Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.
Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “Dopo una settimana splendida, che ci ha regalato delle gioie inaspettate, il risultato di ieri si può accettare con discreta serenità. Il ritmo della Roma è stato quasi al limite della sgambatura infrasettimanale, ma sinceramente non riesco ad arrabbiarmi. Comprendo che umanamente sia stato difficile ricaricare al 100% le batterie a livello mentale dopo il miracolo col Barça, bravo Di Francesco a motivare il gruppo, perchè il rischio ieri sera era molto alto. Quando la Roma ha messo la palla per terra, ha ridicolizzato una squadra di gran lunga inferiore”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “È stato un derby intenso, emozionante e combattuto, con la capacità di tenere il fiato sospeso. Credo che la Lazio abbia avuto un po’ più di superiorità territoriale, ma la Roma ha avuto le occasioni più clamorose. Il pareggio mi sembra giusto. Nainggolan sta cominciando a tornare quello di prima, e questo è importante in vista della Champions League. Corsa Champions? La Roma ha ottime possibilità, l’altro posto se lo giocheranno Lazio e Inter nello scontro diretto”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “È stato il derby della paura e della stanchezza. La Lazio ha giocato meglio nella partita, ma la Roma ha avuto le occasioni migliori. Il palo di Peres è stato un errore, mentre Dzeko è stato sfortunato. Credo che il risultato sia giusto. Di Francesco è bravissimo e l’ha dimostrato sul campo, ma contro il Genoa che senso ha continuare a giocare con 3 dietro? Con il Genoa deve rinforzare l’attacco, non la difesa”.
Gianluca Lengua (Radio Radio 104.5): “A Trigoria c’è qualche rimpianto per il derby di ieri, e c’è anche un po’ di paura per la qualificazione alla prossima Champions League. I rischi ci sono. Le due sfide contro il Liverpool condizioneranno molto l’andamento della Roma nella corsa in campionato per i piazzamenti Champions. Ieri l’entrata di Under ha rivitalizzato sia Dzeko che la squadra”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Roma e Lazio hanno giocato un derby brutto, con poca qualità, anche se la gara ha tenuto tutti sul chi va là. Le due squadre hanno pagato lo stress delle coppe, chi per un motivo e chi per l’altro. Penso che il pareggio sia giusto. La Lazio non ha consentito alla Roma di giocare come voleva. La squadra di Di Francesco ha confermato la sua doppia identità: le grandi partite le fa in Europa, in Italia molto meno. Ho visto derby migliori, si sono viste due squadre stanche che hanno sbagliato tanti passaggi. Il modulo che Di Francesco ha tirato fuori col Barcellona va tenuto presente e mantenuto, se possibile. La difesa è più sicura, alleggerendo il lavoro difensivo di Florenzi e Kolarov. Con Nainggolan e una seconda punta poi si aiuta Dzeko, che ha fatto tutta la stagione da solo lì davanti. Poi dipende sempre dalle partite e dagli avversari. Ieri Schick ha fatto pochissimo, molto meglio il turco, che farei giocare mercoledì col Genoa”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Non possiamo pretendere che la Roma giochi tutte le partite come ha fatto col Barcellona martedì scorso, gli stimoli sono diversi. Nella Roma ci sono giocatori assolutamente intoccabili: Dzeko e Manolas. I recuperi del greco aggiustano tutto, nessuno ha la sua velocità difensiva. Tra Roma, Lazio e Inter, i giallorossi sono i favoriti per il terzo posto”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Ieri mi aspettavo di più dalla Roma e meno dalla Lazio dopo quello che era successo in Europa. Con il derby, Inzaghi è riuscito a riprendere quota soprattutto psicologicamente. Con Roma, Lazio e Inter ci divertiremo da qui alla fine, hanno tutte le stesse possibilità di accaparrarsi il terzo e il quarto posto. Ieri Di Francesco ha espresso un concetto un po’ all’Adani, non ci ho capito niente… che vuol dire che è stata una partita sporca? La Lazio gioca a calcio”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Perdere ieri sarebbe stato un grave colpo per la Roma, che ha assorbito benissimo la sbornia post-Barcellona ed è stata sempre presente in campo. Il derby riporta e ristabilisce una gerarchia a livello di campionato, dove Roma e Lazio sono meritatamente al terzo e al quarto posto. Il derby è stato brutto, non mi è piaciuto”.
Francesco Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Ieri ho visto il derby delle difese, che sono state nettamente superiori agli attacchi. La Roma in campionato fatica contro le squadre che sanno chiudersi, mentre la Lazio ha trovato difficoltà maggiori nel far girare il pallone. La partita non è stata bella, ma tatticamente l’ho apprezzata molto. Ieri Schick è sparito dal campo ad un certo punto, non a caso Di Francesco l’ha tolto”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “La Lazio è una piccola squadra che quest’anno ha fatto un exploit perché non ci sono le milanesi, mi sembra evidente. Il derby di ieri mi è sembrato un derby anni 70-80: ci hanno menato come a dire ‘Non vi facciamo arrivare alla sfida col Liverpool sani’. D’altronde hanno giocato contro una delle prime quattro squadre più forti d’Europa, e quindi del mondo. Sarebbe stato bello se gli avesse segnato Bruno Peres, sai che goduria? Benissimo anche Dzeko, certo, bisognerebbe servirlo un po’ di più. Vorrei fare una critica a Di Francesco… Non doveva far giocare tutti questi titolari contro una squadretta come la Lazio. Poi per giocare contro Marusic, ma chi è ‘sto Marusic, da dove viene? Ricordo che noi siamo tra le prime quattro squadre più forti d’Europa, e quindi del mondo. Mi è piaciuto molto Florenzi, lui deve fare l’esterno alto, basta con questa storia del terzino; Under appena è entrato ha dimostrato cosa vuol dire fare l’ala, va sul fondo e crossa di destro e di sinistro, poi ha un tiro da fermo spaventoso. Vorrei proporre una nuova legge per i derby. I derby – per le prime quattro squadre più forti d’Europa, e quindi del mondo – non vanno disputati, va assegnato il 3-0 a tavolino, non possiamo rischiare di farci male contro una squadretta come la Lazio”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Con Genoa e Chievo non saranno tre punti facili. La partita diventa delicata se non si sblocca. Mi aspettavo un derby così, ho visto i giocatori della Lazio un po’ più stanchi e sapevo che la Roma non avrebbe giocato come contro il Barcellona. La Roma ha pensato al Liverpool, è un percorso di crescita. Non potevamo pensare che la Roma non lo facesse. Alla Roma stava bene il pareggio fino all’espulsione di Radu. Mi è sembrato che la Lazio avesse più voglia di vincere. Quello di Bruno Peres non è un errore clamoroso: doveva sicuramente segnare ma non gli si può chiedere di più. Tra la Roma del campionato e quella della Champions cambia il modo di giocare degli avversari. All’estero si lavora su altri principi, non c’è tutta questa tattica. Dzeko è entrato in partita negli ultimi tre minuti. Nainggolan è calato nel secondo tempo”.
Riccardo Cotumaccio (Teleradiostereo 92.7): “Mi aspettavo una Roma più affamata, una partita più cattiva perché le due squadre sono a pari punti. Il bicchiere è mezzo vuoto secondo me. Nainggolan rispetto ai suoi standard spesso fa notare dei cali importanti. In intensità con Di Francesco cala nel finale mentre con Spalletti era più incisivo sotto porta”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Le difficoltà arrivano dalla strategia di Inzaghi che ha bloccato Fazio in fase di impostazione. Bisogna trovare una soluzione per certe situazioni, la Roma va in difficoltà con le squadre che si chiudono. Nelle prossime gare Under sarà fondamentale perché crea superiorità numerica”.
Riccardo “Galopeira” Angelini (Teleradiostereo 92.7): “La Lazio ha due giocatori, la Roma avrebbe dovuto vincere anche per quanto visto con il Barcellona. Derby bruttino, se Bruno Peres avesse segnato sarebbe stato meglio. Mercoledì arriva il Genoa che non ha più nulla da chiedere al campionato. Spero qualcuno si ricordi del comportamento di Lapadula all’andata”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “La Lazio ha messo in difficoltà la Roma per lunghi tratti della gara, non mi ha convinto la spiegazione della gara di Di Francesco”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Non mi piace il modulo della Roma, andava bene con il Barcellona ma non con la Lazio. i biancocelesti hanno fatto la partita. Su Felipe Anderson per me è mobbing. La Roma ha avuto le occasioni migliori”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Con questo modulo Manolas è fondamentale. Fazio ha contrastato Milinkovic su tutte le palle alte”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Non so se è stato un derby deludente. Credo che sia stata una discreta partita, ma niente di eccezionale. La Roma in campionato è un’altra squadra rispetto a quella vista in Europa. E’ paradossale perché in Champions sono molto più forti gli avversari. Dzeko e Schick hanno fatto poco, da loro mi aspettavo di più. Così come dagli attaccanti della Lazio. Clamoroso il gol sbagliato da Peres. La Roma quando deve fare la partita è quasi sempre colpevolmente assente”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Una volta alla fine dei derby, almeno sul campo, nessuno si abbracciava tra avversari. C’era un po’ più di partecipazione. Ieri ho visto tutti salutarsi con tanti abbracci. Mah… E’ stato un derby combattuto. La Lazio si è presentata meglio di quanto ha fatto il Barcellona qui all’Olimpico, in maniera molto più aggressiva. Nella Roma ho visto bene Dzeko, Fazio e Strootman leggermente meglio degli altri”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “A parte le coreografie, quella della Lazio stupenda, mai vista una così, è stato un derby equilibrato. Lo 0-0 sta bene a tutti e due in chiave Champions. Ho visto una Lazio viva, nonostante la batosta in Austria. Cinque partite importanti da zero a zero, mi viene una rabbia e la voglia di spengere la tv. Nel derby ho visto una prestazione da 6 collettiva, nessuno ha fatto meglio di altri. A me Dzeko non è dispiaciuto, alla fine stava per lasciare il segno. Schick ha fatto poco”.
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