Eusebio Di Francesco

Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.

Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “L’idea che Fazio si ritrovi da solo contro quei 3 diavoli scatenati mi spaventa molto, ma al di là di tutto i centrocampisti dovranno aiutare la difesa. Se Di Francesco organizzerà la fase difensiva in maniera impeccabile, magari anche Fazio riuscirà a cavarsela. Sono moderatamente ottimista sulla prestazione, Di Francesco è uno con gli attributi”.

Francesco Balzani
(Centro Suono Sport 101.5): “Roma-Napoli? Vedo un pareggio, un risultato che in questa sfida manca da parecchio. E poi le due squadre si equivalgono. Bisogna vedere se si arriverà a 40 mila spettatori. Strano non trovare le motivazioni per non andare allo stadio per una partita simile, sarebbe indice di un distacco totale. Alle motivazioni economiche poi ci credo poco”.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “A Di Francesco riconosco l’intelligenza con cui ha risposto alle critiche iniziali. Ora nella guida della Roma sta unendo un sano realismo alla consapevolezza di avere giocatori di livello. Mi danno fiducia la qualità e la personalità dei giocatori della Roma e il fatto che Di Francesco si sia fatto ben volere da loro”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “La differenza tra Napoli e Roma sono i presidenti e le strategie societarie: il Napoli ha tenuto tutti i giocatori più forti, la Roma ha venduto giocatori importanti come Ruediger e Salah senza dare dimostrazione di solidità e continuità”.

Jonathan Calò (Centro Suono Sport 101.5): “Fondamentale il recupero a certi livelli di Manolas. Il merito va ascritto sicuramente al giocatore, ma anche al mister Di Francesco che lo ha messo al centro del suo progetto tecnico”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Rizzoli su Roma-Inter? E’ la prima volta che hanno ammesso l’errore sul mancato intervento del VAR. Un errore che pesa ma bisogna andare oltre. Il problema dei prezzi dei biglietti è relativo. Senz’altro influisce ma non in maniera primaria. Ma se un’azienda non riesce a vendere il proprio prodotto il problema è commerciale. In generale comunque la tendenza attuale è quella di andare meno allo stadio”.

Riccardo Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Il Napoli non ha l’abitudine per questo tipo di match, in più la loro partita di Champions è molto sentita tant’è che hanno chiesto lo spostamento alle 18. Callejon calcisticamente è uno ‘zozzone’, ma io li voglio tutti in campo, sia lui che Mertens”.

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Il Napoli gioca forte, potremmo rivedere Nainggolan che in fase di non possesso va su Jorginho. Gli azzurri sono una squadra che ti impegnano molto fisicamente e mentalmente. Pellegrini non è meglio di Strootman, è un giocatore che al momento interpreta meglio gli schemi di Di Francesco: non sottovalutiamo la personalità e l’importanza di Strootman, che sta migliorando di partita in partita”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Pochi spettatori? La gente ha paura, lo stadio è scomodo e i soldi da spendere per i biglietti sono pochi. Le persone preferiscono tenersi in tasca i soldi alla fine del mese”.

Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Stadio vuoto per Roma-Napoli? Se si dimezzassero i prezzi dei biglietti, avremmo probabilmente 70.000 spettatori e lo stesso incasso che il club avrebbe con 40.000. Come finisce la partita? In parità”.

Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Sabato è una partita molto complicata a livello mentale. Il Napoli è cresciuto, credo che sarà una bella partita. Se la Roma dovesse vincere, darà un segnale importante in ottica scudetto. Se il Napoli perde, potrebbero venire meno delle certezze ma non scalfirebbe la voglia di scudetto dei partenopei. I tre romani un valore aggiunto? Bisogna averli soprattutto forti. E’ una caratteristica della Roma avere sempre romani in squadra, il Napoli ad esempio ne ha solo uno. I giallorossi sono caratterizzanti in questo aspetto”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Il Napoli è una squadra che tutti conoscono e menadito. Tutti gli avversari sono preparati rispetto all’anno scorso. Il problema è che non riesci a mettergli il freno. La Roma deve sapere interpretare la partita nel modo migliore, Di Francesco l’ha già fatto in questo campionato. I giallorossi hanno la reale possibilità di vincere la partita, anche se è una sfida molto al limite. I tre romani un valore aggiunto? Ormai siamo globalizzati, è chiaro che sarebbe meglio avere quelli di Testaccio o Trastevere piuttosto che quelli di Londra e Parigi, ma il calcio è cambiato e non romantico come prima”



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