Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.
Stefano Carina (Radio Radio 104.5): “Sono felice per Di Francesco, che era stato impallinato ancor prima di iniziare. Non sarà il miglior allenatore del mondo, ma ha perso una sola partita e ha 4 punti nel girone di Champions. Sta facendo il suo e senza campagna acquisti, visto che non ha potuto utilizzare i pezzi da 90 del mercato. E’ una squadra nata per puntare alla Champions, speriamo ci possa smentire”.
Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “Da ieri è ufficiale per tutti: la Roma urla forte la sua candidatura per la lotta al tricolore. Non dico che abbiamo Pep Guardiola sulla panchina ma, signori e signore, c’è un grandissimo allenatore che ha saputo compattare la tifoseria al contrario del suo predecessore”.
Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Capisco le necessità di dover tenere in piedi un carrozzone mediatico, va bene tutto, basta che non si distorca la realtà. Oggi leggo di una Roma che ha rischiato e che ha creato poco. Quando? Ma che partita hanno visto? Restare con i piedi per terra? Ma se da luglio ad oggi ci stanno dicendo che arriveremo settimi?”.
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “Ero preoccupato con Fazio nel 4-4-2, ma la bravura di Di Francesco è stata riuscire a compattare di più il reparto con il centrocampo che sta dando molto aiuto ai difensori. Di Francesco mi sta stupendo molto. Defrel non è un giocatore da Roma, ora che è tornato Florenzi vedrà il campo molto poco”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “La Roma c’è. Ieri ho visto una squadra che ha tirato fuori la rabbia, una cosa che Spalletti non era riuscito a trasmettere. A livello tecnico la Roma è all’altezza di Juventus e Napoli, e non so se gli azzurri avrebbero vinto ieri a San Siro”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “La partita di ieri, come dice Di Francesco, si è vinta più con la testa che con la tattica. La Roma conferma di essere una squadra che vince le partite con la testa, come fa spesso la Juve. C’è una consapevolezza dei propri mezzi sempre più importante. Anche la facilità con cui aveva vinto le partite precedenti è indice di personalità. Conta anche il modo con cui si vince, non solo il risultato. Pellegrini? In questo momento non puoi toglierlo”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Alisson ha lo stesso valore e la stessa importanza di Dzeko. Se il bosniaco ha sbloccato la partita quando serviva, nel momento di difficoltà il brasiliano si è fatto valere e ha difeso la porta giallorossa”.
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “Questa è una Roma da amare, molto più di quella dell’anno scorso. Spalletti ci ha avvelenato un campionato. Complimenti a Di Francesco che ha compattato lo spogliatoio. Mi identifico molto di più in questa Roma di romani e romanisti”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “La vittoria della Roma la dedico a Giancarlo Dotto, che ha troppo frettolosamente sparato a zero contro Di Francesco, che è un bravo ragazzo e un ottimo tecnico. Dobbiamo sottolinearlo che Roma e Lazio hanno due grandi allenatori”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Nainggolan ieri è stato l’uomo chiave. Dzeko è più in palla del solito e Florenzi sta sostituendo degnamente Schick, perchè quanto arriverà il ceco aumenterà la qualità. Il primo tempo è stato brutto, mentre nel secondo tempo la prima palla gol l’ha avuta la Roma con Florenzi. Di Francesco è un signor allenatore, anche se le vedove di Spalletti non saranno d’accordo. Roma-Napoli? I partenopei sono più forti, ma la Roma non giocherà per lo scudetto, mentre deve puntare al quarto posto. A Di Francesco manca ancora tutta la campagna acquisti”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Il Milan all’inizio del secondo tempo, per 15 minuti, ha giocato molto bene. La Roma è stata cinica? Non credo, ha contenuto un avversario forte, il Milan ha disputato una bella partita ma i giallorossi sono stati bravi a sfruttare le occasioni che si sono creati. Alisson? Si è dimostrato un grande portiere. Abbiamo sbagliato a non inserire la Roma tra le prime quattro perchè è una squadra forte. L’abbiamo sottovalutata”.
Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Il primo esame contro il Milan è stato superato, la Roma ha vinto e ha fornito una prestazione più importante di quella del Milan. E’ chiaro che il prossimo test contro il Napoli sarà ancora più decisivo per dare un giudizio definitivo”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Non era facile vincere a San Siro. Il Milan è stata in gara fino alla fine, sembrava che nel secondo tempo potesse sferrare il colpo vincente. Dzeko? Non ho mai avuto dubbi su di lui, anche se il primo anno è stato disastroso. Ha fatto una gara ordinata e senza eccessi. La Roma ha meritato la vittoria, se avesse giocato e vinto contro la Sampdoria, sarebbe ad un tiro di schioppo dalle prime in classifica. Tuttavia la partita con il Milan fa poco testo perchè è una squadra in crisi, anche se la Roma ha giocato una buonissima partita”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Sulla vittoria della Roma non ho niente da dire. Sono 3 punti importanti e sarà fondamentale il recupero con la Sampdoria perchè, se vinto, si possono intravedere prospettive interessanti. Bravo Di Francesco, alla faccia di chi lo aveva criticato prima che potesse dimostrare le sue qualità”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Sono contento per Di Francesco, la Roma ha giocato con personalità e questo fattore lo può dare solo l’allenatore. La vittoria dei giallorossi è meritata: anche se non hanno fatto una grandissima partita, l’episodio è girato a favore della squadra che ha avuto più personalità nei 90 minuti. Ha ragione Di Francesco quando dice che la Roma ha vinto di testa, anche perchè i giallorossi hanno sofferto e Alisson è stato protagonista di un grande intervento. Non dico che sta facendo dimenticare Szczesny ma quasi”.
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