Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Cristante a 35 milioni sono capaci tutti, da Monchi mi aspetto un colpo come Coric. Sarebbe un colpo più alla Monchi, anche se ci sono paragoni già troppo pesanti. La notizia del sold out è diventata una grande notizia perché purtroppo queste occasioni si ripetono ogni 3-4 anni. Oggi 60-65 mila spettatori fanno notizia perché siamo abituati a vederne 40 mila al massimo. Schick? Deve passare dalle parole ai fatti, spero possa dare qualche segnale di rinascita già in questo finale di stagione. Giocherà più Schick di Defrel, che deve scalare delle posizioni difficili da scalare. Su Schick vanno fatte valutazioni tattiche, Defrel ci ha già fatto vedere tutto quello che doveva farci vedere: è quel giocatore lì, adesso non ti serve. La Roma deve liberarsi di alcuni pesi economici, come i vari Peres e Defrel. A Monchi piace lo scheletro della squadra, è soddisfatto di avere Alisson, Manolas, Nainggolan… Lui vuole una squadra più sua e un ritocco importante lo vorrà fare. Mi aspetto 4 colpi da 10 milioni che l’anno dopo valgono il doppio, non 40 milioni per Barella”.
Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): “De Rossi mi sembra imprescindibile, anche perché la prestazione di Gonalons a Crotone mi sembra indicativa. Anche Dzeko è imprescindibile e penso giocherà sia a Bologna che a Barcellona, ma anche in difesa sia Manolas e Fazio sono troppo importanti. Fazio a Crotone ha commesso una leggerezza che non è costata la vittoria, ma Jesus doveva essere ammonito e sull’espulsione di Zenga il fallo era suo. Il brasiliano ha sbagliato anche un altro appoggio a centrocampo, se pressato può sbagliare. Coric è uno dei prospetti sui quali la Roma deve investire, sono curioso poi dove la Roma lo vorrà impiegare, visto che può fare il centrocampista, la mezzala o il trequartista. Può giocare da regista basso, ha piedi molto buoni e può fare bene a livello internazionale. Luca Pellegrini? So che sta per essere raggiunto un accordo per il rinnovo, anche se a cifre molto inferiori rispetto alla richiesta iniziale”.
Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “Di Coric se ne parla un gran bene, è giovanissimo ed è un gran prospetto. Io sono sempre molto diffidente quando si dice con troppa fretta ‘è il nuovo…’ Dopo aver sentito la stessa cosa con un certo Ricardo Faty…”
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “La serata con il Barcellona purtroppo non capita tanto spesso, l’obiettivo è quello di portare la Roma a giocare più spesso certe gare. Tra Barella e Cristante credo sia più raggiungibile Cristante. Barella viene valutato 50 milioni, il mercato è impazzito. Da quello che so io anche lo United è su Barella. La Roma non spenderà mai 35 milioni per Cristante. Destro? È un giocatore che non ha carattere per certi livelli. Sembrava un colpo vero per la Roma e si è creata un’aspettativa superiore alle sue qualità. Ho paura che accada questo anche a Pellegrini. Ci siamo fatti tutti un’idea importante di lui per questo io voglio aspettare prima di dire che è un giocatore fortissimo. Non mi sento di chiedere di più alla Roma rispetto al terzo posto e ai quarti di Champions, non si può pretendere di passare con il Barcellona. Quest’anno bisognava fare un campionato perfetto per rimanere attaccati a Napoli e Juve. La Roma chiuderà a 80 punti circa e sarà un grosso rimpianto perché ha avuto un blackout. Spalletti per il momento, a livello di campo, è migliore di tutti gli allenatori che ha avuto la Roma compreso Di Francesco. Siamo sicuri che i risultati non raggiunti dalla Roma dipendono solo dagli allenatori? La Roma può competere con gli altri solo con questa politica societaria perché può “fingere” di essere ricca come gli altri”.
Riccardo ‘Galopeira’ Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Fazio secondo me è un po’ sopravvalutato anche se tra lui e Manolas l’argentino è più leader. De Rossi riesce ad essere leader in Nazionale perché c’è qualcuno che lo riconosce come tale. Alla Roma questa cosa non la percepisco se non a parole”.
Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): “Fazio e Manolas si amalgamano molto bene. I leader si vedono nei momenti di difficoltà e in questo senso vedo molto bene De Rossi. I giocatori che si stanno giocando ancora molto con il proprio club non possono pensare solo alla Nazionale. Il Barcellona è cambiato totalmente”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Arriva il Barcellona, giochi un quarto di finale, è normale che ci siano 60mila spettatori. Non ci vedo nulla di polemico. Tanta gente va allo stadio per l’evento, chiamateli occasionali, chiamateli come volete, ma è legittimo farlo”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Più si avvicina il giorno di Roma-Barcellona più mi viene il mal di testa. È una partita abbastanza scontata, da 90-10”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Col Barcellona è una partita proibitiva ma mi aspetto una grande prestazione della Roma soprattutto all’andata. Rimango molto scettico anche perché il Barcellona resta una delle favorite per la vittoria finale”.
Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “I tifosi ci credono e per questo non considero la Roma spacciata. Il Barcellona deve ringraziare Messi per il passaggio di turno contro il Chelsea”.
Xavier Jacobelli (Radio Radio 104.5): “Mi aspetto una grande prova di carattere della Roma che non ha nulla da perdere. Alcuni giocatori della Roma vivono un grande stato di grazia”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Le partite che Under ha potuto giocare con continuità gli hanno fatto prendere serenità, è cresciuto tanto e deve ancora crescere. Credo che la Roma abbia giocatori per sopperire alla sua assenza. Se pensi al Barcellona e allo Shakhtar pensi sia un altro sport. Il Barcellona però senza Messi sarebbe una squadra abbastanza normale, io dico che alla Roma non serve proprio l’impresa, ma fare una partita attenta soprattutto al Camp Nou. Messi è un fuoriclasse che sposta tutto, il Barcellona non impressiona poi più di tanto ma lui è decisivo.. ”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Under importante, la sua crescita è concisa con la crescita della Roma. La paura la Roma non la deve avere, è una paura sportiva, bella: il pronostico col Barcellona sembra chiuso ma nel calcio non si sa mai, sarebbe bello tenere viva la partita del ritorno, anche se le chance sono poche. Trenta possibilità su 100 ce l’ha, l’importante è come affronti la partita”.
Mario Mattioli (Radio Radio 104.5): “Al Camp Nou giocare non è facile. Mi piace sentire Di Francesco dire che si va lì a testa alta. La Roma se la può giocare, non temo nessun rovescio pesante. Ha tutte le carte in regola per mettere i bastoni tra le ruote al Barça. È il tempo di firmare qualche pezzo di carta per lo Stadio della Roma, così i vari personaggi istituzionali ci pensano duecento volte. L’Assessore allo Sport Frongia mi ha fatto rispondere che non vuole parlare con me. Peccato, perché avevo alcuni aspetti da chiarire e lui poteva farlo. E invece, niente…”.
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