Le radio romane sono un elemento imprescindibile per molti tifosi giallorossi. Un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia: una schiera di giornalisti, ex giocatori e opinionisti pronti a commentare ogni vicenda della squadra capitolina. “Etere giallorossa” vi farà conoscere tutto questo: sarà una passeggiata tra le principali emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.
Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport 101.5): “Schick è un talento puro, ha colpi importanti, credo che al momento la criticità maggiore sia quella relativa al ruolo: nel 4-3-3 di Di Francesco, per caratteristiche, fa fatica a giocare come esterno. Ho sempre pensato che l’arrivo di Schick sia stata più una scelta di pancia da parte della società, per dare una risposta alla piazza, piuttosto che una scelta dettata dalle necessità o le richieste del tecnico. Per la prossima stagione nel ruolo di centravanti non punterei su Dzeko e neanche su Schick”
Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “Nonostante le difficoltà mostrate finora nella Roma, ritengo Schick un talento puro, un calciatore che da qui ai prossimi mesi potrebbe far fare il salto di qualità alla Roma. Confido molto in Eusebio Di Francesco affinchè riesca a trovare la giusta collocazione in campo all’attaccante ceco. Non mi priverei di Dzeko a giugno, a meno che Monchi non sia in grado di comprare un attaccante più forte del bosniaco”
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Con Schick sarebbe bello ripetere la storia di Under. Finora ha lasciato solo dei bagliori, giocando sempre però in totale assenza di responsabilità. La nostra preoccupazione è sulla sua personalità, sulla sua capacità di giocare in un contesto importante. Ora non può più nascondersi. Se i giocatori a questo livello non sopportano la pressione, forse hanno scelto il mestiere sbagliato”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Dzeko è un attaccante forte e lo sapevamo, non mi sorprendo della sua riscoperta. Ora c’è chi lo elogia, eppure poche settimane fa l’avrebbe venduto al Chelsea. Come tutti i giocatori over 30, Dzeko ha bisogno di un po’ di riposo. Sono quasi contento che sia stato squalificato per il Torino, speriamo possa ripetere la prestazione di Napoli contro lo Shakhtar. Spero che venerdì giochi Schick e che faccia vedere i suoi valori: lo devi e lo puoi recuperare. L’anno scorso ha ingranato la marcia da marzo. Spero che col Torino non venga fatto un turnover massiccio, penso che Di Francesco abbia fatto tesoro degli errori fatti in Coppa Italia. La Roma deve iniziare a creare un vuoto con Lazio e Inter”.
Antonio Felici (Centro Suono Sport 101.5): “A Napoli non ci speravo molto, però bisognava attaccarsi a una speranza, e la speranza era un moto di orgoglio da parte dei giocatori e della squadra. È successo questo, e ti fa arrabbiare anche di più. Questa prestazione di Napoli taglia completamente la testa al toro alla questione della condizione fisica. Mi pare che il tema psicologico sia quello preponderante”.
Ivan Zazzaroni (Radio Radio 104.5): “Psicologicamente la vittoria col Napoli è stata fondamentale, ma tecnicamente non so dire che Roma è stata. In difesa Manolas e Fazio sono stati un disastro, mentre davanti con 5 occasioni sono arrivati 4 gol, proprio l’opposto di quello che abbiamo visto finora. Adesso si dovrà dare continuità”
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Vorrei chiedere a Pjanic, Benatia e Szczesny una cosa: a Roma non vi dicevano di allenarvi o di vincere? Sono i dirigenti della Juve che vi chiedono qualcosa in più o è qualcosa che c’è dentro? Io non ci credo che la Roma si alleni meno della Juve come intenzione. Non credo che De Rossi non sia leader quanto Chiellini o Buffon. Cosa fa la Juve per far pensare ai giocatori che arrivano là ‘È finita la pacchia’? Per me sono tutti slogan, io non ci voglio più credere. La Juventus non farà un altro anno di contratto a Buffon, la comunicazione di Torino farà semplice cronaca, i tifosi si arrabbieranno come quelli della Roma. La differenza è che alla Juve non gliene fregherà assolutamente niente della piazza che si arrabbia. Anche la Roma deve farlo sempre di più e ancora di più”.
Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Se mettiamo pressione a Schick, gli diciamo addio. Se non lo fai giocare questa volta che non c’è Dzeko, gli dai due schiaffi di quelli che non si riprende più. È vero anche che se non hai continuità gioca sempre male. Quanto si somigliano Schick e Felipe Anderson? Sappiamo cosa può dare il laziale, il giallorosso no, l’ha fatto solo alla Sampdoria ed è una cosa diversa. Questa è l’unica differenza, se no le due situazioni si somigliano”.
Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Out Dzeko, Fazio e De Rossi? Questo è un problema perché la Roma deve continuare a vincere”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Schick? Non può sempre esserci sempre questa situazione da ‘partita della svolta’ quando gioca. Giocare sempre quando non c’è nessuno ed essere un tappabuchi credo non sia piacevole per nessuno, soprattutto per un giocatore che non ha avuto continuità. La svolta? Speriamo per lui e per la Roma, ma essere sempre così precario non è una cosa molto piacevole. Se non gioca 6, 7 o 10 partite di fila, è difficile”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Schick? Questo è un momento in cui bisogna pensare alla squadra, quando sei in campo devi dare il massimo. All’inizio si può parlare di alternanza, ma poi l’allenatore fa una scelta precisa. In questo momento Schick e Dzeko devono pensare al bene della Roma, visti gli appuntamenti importanti che attendono la squadra di Di Francesco nelle prossime settimane”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Under in questo momento io non lo tocco mai. Per me col Torino la squadra non verrà stravolta, si parla di Jesus e Schick solo perché Fazio e Dzeko sono squalificati. Mi chiedo il perché di questo cammino in casa così diverso rispetto a quello in trasferta, non c’è mai stato un Olimpico ostile. Perché il rendimento è così diverso? Questa è la domanda. Perché senti il peso di giocare davanti ai tuoi tifosi? Quelli ci sono anche in trasferta”.
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