LYON, FRANCE - MARCH 09: AS Roma payer Bruno Peres (R) during the UEFA Europa League Round of 16 first leg match between Olympique Lyon and AS Roma at Parc Olympique on March 9, 2017 in Lyon, France. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Queste le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Otto giorni così duri non me li ricordo. Bisogna intervenire subito perché ci siamo quasi compromessi tutti gli obiettivi stagionali. Se arriviamo al secondo posto in campionato sarebbe un bel traguardo che però i tifosi non sapranno apprezzare. La rosa corta è un alibi che media e tifosi stanno dando a questo periodo nero della Roma. Grenier non è ancora pronto né fisicamente né mentalmente per affrontare la Serie A: la Roma non ha avuto le condizioni per fare mercato, il bilancio lo ha vietato. Secondo me è sempre il problema della mentalità, perché il quarto gol non va mai e poi mai preso: i calciatori si sono giocati l’Europa League così facendo”.

Riccardo “Galopeira” Angelini (Teleradiostereo 92,7): “Non mi aspettavo tutte queste difficoltà tra Coppa Italia ed Europa League. Ci troviamo in un momento complicato che non avevo previsto potesse accadere. I cambi sono arrivati troppo tardi ed i calciatori subentrati sono entrati molto molli. Alla fine sono i calciatori che determinano le partite, l’allenatore ti può far crescere, ti può dar consigli, ma sono loro che scendono in campo. Giovedì prossimo sarà solamente la Roma l’artefice del proprio destino. Ieri anche Dzeko ha sbagliato l’approccio, secondo me non c’entra la stanchezza. Non è finita però, ma i giallorossi si sono complicati la vita”.

Dario Bersani (Teleradiostereo 92,7): “Urge un vero e proprio pit-stop e domenica a Palermo bisogna far giocare solo chi ha giocato di meno. Non so se i cambi gestiti male sono stati la causa principale della partita. Se la Roma dovesse uscire contro il Lione dall’Europa League sarebbe clamoroso. Dzeko ha sempre dominato i difensori avversari, ma ieri non ce la faceva proprio. La partita di giovedì sarà il primo dentro o fuori della stagione. Al ritorno dubito che il Lione utilizzerà la tattica del contropiede perché hanno una difesa poco solida ed inesperta, quindi attaccheranno”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92,7): “Spalletti deve trovare qualcuno che faccia rifiatare per una partita Dzeko. Giovedì prossimo dovremo rigiocare contro il Lione cercando la rimonta che non è impossibile, perché due gol già glieli abbiamo fatti e loro non sono perfetti. Parlando dello Spalletti pre e post gara non mi sta piacendo per niente, fa troppe dichiarazioni fuori luogo. La stanchezza fisica e mentale ti porta a fare delle scelte sbagliate, quindi sei più confuso e distratto e ti manca molto ossigeno. I panchinari come Perotti, El Shaarawy, Vermaelen, Paredes e Mario Rui non possono essere stanchi, se fossi Spalletti li convocherei in ufficio per cercare di svegliarli un bel po’, ci si aspetta tantissimo da loro e ad ora, non stanno rispettando le aspettative. Complimenti ad Alisson che, anche se gioca poche volte, mostra sempre grandi doti e grandissima concentrazione, ieri è stato il migliore in campo. Non bisognerebbe più permettere a Paredes di entrare in campo così molle, come non si fa neanche in allenamento, se a 23 anni è stanco allora Dzeko cosa dovrebbe dire?”

Bruno Ripepi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Trovo che ci sia stata una punta di durezza estrema nei confronti della Roma, come se fossimo andati a Lione a giocare a ping pong. La Roma ha fatto una buona partita, poi la squadra è scoppiata perché la rosa è ristretta e i cambi sono stati sbagliati, ma distruggere la Roma è ingiusto. Non si può parlare di crollo verticale. Non è che Spalletti è un cretino, il fatto è che abbiamo una rosa ristretta: se giochi sempre con gli stessi uomini, è chiaro che poi arriva un crollo. E’ un momento difficile, critichiamo ma no al disfattismo a tutti i costi. Ho sentito gente dire che Spalletti vuole perdere apposta, ma dove siamo arrivati?”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma è cotta, io lo vado dicendo da tempo. Il migliore in campo è stato Alisson che ha salvato almeno due gol. E Spalletti è un caso all’interno. Il suo nervosismo nei confronti dei giornalisti è un sintomo di un malessere interno. Per fortuna che arriva il Palermo. Se la Roma domenica non vince, allora è crisi nera”

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma non gioca male, il problema è che Spalletti non ha cambi e quelli che ha li sbaglia. Io avrei tolto Strootman invece di De Rossi. Fazio in questo momento è terribile, è pericoloso. Roma di altissimo livello nel primo tempo, ma il problema è questo. Una squadra non può giocare solamente un tempo, nei secondi 45 minuti sono andati completamente in bambola”

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Con una rosa inadeguata soprattutto come numero si è arrivati al redde rationem. I giocatori dimostrano che qualcosa nella testa non funziona. Non credono nei loro mezzi. Il primo responsabile, in questo caso, è Spalletti”

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma è durata solo un tempo, ma soprattutto gioca male. E’ un problema tecnico e Spalletti deve cercare lui la soluzione. Non è giustificabile solo con una rosa corta. E’ una storia che si ripete. Al ritorno sarà complicato perché recuperare due gol in Europa è difficile. Chi vive sperando… Occhio che a Palermo non sarà facile. La Roma sta giocando male, sbaglia tanto ed è stanca. Le altre squadre la surclassano proprio nel gioco e ovviamente Spalletti deve essere messo tra i problemi. Ci sono delle situazioni tecniche da analizzare, queste sconfitte fanno pensare””

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “#SpallettifamostaRoma. Nel primo tempo ho visto una Roma superiore all’avversario. Dal 46’ la Roma non c’era più, il Lione poteva anche farne più di quattro. La Roma era ferma in campo, Spalletti non ha azzeccato i cambi. Ma la società ha altro per la testa…”

Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Questo continuo rimandare il contratto e il suo futuro, la sua ricerca continua di ombre non aiuta la Roma. Spalletti deve spiegare cosa sta accadendo, perché la difesa è diventata di burro, perché l’attacco non è più importante come prima. Il primo tempo della Roma è stato strepitoso, ma bisogna chiederci perché questo tracollo nei secondi 45 minuti. Spalletti ha sbagliato tutti i cambi”

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Fossi la società chiamerei Spalletti e gli ordinerei di dire immediatamente sì o no al rinnovo del contratto. Squadra stanca, cambi in ritardo. Dzeko è stanco, possibile che Totti non può giocare neanche venti minuti? Ma che resta a fare il capitano in panchina se Spalletti non lo fa giocare?”



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