni può avere questa Roma? La Champions League è l’obiettivo minimo..
“La Champions è un obiettivo raggiungibile, mi auguro che la Roma raggiunga questo traguardo e che vada anche oltre, perché l’ambiente ha bisogno di risultati, li aspetta da anni.”
Inter, Roma e Lazio. Chi la spunta per il terzo posto?
“Mi auguro la Roma, però è il campo a decidere, bisogna vedere come si comportano i giocatori. Spero che abbiano capito l’importanza di questo risultato.”
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