Eusebio Di Francesco

Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio 104.5): “Di Francesco ha già dato prova di maturità vincendo a Milano e si è visto che i meccanismi che chiede sono stati assimilati. Con Schick e Karsdorp al rientro la Roma può lottare al vertice. Vedremo tanto turnover, questa è la forza di Di Francesco. Con Spalletti ci stavano i titolari e le riserve”.

Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport 101.5): “Dzeko sta prendendo in mano la Roma, in questo momento lo vedo leader della squadra, lo si percepisce chiaramente. Roma da scudetto? Aspettiamo la partita con il Napoli, sono curioso. Anche un pareggio sarebbe ottimo”.

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “A San Siro è successa una cosa importante: la svolta è arrivata con il settimo gol stagionale di Dzeko, che ha rotto l’equilibrio della gara. Con un bagliore dal nulla ha inventato una prodezza da tre punti portando in vantaggio la Roma. L’attaccante ha dimostrato di sapersi caricare la squadra sulle spalle. Questa vittoria ha un nome e un cognome: Edin Dzeko”.

Luigi Esposito (Centro Suono Sport 101.5): “Contro il Milan Dzeko ha sguainato gli attributi: oltre ad aver sciorinato le qualità che ormai conoscono tutti, ha litigato e mostrato personalità in campo, sbloccando una partita destinata a finire 0-0”.

Gianluca Lengua (Radio Radio 104.5): “Io non mi sento di condannare gli scettici che a inizio anno avevano dubbi su Di Francesco, erano legittimi. È stato bravo il tecnico a comunicare sicurezza e a dimostrare il suo valore”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio 104.5): “Non è cambiato niente, a Roma è sempre la stessa storia: vinci 5 partite e sei un fenomeno, ne perdi una sei scarso. La Roma è una squadra che ha due carenze, una risolta da Florenzi e una non risolta che è il centrale di centrocampo”.

Riccardo Di Manno (Romagiallorossa.it Web Radio): “Parlare di scudetto in questo momento è prematuro, anche se la Roma dovesse vincere contro il Napoli. Siamo solamente ad ottobre, come si fa a dare un giudizio definitivo? In questa città c’è un’esaltazione completa se si vince a Milano e magari se perdi una partita sono tutti pipponi. Bisogna avere equilibrio. Il Napoli è una delle favorite per lo scudetto ma io vedo ancora la Juve un gradino sopra. Ha una rosa completa in ogni reparto e dei giocatori che fanno la differenza. Il Napoli, dal canto suo, ha una struttura di gioco che non ha nessuno in Serie A. Nonostante tutto, Roma-Napoli può dare delle indicazioni per un giudizio parziale, ma non definitivo”.

Marco Violi (Romagiallorossa.it Web Radio): “Parlare di scudetto adesso è assurdo. Ieri ho sentito uno speaker di una radio dire ‘Ma quali piedi per terra? Ci avete detto che saremmo arrivati settimi…”. Non è così che si fa comunicazione. In un’altra radio, stamane, ho sentito invece che ‘Se la Roma non vince lo scudetto quest’anno, non lo vince più’. E’ lo stesso concetto di due radio concorrenti, ma con diverse finalità: nel primo caso, si dice questo perchè c’è l’ambizione di voler un giorno andare a lavorare nella radio ufficiale della Roma; nel secondo caso, invece, si crea una falsa aspettativa che, se non rispettata, permetterebbe di massacrare la Roma con più facilità. Questo è un giochino che devono capire tutti i tifosi giallorossi”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Quando sento parlare Lorenzo Pellegrini mi torna alla mente il modo di comunicare di De Rossi. Ho pochi dubbi che la Roma arrivi tra le prime 3: la forza della squadra è la garanzia”.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Valutando l’intera carriera di Batistuta, c’è stato un momento in cui è stato il centravanti più forte del mondo. Dzeko non ha ancora finito, quindi è anche difficile fare paragoni tra i due. Giudichiamolo adesso: ora Dzeko è un grandissimo centravanti. Il gol di Milan è un gol da centravanti di razza. Nella prima stagione a Roma è andato male, ma tra lo scorso anno e questo, la musica è cambiata. Sa bene di essere un giocatore diverso, è in fiducia. Lo vedo in forma splendida. E’ tosto, difficile da buttare giù, e poi fa dei gesti tecnici superbi. Abbiamo di fronte un grande centravanti. Schick che parte esterno come fa Florenzi io non ce lo vedo, ma sinceramente non so quale sia l’idea di Di Francesco a questo proposito. Se dovessi scegliere io, metterei Dzeko e Schick davanti con il trequartista dietro. Pellegrini ha un modo di giocare che mi sembra molto più pulito di quello di Tardelli, però il paragone ci può stare”-

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Non credo alla vittoria dello scudetto del Napoli, sarebbe la prima volta che vincerebbe una squadra che non ha fatto campagna acquisti. La Roma attualmente non ha ancora a disposizione Schick e Karsdorp, i giocatori più costosi dell’estate. Sarebbe tanta roba ritrovarli. Non capisco come possano essere idolatrati giocatori come Perotti ed El Shaarawy. Dzeko? I numeri parlano per lui: è stato capocannoniere in Germania e in Inghilterra, in più anche in Italia. Non capisco perchè non faccia scattare ancora la scintilla ai tifosi giallorossi. Se non vinciamo lo scudetto quest’anno, quando lo vinciamo?”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Che Inter e Roma avessero le migliori difese a questo punto del campionato, nessuno di noi l’avrebbe mai detto. Dopo tue turni in Champions non mi aspettavo 4 punti, ma solo 3. Voto alla Roma in questi primi 40 giorni di stagione? Dico 7 e mezzo, soprattutto considerando i pochi gol subiti. In campionato, a parte l’Inter, c’è stato un percorso netto. E per vedere una Roma completa bisognerà ancora attendere 20 giorni”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Do 7 e mezzo alla Roma. Dopo Inzaghi, Di Francesco è la sorpresa della stagione. Gli facevano la fossa in tanti prima del tempo, invece ha incontrato il calendario peggiore e deve ancora recuperare una partita. Cosa va? Dzeko e Alisson. Cosa non va? Il declino di Strootman. Tutto lascia pensare che sarà difficile il grande Strootman pre-infortunio”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Voto alla Roma? Credo un 8. Cosa va? Di Francesco. Pensavamo fosse un integralista, invece non lo è. Sa cambiare in corsa, come ha fatto anche a Milano. Questo è quello che ci si aspetta da un allenatore in gamba. Cosa non va? La difesa non è una grande difesa. La Roma deve migliorare lì, in difesa c’è qualche carenza”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Alla Roma do 8 e mezzo. Pensavo che con il passaggio da Spalletti e Di Francesco, con il cambio di mezza squadra, la Roma pagasse di più. Ha sbagliato solo gli ultimi 30’ con l’Inter, per il resto ha indovinato praticamente tutto. Un applauso a Di Francesco”.

Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Alla Roma do 7 e mezzo. Cosa va? Di Francesco. Eusebio sta dimostrando di valere. Poi vedo una squadra serena, matura e concreta, che sa sfruttare i momenti di debolezza degli avversari. Poi la miglior notizia è il recupero di Florenzi. Cosa non va? I troppi infortuni muscolari”.

Sandro Sabatini (Radio Radio 104.5): “Nonostante le titubanze di inizio stagione e le critiche per l’arrivo di Di Francesco, la Roma sta lì. Ora bisogna vedere la gara dopo la sosta contro il Napoli, se i giallorossi sapranno fare bene come ha fatto la Lazio nel primo tempo, che riuscì a mettere il Napoli alle corde. La squadra di Sarri ha avuto un calendario semplice fino ad oggi”.



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