Una cena per programmare il futuro. Alla luce del sole (magari con qualche cameriere a riferire ai media il luogo esatto dell’incontro). Il presidente della Roma, James Pallotta, ha voluto dare un segnale importante alla piazza: tutti chiedevano a gran voce un vertice con Spalletti e, sul finire della giornata, c’è stato. Altro importante segnale è rappresentato dalla presenza di tutta la dirigenza giallorossa al completo: Gandini, Baldissoni, Massara e il consulente di Pallotta, Franco Baldini. Spalletti ha accettato l’incontro anche per la presenza dell’ex Tottenham. Insomma, un meeting ufficiale a tutti gli effetti, tra una pizza alla capricciosa e un bicchiere di vino. Perchè, si sa, a stomaco pieno si ragiona meglio.

Ma cosa è emerso da questo incontro così tanto importante per il futuro della Roma? Intanto la proprietà ha prospettato a Spalletti le strategie per la prossima stagione. Poi, gli ha chiesto fiducia. Pallotta, e non è un mistero, stravede per il tecnico toscano e c’è una stima reciproca tra i due. Un rapporto fiduciario che va oltre le semplici tematiche lavorative. Forse, per la prima volta, Pallotta ha davvero preso a cuore un allenatore della Roma, come mai aveva fatto prima con Luis Enrique, Zeman e Garcia. Spalletti avrebbe preso tempo per pensarci su, ma un’apertura dell’allenatore di Certaldo c’è stata. Non c’è più quella volontà netta di lasciare la Roma per colpa dei giornalisti, ambiente, media, radio, ecc. Probabilmente Spalletti ha capito che si vuole costruire una Roma vincente per i prossimi anni e che senza un allenatore che possa guidare la squadra per almeno tre anni, “un si vincon i trofei”, per dirla alla Spalletti. Solo nei prossimi giorni saranno sciolte le riserve. Ma non passerà molto tempo. La firma, se qualche ora fa sembrava lontana, ora può diventare realtà.



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