Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Queste le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): “Non conosco esattamente l’agenda di Pallotta ma dispiace che venga a Roma più con l’idea di sistemare faccende per lo stadio che per questioni legate alla squadra, è qualcosa che lascia l’amaro in bocca. Mi auguro che stavolta metta piede a Trigoria, visto che l’ultima volta non l’ha fatto… Spero che l’incontro con Spalletti ci sia: dopo questo botta e risposta a distanza, ignorarsi sarebbe da bambini, quantomeno devono mettersi a tavolino per chiarirsi”
Stefano Carina (Radio Radio – 104.5): “Se va via Spalletti, il prossimo allenatore lo deciderà Baldini”
Mario Sconcerti (Radio Radio – 104.5): “Spalletti è il maggior indiziato per la successione di Allegri alla Juve, c’è chi dice abbia già firmato…”
Marco Valerio Rossomando (Teleradiostereo 92,7): “A mio avviso El Shaarawy prenderà il posto di Perotti contro il Lione. In questi periodi il 13esimo e il 14esimo uomo diventano titolari, perciò i rendimenti dei vari El Shaarawy, Perotti e Paredes diventano fondamentali. L’unico atteggiamento che non ho capito di Spalletti sono i cambi al 90’: per un giocatore entrare così tardi, durante una partita già chiusa, provoca fastidio a livello emotivo, anche se è un professionista.”
Gianluca Piacentini (Teleradiostero 92.7): “La cosa interessante è che si dice che manca la curva, ma il resto dello stadio è vuoto comunque. Questa è una problematica che non si risolve con un appello ad andare allo stadio. Dire che ci sarà uno stadio vuoto perché la Sud ha deciso di non entrare per via della polemica non è correttissimo. Pallotta si è messo nelle condizioni di farsi rispondere punto su punto da Spalletti dopo neanche un’ora dalla sua seconda intervista, se gliela metti così Spalletti non è un tipo che non risponde. Io credo che Spalletti abbia tutto il diritto di decidere cosa fare a fine stagione, spero che la Roma abbia già le idee chiare e che fra di loro ci sia una chiarezza, voglio sperare che Spalletti non arrivi al 20 maggio dicendo ‘Vabbé ragazzi abbiamo giocato, io me ne vado’. Se la Roma perderà Spalletti speriamo, e credo, che abbia già un sostituto”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport – 101.5): “Peres? Mancano alternative nel ruolo, ma puoi adattarti mettendo la difesa a 4 e Ruediger a destra. Io spero metta la difesa a 4 considerando il Lione. Ricordiamo che la Roma deve segnare ma non deve subire”.
Riccardo Angelini (Teleradiostereo – 92.7): “Raramente sono stato così d’accordo con le parole dei ragazzi della curva Sud. Roma-Lione è una partita da vincere, con o senza pubblico. Non sono così convinto che lo stadio pieno possa aiutare la Roma, questa è una tifoseria completamente spaccata. Io ho difficoltà a capire Pallotta. Non era questo il clima per preparare Roma-Lione. La Roma è la più brava di tutti a complicarsi le cose”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo – 92.7): “Ora c’è una partita importante alle porte. Stadio pieno o non pieno, la Roma ha il compito di scendere in campo e provare a ribaltare la situazione. Però se riconosciamo le difficoltà di cui si parla, su tutte la stanchezza, come possiamo chiedere alla Roma di ribaltare il risultato?”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio – 104.5): “Sulla Roma e sulla questione di Spalletti se ne dicono e se ne diranno tante. Da Torino mi arrivano delle voci che rimangono sempre sotto traccia… La Roma, infatti, potrebbe cercare l’allenatore in Italia. Parlo di Allegri? Se la Roma lo può prendere non lo so, ma penso che comunque ci proveranno… Roma-Lione? È una partita complicata ma non mi sembra impossibile per i giallorossi, è giocabile. Il problema è uno: non prendere gol. La Roma che sembrava granitica in difesa, improvvisamente è diventata di argilla. È difficile non prendere reti contro il Lione”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio – 104.5): “Spalletti? Sono mesi che parliamo di alcune situazioni. Scrivere di separato in casa è forte, ma potrebbe rappresentare la realtà”.
Alvaro Moretti (Radio Radio – 104.5): “Il nome di Spalletti è una voce che ho registrato tantissimo a Torino, così come vi dico che il nome di Simone Inzaghi là piace. È più da Juve Inzaghi che Spalletti. Per ricucire lo strappo con la società, ora per la Roma ci vorrà veramente tanto. Roma-Lione? Per me non è nemmeno un’impresa, i giallorossi possono vincere contro i francesi. Certo, sarà molto complicato. La qualificazione in Europa League è particolarmente importante per la Roma. Un club come la Roma dovrebbe avere una dimensione europea, e invece non ce l’ha”.
Roberto Renga (Radio Radio – 104.5): “Fossi nella Juve, prenderei più Simone Inzaghi che Spalletti. Pruzzo dice che la Roma vorrebbe provarci per Allegri? L’Arsenal gli ha offerto 18 milioni… secondo me i giallorossi non ci arrivano. A Roma si sta già pensando al sostituto di Spalletti, e il sostituto dovrebbe essere Di Francesco. La Roma è più forte del Lione, se la squadra di Spalletti si è riposata ce la può fare”.
Xavier Jacobelli (Radio Radio – 104.5): “Di Francesco non ha preso bene le contestazioni dei tifosi del Sassuolo. Qualora si chiudesse la sua avventura in nero verde, Eusebio sarebbe uno dei candidati ideali per sostituire Spalletti”.
Franco Melli (Radio Radio – 104.5): “Di Francesco alla Roma? Con lui si farebbe un Sassuolo di città. Sarebbe bello che in questa giostra dei grandi allenatori che c’è in Europa partecipasse anche la Roma, invece non è così. Allegri? Pallotta ci fa tutta la squadra con il suo ingaggio. Roma-Lione? Io sono fiducioso, un gol per tempo si può fare”.
Nando Orsi (Radio Radio – 104.5): “Mi aspetto che Allegri e Spalletti vadano via da Juve e Roma, poi inizia il ballo delle panchine. Allegri alla Roma? Per me no. Perché adesso dovrebbe andare in un posto dove in passato non è piaciuto? Se la Roma ha obiettivi importanti è un conto, se ha obiettivi normali va bene Di Francesco. Roma e Lione si equivalgono, i giallorossi non sono più forti dei francesi”.
Dario Bersani (Teleradiostereo – 92.7): “Pallotta andrà a Trigoria? Io spero che ci vada e che in qualche modo “confessi” un po’ tutti. Quando viene, stare lì dentro dalla mattina alla sera può essere importante per la squadra. Sarebbe bello se lui facesse base a Trigoria, non nel suo hotel o in Campidoglio. Io lo vedrei come un segnale forte, anche se è ovvio che la presenza di Pallotta cambia ben poco, ma lo si fa anche per rafforzare la figura di un allenatore che sta vivendo un momento di difficoltà. Se Spalletti fosse realmente un separato in casa, organizzare queste rimonte è difficile. Mi auguro davvero non sia così, altrimenti sarebbe un problema”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo – 92.7): “Una speranza che Spalletti rimanga a Roma ancora c’è, non penso che il tecnico viva già da separato in casa a Trigoria. Non posso pensare che lo sia diventato nel giro di appena 10 giorni”.
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