Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Questa è “Etere giallorossa”: buona lettura!

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Zaniolo non è ancora tornato quello che era due stagioni fa. I giocatori non si possono incatenare, o vuole rimanere anche lui altrimenti è giusto che vada via. Una gestione che perde quindici milioni al mese è una gestione sbagliata e vendere Zaniolo non servirebbe a nulla”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Frattesi è un gran bel giocatore. Da solo non ti fa fare il salto di qualità ma inserito in un contesto importante può far molto bene. Con un’operazione del genere, tolto il valore del ragazzo, la Roma manderebbe un segnale a livello di mercato. Fino ad ora la Roma ha fatto mercato con gli scarti delle big, se riesci a convincere uno con delle prospettive importanti come Frattesi, dai un segnale anche ad altri giocatori. Ora non fai la Champions, sei lontano dai grandi obiettivi, perché i ragazzi di prospettiva dovrebbero venire qua? Con un’operazione del genere invece si manda un segnale forte”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Che ci sia un interesse per Frattesi è straconfermato. Sia lui che Scamacca sono più vicini all’Inter ma l’interesse c’è. Il Sassuolo in caso di cessione ad un’altra squadra dovrebbe dare il 30% della vendita fino ad un massimo di 6 milioni alla Roma e l’agente del calciatore a Trigoria è di casa. Il ragazzo verrebbe volentieri alla Roma essendo tifoso ma vuole garanzie tecniche. Il Sassuolo lo valuta intorno ai 25 milioni. L’allontanamento di quei personaggi che non dovevano stare nella Roma potrebbe facilitare il ritorno di romani e romanisti all’interno della società. Se non si va in Champions League, c’è il rischio di dover vendere Zaniolo, la cifra è circa la stessa dei possibili introiti”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport 101.5): “L’addio di De Sanctis è legato più ad un fatto privato e personale che interno alla Roma. Non si sapeva più bene quale fosse il suo compito, aveva un ruolo sempre più marginale. Se verrà sostituito non sarà Totti a farlo perché sarebbe un ruolo nuovamente marginale. Totti ne capisce di calcio, ha tanti contatti, non potrà mai essere un direttore sportivo però potrà fare un percorso simile a quello di Maldini, affiancato all’inizio da qualcuno per poi prendere un posto importante in società. Sotto pandemia non ci saranno le stesse sanzioni per quanto riguarda il fair play finanziario. Pallotta una settimana fa si era difeso dagli attacchi dei tifosi dicendo di aver rispettato il FFP e questo invece è il suo ultimo regalo. Totti servirebbe molto alla Roma, visto che i dirigenti che ridevano delle sconfitte della Roma ormai non ci sono più. Dovrebbe stare sopra a Tiago Pinto, come faceva Rui Costa nel Benfica”.

Massimiliano Magni (Rete Sport 104.2): “Non credo che De Sanctis verrà sostituito. La Roma è una società il cui mercato viene indirizzato dall’allenatore, finalizzato da Tiago Pinto che si appoggia molto all’universo Mendes… Di Zaniolo o decidiamo di non parlarne, o dobbiamo rassegnarci a questo stillicidio tutti i giorni. L’unica cosa è rinnovare il contratto, quello farebbe pensare all’intenzione di entrambi di trattenersi un po’ di più e poi riparlarne tra un paio d’anni. Da quello che mi sembra di capire, chi traccheggia di più è la Roma e non il giocatore”.

Gianluca Piacentini (Rete Sport 104.2): “Speriamo che quel piccolo processo di costruzione che deve essere poi finalizzato nei tre anni sia cominciato, perchè per ora abbiamo assistito a un processo di distruzione di quello che c’era prima. Ora anche i dirigenti cadono come mosche, ieri c’è stata la risoluzione di De Sanctis, che era rimasto ai margini della società. Forse era rimasto l’ultimo baluardo della vecchia proprietà, e non a caso sono arrivati gli auguri di Pallotta…”.

Maurizio Catalani (Rete Sport 104.2): “L’addio di De Sanctis è arrivato con grande ritardo, lui dopo l’addio di Petrachi pensava di diventare il ds della Roma. Penso che non sia mai stato molto simpatico ai tifosi. Non so se diventerà un grande ds, a me Pinto non piace e forse avrei provato anche De Sanctis, ma io comunque avrei preferito un altro ds. La Roma avrebbe bisogno di un direttore sportivo italiano di grande esperienza, e né Pinto né De Sanctis lo sono. Tiago Pinto non lo ritengo un ds, non mi piace come si muove, e non so se le scelte sul mercato siano sue o di Mourinho”.

Fabio Maccheroni (Rete Sport 104.2): “Diluvia sulla Roma perchè viene considerata un club che deve per forza cedere e che non può trattenere i propri giocatori migliori. Viene vista da tutti come un club di serie B. La proprietà resta in silenzio, e noi dobbiamo assistere a questa grandinata di notizie tutti i giorni. Ma la Roma lo ha fatto o no questo passo avanti? Perchè sennò siamo passati da Pallotta a Firedkin senza che cambiasse niente. Io spero che non sia così, e a giugno vedremo”.

Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Roma-Atalanta vale di più per i bergamaschi vista la classifica. Non parleremmo della Roma se non avesse Mourinho. Se uno dovesse giocarsi un euro, se lo giocherebbe sull’Atalanta. La squadra di Gasperini ha avuto una serie di infortuni, il problema di Ilicic, una serie di contrattempi che l’hanno un po’ rallentata. Zalewski? Se è valido deve giocare. Se sta meglio deve giocare il ragazzo, senza fidarsi di un gol che può fare o non può fare. Questi ragazzi se sono di livello e di qualità devono giocare. A Torino succede esattamente il contrario: non giocano mai. Ci sono allenatori, come nel caso di Mourinho, che preferiscono lanciare i giovani e allenatori che invece dicono che devono fare la trafila nel settore giovanile e in Serie B. Anche in questo caso l’allenatore deve essere dirigente e gestire il patrimonio tecnico e finanziario. Zaniolo? Se si discute un giocatore come lui siamo messi malissimo. Non è un centravanti, non è un centrocampista, ma è una mina vagante che a livello internazionale sarebbe importantissimo. Potrebbe giocare in qualsiasi club inglese. Per me nella Roma dovrebbero giocare Zaniolo e altri 10. Però lui si deve svegliare, deve andare via da Roma, cioè andare in un posto dove togliersi dall’ovatta della mamma, del papà, degli amici. Lui ha tutto per essere un grande. Inizi a pensare da grande”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Zalewski? Io mi aspetto che Spinazzola possa tornare ad essere un grande protagonista. Zalewski tra l’altro è un destro che gioca a sinistra, quella di Mourinho può essere stata una scelta per dare un segnale a dei giocatori che non si sono dimostrati all’altezza. Non so cosa farà la Roma, ma su Vina e Maitland-Niles bisogna pensarci bene per quanto riguarda il loro futuro. Zaniolo? Gli scade il contratto nel 2024, non capisco questi voci. In questo anno e mezzo deve dare tutto per la Roma e poi si fa sempre in tempo per allungargli il contratto. Sul valore del giocatore non ci sono dubbi”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Zalewski ha giocato bene, la scelta di farlo giocare dimostra coraggio da parte di Mourinho, ma dall’altro lato ti fa capire che sono stati sbagliati degli acquisti. Maitland-Niles l’ha voluto il tecnico portoghese e puntualmente lo boccia. Ultimamente anche Oliveira comincia ad essere messo in discussione. Zalewski non è inferiore a Maitland-Niles e Vina. Secondo me lo riproporrà perchè gioca meglio degli altri. Zaniolo? E’ il giocatore più forte che ha la Roma, i suoi numeri però sono scadenti per quello che vale, avrebbe dovuto fare almeno 7-8 gol e 7-8 assist. E’ vero che nell’ultima partita è stato decisivo, ma è subentrato. Perchè è rimasto fuori? Per motivi tecnici o tattici? Non lo sappiamo. Ma anche lui deve fare qualcosa in più: in molte partite fa cose straordinarie, ma a volte si estranea dal gioco. Ci sono alcuni spezzoni di grande calcio che però non portano a nulla. Fermo restando tutto questo, non si può prescindere da Zaniolo”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Non ci dovrebbero essere giocatori davanti a Zaniolo, per una questione di prospettive e di peso del calciatore. La Roma deve essere costruita intorno a lui, per non giocare non dovrebbe proprio stare in piedi. Credo che Zaniolo nella Roma non possa non giocare, poi spetta all’allenatore trovargli il posto. Con lo Spezia è stato decisivo, con il Genoa aveva segnato. Zaniolo forse non è ancora decisivo, ma lo può diventare come lo è Abraham e Pellegrini. I grandi giocatori li voglio sempre vedere in campo. La partita con lo Spezia l’ha vinta Zaniolo alla fine”.



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