Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “La partita è stata più complicata del previsto, ma non mi sono mai sentito sfiduciato. Però quando è arrivato il gol, è stato bellissimo. Il boato dell’Olimpico è entrato dentro le nostre case. È stato bello prendere atto di una squadra che non ha mai dubitato o perso la testa come invece è successo in passato. È sempre stata molto sicura del fatto che prima o poi il gol sarebbe arrivato. Quanto ci crede questo gruppo? Questa è la vera domanda da fare oggi. La Roma può essere la vera mina vagante di questa Champions League. Questa squadra crede in Di Francesco e soprattutto crede in se stessa. Sta sviluppando un interessante sentimento di fiducia che può portare a qualsiasi cosa”.
Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): “Il momento di appannamento attuale non toglie nulla a stagione di Dzeko. Parliamo di 2-3 partite, in quelle in cui non aveva segnato comunque almeno 5 le aveva giocate in maniera quasi perfetta. E’ un po’ stanco di testa e un po’ meno brillante sulle gambe”.
Francesco Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “La Roma si è meritata la qualificazione sul campo. Brava la squadra e bravo Di Francesco, non era semplice. La parata di Alisson nel finale della prima gara con l’Atletico ha fatto scattare qualcosa”.
Alessandro Vocalelli (Radio Radio 104.5): “Dopo la delusione del Mondiale, c’è stata una risposta dei club italiani in Champions League. Al momento del sorteggio nessuno si sarebbe mai immaginato che la Roma avrebbe fatto meglio di Chelsea e Atletico Madrid. Ora è prima del girone, e lo è meritatamente. I meriti di Di Francesco sono enormi. Al momento la Roma è più debole dell’anno scorso, eppure ha fatto così bene con un allenatore che ha saputo spazzare tutti i dubbi. La sua bravura è stata quella di capire i momenti. Florenzi è un giocatore straordinariamente ritrovato. Dzeko mi sembra uno dei pochi insostituibili nella Roma, anche se ora è un po’ stanco. Chi patisce di più l’assenza di Salah è proprio lui. La Roma sta giocando con l’attacco dello scorso anno meno Salah, è chiaro che fatichi di più a far gol”.
Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Il 5 dicembre 2017 è realmente una data storica per la Roma perché si sono raggiunti molti traguardi, primo tra tutti lo Stadio, che si insegue dal 1985. Dal punto di vista sportivo, ha ragione De Rossi: con questo risultato si ripulisce l’immagine europea della Roma, dopo le batoste con Manchester United, Barcellona e Bayer Monaco”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Lo stadio è il mezzo che ti permetterebbe di assottigliare ancora di più il gap con la Juventus e crescere ulteriormente. L’approvazione del progetto da parte della Conferenza dei Servizi è più importante del passaggio del turno di Champions da primi nel girone. Chi è lungimirante dovrebbe esaltarsi di più per lo stadio che per i risultati ottenuti fino ad ora in Champions”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Gerson ieri un po’ morbido, ha preso due o tre palloni in maniera sciocca. Però poi ha fatto anche buone cose. La Roma a volte non valorizza al meglio il lavoro che fa quando disturba la manovra avversaria Di Francesco sta facendo pensare alla sua squadra solamente a fare il proprio gioco, senza curarsi troppo di ciò che faranno gli avversari. Ci sono situazioni di gioco che variano. Ma per ora si sta curando solo di giocare il proprio calcio. Schick quando starà in forma sarà uno dei titolari, ma Di Francesco porta sempre avanti il discorso del gruppo e del turnover. Io credo che giocherà molte partite insieme a Dzeko”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “A Verona mi aspetto l’inserimento di alcuni giocatori tipo Juan Jesus, Bruno Peres e Gonalons. Credo che Schick possa partire titolare nonostante ieri non abbia giocato. El Sharaawy dà il meglio a sinistra con i movimenti ad accentrarsi. Gerson è stato provato in mezzo al campo da Spalletti ma non è sembrato adatto. La Roma ieri non ha preso un tiro”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Ieri serata di magra consolazione per il calcio italiano. Eusebio Di Francesco ha fatto un capolavoro. Dzeko l’ho visto scarico come non mai, ed è un problema per la Roma. Serve il giocatore dell’anno scorso. Quando sorgerà lo Stadio della Roma anche i giovani d’oggi avranno la barba bianca. Beato chi c’ha un occhio… ”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Dzeko è in un momento negativo ma Di Francesco lo ritiene più importante di Schick, il quale, oggi, è un po’ sopravvalutato dalla stampa. Un po’ come avvenne con Iturbe. Il ceco può diventare un giocatore importante per la Roma, ma ci vuole tempo. Stadio? Ora la città ne avrà uno nuovo e spero che ora si faccia vivo anche Lotito”.
Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Dzeko, secondo me non l’ha tolto per tenere alta la squadra, ed Eusebio ha avuto ragione. Lui Dzeko non lo toglie nemmeno se gli spari. Se lo Stato interviene per lo Stadio di Pallotta lo farà anche per la ‘cittadella’ che vuole costruire Lotito? Ora tutte le società chiederanno i soldi dei contribuenti”.
Guido D’Ubaldo (Radio Radio 104.5): “Mi aspettavo anche io l’ingresso di Schick a venti minuti dalla fine, ma l’ingresso di Gerson è stato positivo. Di Francesco ha chiesto ai due esterni d’attacco di accentrarsi molto, dando più peso all’attacco e sostenendo Dzeko in un momento non brillantissimo. Oggi vanno riconosciuti i meriti di Di Francesco che ha cambiato questo gruppo e lo ha reso ancora più forte, capace di portare a termine le partite più difficili con personalità e determinazione”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “E’ un grande evento, ma ricordo che arrivare primi non è sempre un bel vantaggio. Speriamo che lo sia”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Per Dzeko mi dispiace che la critica sia sempre accesa su di lui. Lasciamolo giocare, è un attaccante che dà sempre tanto alla squadra. Momenti di appannamento ci sono quando non segni, ma Dzeko è uno insostituibile perché lavora tantissimo per la squadra. Ieri ho visto una Roma come doveva essere. Primo posto straordinario che ha smentito tutti i pronostici. Ora, però, non bisogna fare voli pindarici. Lo stadio? Il positivismo che c’è da giorni è una posizione prevalentemente elettorale. Il 5 stelle in Campidoglio ne escono esultanti, così come quelli del Pd in Regione. La realtà poi è che sono state calpestate le leggi, soprattutto quella sugli impianti sportivi. Io non canterei vittoria, aspetterei di farlo dopo le elezioni”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “E’ stato un grande cammino quello della Roma in Champions, merito della squadra ma soprattutto di Di Francesco. Il mistero del calcio sono i due pareggi dell’Atlteico Madrid contro il Qarabag. Dzeko? Gioca troppo, io adesso darei più spazio a Schick. Ci sono dei momenti in cui stai meno bene e mettere un attimo a riposo Dzeko non credo sia un problema”.
Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): “Ieri i migliori sono stati Perotti per il gol e Strootman che sta tornando pian piano quello che conoscevamo”.
Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport 101.5): “L’unico problema di questa grande e bella Roma è che ancora segna poco. C’è la difficoltà a chiudere il risultato. Ieri meglio il secondo tempo, dove i giallorossi hanno spesso provato a saltare l’uomo. Mi aspetto di più da El Shaarawy, ci vuole più continuità. Perotti il migliore in campo”.
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