Carlo Tavecchio

Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Su che deve riflettere Tavecchio? Su quale mezzo di trasporto utilizzare per andarsene? Ci sono calciatori che si sono auto-dimessi dopo ieri come Buffon, De Rossi, Barzagli. Ventura è inadeguato per quel ruolo, a nessuno di noi sarebbe venuto in mente di scegliere lui. La componente degli allenatori, Ulivieri, e calciatori, Tommasi, si allontanassero da questo mondo per ricostruire. La gente in gamba è stata isolata, Abodi sarebbe stato un ottimo presidente di Federazione e l’hanno esiliato al Credito Sportivo. La cosa urgente è spazzare via questo incapace blocco di potere. La scena di De Rossi? Il dramma è che ha dato voce a 15 milioni di italiani, che si chiedevano perché non entrasse Insigne o El Shaarawy”.

Xavier Jacobelli (Radio Radio 104.5): “Il primo principio del calcio dice che bisogna mandare in campo i più in forma, indipendentemente dal modulo. La federazione non è stata in grado di cambiare il tecnico quando avrebbe dovuto. Gli errori di Ventura, che è andato nel pallone dopo la sfida di Madrid con la Spagna, se fosse stato in un club gli sarebbero costato l’esonero”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “È la più tremenda umiliazione, ma trasformiamola in un’occasione di cambiamento. È il momento delle scelte dolorose, non si deve guardare in faccia a nessuno e guardare gli interessi generali e non quelli privati”

Alberto Mandolesi (Centro Suono Sport 101.5): “Le responsabilità della disfatta di questa nazionale vengono da lontano. Fermi restando che gli attuali dirigenti debbano dimettersi, credo che gran parte del danno arrecato derivi dai vivai delle squadre, strapiene di giocatori sudamericani e africani. Giocare in Primavera, per un calciatore italiano, è diventato sempre più difficile, di conseguenza i tecnici hanno meno scelte a disposizione”.

Massimo Caputi (Radio Radio 104.5): “I calciatori attuali erano in grado di andare al Mondiale. È un danno per tutti, non è un qualcosa che riguarda solo lo sport: il calcio è lo specchio del nostro Paese”.

Giulio Delfino (Centro Suono Sport 101.5): “Non è esclusivamente colpa di Ventura. Il commissario tecnico è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Le due gare con la Svezia sono un fallimento epocale frutto di politiche scellerate, un’umiliazione clamorosa e chi è stato ai vertici di questa disfatta oltre a doversene andare immediatamente, non ha meritato di andare ai Mondiali”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Dopo l’andata ero abbastanza convinto sarebbe andata così. La colpa non è di Tavecchio o di Lotito, ma di chi li ha messi in quei ruoli o di chi gli dà retta. La scena di De Rossi è imbarazzante per l’allenatore: ci rendiamo conto che stava mettendo in campo lui e che Insigne non ha fatto un minuto in questa partita? Non c’era rispetto perché l’allenatore è inadeguato e non se l’è guadagnato. Se anche Tavecchio dovesse lasciare, il sistema marcio e corrotto eleggerebbe un Tavecchio vestito meglio. Nel derby in difesa mi aspetto Jesus e non Fazio, a centrocampo ho il dubbio De Rossi/Gonalons e Pellegrini/Nainggolan. La Lazio sembra fatta apposta per mettere in difficoltà questa Roma, è la migliore nello scegliere i tempi per entrare nella difesa”.

Jonathan Calò (Centro Suono Sport 101.5): “Bisogna ricostruire la storia della Nazionale dalle radici, quindi da Lotito che indirizza la scelta verso Tavecchio come presidente della Federazione. Le mancate dimissioni di Ventura le ho considerate davvero poco dignitose”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Ventura e Tavecchio se ne devono andare. Altrimenti non abbiamo capito niente di quello che è successo. Va rasa al suolo la Federcalcio. Ci metto dentro anche Lotito. Deve cambiare anche la Lega calcio, a 360 gradi, con i presidenti dei club che hanno ucciso il nostro calcio e pugnalato i tifosi considerati solo clienti. Si devono vergognare anche i calciatori, molti dei quali sopravvalutati”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Ci si deve rendere conto dello sfascio, chi di dovere non ha fatto niente per evitarlo. Dobbiamo cercare di dimenticare, ma ci vorranno anni. Il calcio dev’essere dei calciatori, come presidente federale c’è un arco che va da Rivera ad Albertini; come allenatore da Ancelotti a Pocheschi”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “C’è amarezza e tristezza, della Nazionale siamo tutti tifosi. La ricetta per il futuro non ce l’ha nessuno: nel ruolo di presidente federale serve un grande manager da un’azienda importante affiancato da uno come Roberto Baggio. L’allenatore dev’essere un under 28, si deve costruire una mentalità”.

Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Insigne passerà alla storia per non aver giocato questa partita. Il tema è cosa ne sarà del calcio italiano: senza Ventura e Tavecchio non si risolveranno i problemi, è la base che deve cambiare. Come presidente federale Gravina, Abodi e Rivera, per il ruolo di CT dico Carlo Ancelotti ma l’unico che verrebbe è Mancini ma bisognerebbe dargli più soldi di quanti ne davi a Conte.

Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Serve un cambiamento totale, come giocatori in nazionale e come dirigenti. Vista la partita è giusto che restiamo a casa. Il Mondiale sarà bello anche senza l’Italia, ma adesso va cambiato il sistema del nostro calcio”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “Non so se c’è più rabbia o dispiacere. Abbiamo tolto ai ragazzini il piacere di vedersi il Mondiale. Sono allibito da quello che hanno detto Ventura e Tavecchio. E’ grave aver perso, ma è pazzesco che questi due non si siano sentiti in dovere di rimettere il loro mandato”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Io temo che non cambierà niente. Non c’è la base dalla quale ripartire. La cosa più divertente è stato De Rossi quando gli ha detto: ‘Ma che mi fai entrare a me? Dobbiamo segnare…’. Una cosa incredibile. Se c’era il Var stavamo a casa con una sconfitta. Io vieterei l’acquisto di giovani stranieri. Sarebbe un piccolo passo. Troppi stranieri in Primavera o in Serie C o D. Non è possibile tutto questo. C’è gente improponibile”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Negli ultimi due anni hanno ammazzato il calcio italiano. Sono 3 anni che mi chiedo quale sia il ruolo del presidente del Coni. Bisogna intervenire, e a intervenire deve essere lui. Servirebbe una tabula rasa nella Federcalcio, ma purtroppo non succederà”.



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