Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “La Roma è una squadra che sviluppa personalità, non gioco: si esaltano quando ci sono da fare le grandi imprese, soprattutto quando i favori del pronostico sono contrari. La Roma è una squadra da grande classica, non da competizioni a tappe, si esalta nell’evento e questo mi rende ottimista per le prossime partite col Liverpool. In campionato non ha gli stimoli giusti. È una squadra alla quale manca l’automatismo, si appoggia sulle risorse della personalità: non può poggiare né sulla tradizione né sulla storia. La Juventus poggia su molte certezze anche quando manca la fibrillazione della partita. Nella Roma le antenne vibrano solo quando c’è il grande evento. El Shaarawy bravissimo ad accarezzare la mela ma incapace a morderla. Schick ha sbagliato tutto, è un ragazzo in totale confusione, andrebbe completamente resettato. Le doti sembrano chiare, ma non si capisce se Roma possa essere il contesto giusto. Non vedo errori di gestione o comunicazione di Di Francesco. La prova di Schick col Barcellona l’abbiamo sopravvalutata, è sembrata confortante in una cornice grandiosa, nella quale che non poteva che brillare di luce riflessa, che noi abbiamo scambiato per luce propria. Lui fa fatica ad essere se stesso, ha un problema di insicurezza e paura di non farcela. Il talento di Under, oltre a essere calcistico, è anche mentale, che viene dalla sua frenesia sbarazzina di giocare a calcio, cosa di cui Schick non è capace. Con la Spal sarà molto difficile, è una squadra che ha molti buoni giocatori e poi arriva a tre giorni dalla sfida di Liverpool. Conta esclusivamente la testa, non c’è nulla di scontato. Florenzi lo vedo meglio quando è nei quattro di centrocampo, mentre Fazio è importantissimo per la Roma: è uno e trino, lo vedi in tutte le dimensioni di un calciatore, essendo anche un leader pazzesco”.
Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Lo schema attuato con il Barcellona al ritorno ti permette di avere due laterali bassi e un uomo in più al centro. Credo che contro il Liverpool Di Francesco non si inventerà nulla sul piano tattico, perché ormai non c’è più niente di nuovo da poter attuare. Il pareggio in trasferta? Magari…”.
Marco Cassetti (Teleradiostereo 92.7): “Di Francesco studierà molto la doppia semifinale, per questo dice che pensa ai Reds. Vedrai che da dopo il sorteggio avrà visto almeno 20 partite del Liverpool, andando vedere e capire dove metterla in difficoltà. Loro hanno pareggiato molto, e tornare da Anfield con un pari sarebbe fantastico”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Il rischio del turnover della Roma contro la Spal è uno di quelli che vale la pena correre. Di Francesco può entrare nella storia della società con la partita col Liverpool, solo un altro allenatore ci è riuscito”.
Gianluca Lengua (Radio Radio 104.5): “La partita con la Spal è importantissima per la Champions della prossima stagione, non penso vedremo tanti cambi come ieri: qualcuno ha deluso il tecnico, come Gerson e Gonalons. Lo stesso Florenzi non è andato bene, a Dzeko non sono stati serviti i palloni giusti. La partita col Liverpool è la partita più importante della stagione, è giusto che Di Francesco faccia rotazioni. In più il mercato estivo non ha dato molte riserve a questa Roma: Karsdorp, Defrel e Schick hanno trovato pochissimo spazio, gli unici sono Under e Kolarov. La Roma con la Spal ci deve mettere il carisma: andare in campo, prendere il risultato e amministrare le forze. Quello che ha fatto Florenzi nel finale è sbagliatissimo, Dzeko si è arrabbiato giustamente”.
Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “Non esiste mettere da parte il campionato per la Champions. Mettiamo caso non elimini il Liverpool, rimarrebbe con un cerino in mano”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Lancio un piccolo allarme sulla Roma, deve rimanere concentrata sul campionato. Manolas, Nainggolan, Dzeko e De Rossi sono fondamentali, li lascerei a riposo a patto che si vinca a Ferrara, altrimenti ti sei creato un problema. Di Francesco deve fare un grande lavoro”.
Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “Il nervosismo mostrato ieri tra alcuni dei nostri giocatori dimostra che sono e siamo tutti caricati a mille a cinque giorni da una partita storica. Io, però invito tutti a non criticare questo o quell’altro giocatore in questo momento, perché sono tutti, dal primo all’ultimo, una componente essenziale per decidere il nostro destino in questa doppia sfida contro il Liverpool”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Se la Roma dovesse vincere la Champions League mi andrebbe bene lo scudetto al Napoli. Il sei a Gonalons è anche stretto: quella di ieri è stata una delle sue migliori partite in giallorosso. Manolas non è entrato bene impartita, è stato pesante il suo errore sul gol di Lapadula. Non mi è piaciuto il suo approccio alla gara. Spero che Dzeko non abbia detto davvero quella frase a Florenzi (“Con un capitano così non si vincerà mai nulla”). La Roma ieri ha un po’ sofferto sul 2 a 1, ma Alisson non ha mai fatto una parata. Schick deve essere determinante in area di rigore, con la Sampdoria ha fatto delle cose incredibili. Io mi aspetto tanto da lui, fino ad ora ha dato il 20%. Per questa stagione ci ho messo una pietra sopra. Capitolo Florenzi: se fosse nato a Mantova accetteremmo un rinnovo di contratto a 4 milioni di euro? L’importante è non fare i rinnovi ai giocatori solo perché sono nati a Roma, perché sono forti”.
Riccardo Cotumaccio (Teleradiostereo 92.7): “Quello che fa Florenzi è molto grave. Dzeko lì fa bene ad arrabbiarsi, anche se probabilmente con Schick ha sbagliato. Under con il bosniaco, creano una mole di pericolosità molto importante. Si deve partire da loro per andare avanti in Champions”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Roma-Genoa partita giocata e vinta tranquillamente. Tanti dicono sudata, ma era una Roma B, almeno a centrocampo. A me è piaciuto tanto Pellegrini, per me ha giocato bene, eppure io vedo delle pagelle con dei voti strani: come si fa a dare a Manolas lo stesso voto di Gerson? Il brasiliano non può calcare i campi di calcio di serie A importanti, è lento, gli sradicano la palla. Ha un piede discreto, ma deve ancora capire i ritmi. Mi dispiace per Schick. Di Francesco gli dà un’opportunità ma lui ha la grinta di Gerson. Comunque alla fine è una buona Roma, con quel centrocampo non potevi andare da nessuna parte. Florenzi e Dzeko? Hanno litigato fino sotto gli spogliatoi… Sono cose che non voglio commentare ora, la cosa importante è inseguire la leggenda, il resto sono tutte cavolate…”
Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “La prima mezz’ora della partita mi era piaciuta molto, poi la squadra ha abbassato un po’ troppo i ritmi. Raramente ho avuto paura come nei minuti finali della partita di ieri sera. Tutti i gol di Under sono sempre importanti, per un esordiente di vent’anni sarebbe un bottino importante. Se arrivasse a dieci gol in campionato in molti dovrebbero rimangiarsi le critiche al turco. Mi piace la sfacciataggine del ragazzo, prova a segnare da ogni posizione. Dzeko? Ha avuto quel gesto plateale nei confronti di Schick. Edin in questo momento ha i favori del pubblico e se lo bacchetti così platealmente rischi che lo ammazzi. Dzeko come giocatore è straordinario, ma ogni tanto mi cala. E’ molto facile dare il pallone a De Rossi e baciarlo o lasciare il rigore a Defrel sul 4-1 per la Roma: aiuta ieri sera Schick, battigli le mani…”.
Guido D’Ubaldo (Radio Radio 104.5): “Di Francesco dovrà lavorare molto per far mantenere la concentrazione alta nei suoi giocatori, senza pensare alla Champions League. La testa della Roma è già al Liverpool, ma i giallorossi devono pensare anche alle ultime sei di campionato. Dzeko ha dimostrato di essere un campione”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Under sta continuando a sorprendere, al contrario di Schick che continua a sbagliare le partite. Il turco è riuscito ad entrare nei meccanismi della squadra dopo un periodo di ambientamento. L’ex Sampdoria invece ancora non riesce a trovare il giusto ritmo e non ha ancora segnato in campionato. Spal-Roma? La tendenza è X2”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Schick? Passare dalla provincia alla grande città non è per tutti. A Roma devi essere protagonista, un leader in mezzo al campo e lui non è. E’ logico che il prossimo anno ci si possa puntare, sperando che vada meglio di quest’anno”.
Alvaro Moretti (Radio Radio 104.5): “Uno dei problemi della Roma è quello di non avere giocatori carismatici come quelli della Juve che ieri Allegri ha tenuto fuori. Lo è stato a volte Dzeko, ma in maniera diverso”.
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