Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Questa squadra è micidiale, un gruppo che ha una consapevolezza bestiale. I giocatori ci mandano messaggi cifrati ma molto chiari: sono convinti di arrivare in alto. Nessun altra squadra ha la personalità e l’intesa della Roma. Indubbiamente Di Francesco ci ha smentito e si è fatto amare da tutti”.
Michele Giammarioli (Centro Suono Sport 101.5): “Non ci si può nascondere, la Roma sicuramente parteciperà alla corsa scudetto. Lo dicono i numeri, non noi. Anche se sarei prudente a calcolare anche la partita con la Samp… Ma non vado troppo in là, come Di Francesco preferisco il basso profilo”.
Ivan Zazzaroni (Radio Radio 104.5): “La Roma è stata più presente della Lazio nel derby. Perotti ha fatto una prestazione fantastica, Dzeko ha fatto un lavoro pazzesco di pressing. Il bosniaco si è fatto un mazzo… Andava a pressare sempre sulla ripartenza della Lazio. De Rossi? L’ho visto meglio di altre volte, non mi è dispiaciuto. Per lo scudetto credo ancora in Juve e Napoli, ma vedo una crescita verticale nella Roma”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “La Roma è pronta, ha finito l’apprendistato. Di Francesco è riuscito a trasmettere il calcio che vuole, mi è piaciuto tantissimo il pressing alto. La Roma ha colpito lì dove la Lazio era più fragile con aggressività e pressing alto, caratteristica di una squadra unica in Serie A. Ora la Roma sa quello che deve fare. La Roma ha meritato perché è andata a prendersi la vittoria”.
Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “L’Atletico? Penserei più a prendere un punto per la qualificazione, ma se si vince lì sarebbe un vero capolavoro. Se vinci a Madrid, Kiev ci aspetta…”
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Sono contro Tavecchio dal primo giorno ma oggi mi sembra quasi il meno peggio. Ora tutti quelli che hanno sostenuto Tavecchio lo stanno mollando in un modo che fa schifo. Il derby? Ho visto una grande Roma, che ha meritato gli episodi a suo favore perché ha comandato la partita”.
Alberto Mandolesi (Centro Suono Sport 101.5): “Ho sentito dire dai nostri colleghi laziali che la Roma ha vinto per l’arbitro o per il raccattapalle. Non sarebbe più semplice ammettere che abbiamo giocato meglio e che abbiamo meritato la vittoria? Ne uscirebbero tutti in modo più dignitoso”.
Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “La Roma non ha vinto un derby, ha vinto la partita più difficile che potesse incontrare in questo momento. Non so se questa vittoria ha accresciuto la coscienza di questa squadra, ma da ora la Roma ha diritto di sedere al tavolo delle aspiranti per lo scudetto. Una Roma potente e sicura di sé. L’unione fa la forza, non è solo un modo di dire”.
Francesca Benvenuti (Teleradiostereo 92.7): “Sabato la Roma ha dominato su una squadra forte, la Lazio è stata completamente schiacciata. Quella di Di Francesco è stata una rivoluzione gentile, sta facendo un grande gruppo. Il tecnico giallorosso è una persona equilibrata, matura e gentile, questo lo dico anche riferendomi all’ultimo Spalletti e al suo rapporto con la stampa. Psicologicamente la Roma può contare su due squadre, mentre ad esempio la Juventus ha si due squadre ma il gruppo non è così unito. Lazio e Napoli giocano sempre con gli stessi effettivi, questo alla lunga potrebbe essere un limite. Sarri sta portando il Napoli a grandi livelli dopo 3 anni, Di Francesco dopo tre mesi”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “La Roma ogni volta migliora un particolare. Dare solo meriti a Di Francesco è sbagliato, lo fa solo chi non vuole riconoscere meriti alla società. È una Roma che si vuole bene, non emerge nessun personalismo. Il gol di Nainggolan è un fomento, la Roma è una squadra che si riconosce in certe cose: quell’azione è un’azione da Roma”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “È una Roma straordinaria e coinvolgente: nel derby doppia importanza a questo match, si è vinto una partita importante e il derby, dimostrando la continua crescita dal punto di vista dell’intensità e della gestione emotiva”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Nella Roma c’erano due, tre giocatori in grande spolvero; quelli che dovevano fare la differenza nella Lazio invece hanno fatto male. Mi aspettavo un atteggiamento diverso della Lazio. Nell’ambiente c’era perplessità sull’arrivo di Di Francesco, non capisco neanche su cosa. Mi aspettavo una Lazio capace di giocare la partita giocata col Napoli”.
Fernando Orsi (Radio Radio 104.5): “L’allenatore del Belgio era pure contento quando gli hanno detto dell’infortunio di Nainggolan, visto che non l’ho convoca mai”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “L’infortunio di Nainggolan non c’era, forse gli girava la testa. Questa Roma non è inferiore all’Inter né alla Juve in questo momento”.
Bruno Ripepi (Radio Radio 104.5): “Temevo questo derby, perché la Lazio era più pratica, più veloce e più incisiva. Nainggolan è uno dei migliori centrocampisti d’Europa. La Roma non è da scudetto, ci sono il Napoli, l’Inter e la Juve”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Di Francesco è un grandissimo allenatore. Inzaghi non ha trasmesso coraggio, ed i migliori giocatori risentivano chi della delusione della Nazionale chi del giro del mondo come Milinkovic. La Lazio ha risentito anche dell’arbitraggio: Rocchi nel dubbio, era sempre contro. Quella di Di Francesco era pretattica, non mi meraviglio che abbia giocato Nainggolan. La Roma è la squadra che dalla sconfitta immeritata con Inter e quella col Napoli ha fatto prodigi col migliore allenatore del campionato in questo momento”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Di Francesco è un grande allenatore di una grande squadra. La Lazio non ha giocato al 100%, è stata tradita da errori banali e la partita è stata decisa da episodi”.
Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Bastos non sembrava un giocatore di calcio e la Roma ha cercato quegli episodi. Nainggolan aveva una forza mostruosa, ma il suo dirimpettaio, Milinkovic-Savic, era inesistente”.
Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): “La Partita l’ha vinta Eusebio Di Francesco con la tattica e la determinazione. Bastos perde palla per merito del pressing asfissiante dei giocatori della Roma. La strapotenza fisica di Kolarov, la potenza di Nainggolan e l’abilità negli spunti di Perotti sono le armi importanti per scardinare qualsiasi squadra avversaria”.
Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport 101.5): “Il derby non l’ha perso Inzaghi, ma l’ha vinto Di Francesco. Il pressing della Roma è stata l’arma decisiva. Il tecnico giallorosso sta dimostrando il coraggio di andare avanti per la sua strada. Dzeko non segna da tanto tempo ma è il vero regista d’attacco della Roma”.
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