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Etere giallorossa

Melli: “Sarri non verrà mai”. Moroni: “Ma il suo calcio fa divertire”

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Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Queste le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Bisogna capire se la rosa avrà la testa e la forza di reagire dopo aver mancato tutti gli obiettivi. Le motivazioni sono fondamentali. Ci sta che si possa aprire un discorso rivoluzione: io tra i giocatori in discussione terrei solo Strootman, per gli altri se ne può parlare. La società era disposta ad investire molto denaro su Conte, ma pare non possa venire. Spalletti andrà via, un po’ per colpe sue, un po’ per colpe di altri”.

Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “Il procuratore di Mario Rui non deve permettersi di parlare di mercato con la stagione ancora in corso e in quei termini. Questa è una delle differenze con la Juventus: a Torino questo non sarebbe mai successo. In difesa per sostituire Manolas prenderei Lindelof del Benfica: ha una clausola di 25 milioni ma margini di miglioramento ancora maggiori”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Rispetto a 2 anni fa la Juventus ha cambiato 9 giocatori: è forte a prescindere di chi sia l’allenatore o i calciatori. La Roma ha bisogno di giocatori più forti, deve avere il coraggio di mettere seriamente mano alla rosa. Per l’allenatore le tempistiche non sono favorevoli: non sono molti gli allenatori liberi. Sarri? Ha una clausola da 8 milioni”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “Non credo che chi va in campo sia influenzato dalla situazione di Spalletti. Questo invece danneggia l’armonia e l’immagine intorno alla squadra. Nella corsa al secondo posto lo snodo cruciale sarà il derby: perdendo quello, se il Napoli non si suicida arriva davanti”

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Tony Damascelli (Radio Radio 104.5): “La società dovrebbe chiamare il proprio allenatore e dire: o lei continua ad allenare senza parlare, oppure si dimette subito. Stanno giocando sulla pelle della Roma”

Guido D’Ubaldo (Radio Radio 104.5): “Credo che il nome di Emery metta d’accordo tutti, è apprezzato sia da Baldini che da Monchi. Sulla suggestione Sarri credo ci siano poche speranze”

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “Futuro allenatore? Quello con più possibilità è Emery. Ovviamente diventa il favorito se il PSG dovesse cacciarlo e, per quanto ne so io, la possibilità c’è. Anche perché non è piaciuto molto come ha lavorato quest’anno. Mancini resta il secondo della lista perché dei contatti ci sono stati e, comunque, piace. Il terzo della lista è Sarri, che però è ancora legato al Napoli. Dzeko? Le possibilità di vederlo in Cina ci sono… anche perché lì il mercato lo fanno vedendo i numeri, si chiedono ‘Chi è il capocannoniere in Italia/Inghilterra/Francia? Bene, prendiamo lui’. Funzionando così il mercato, ai cinesi non interessa che Dzeko abbia 31 anni, sono disposti a pagartelo anche 40 milioni perché i numeri sono dalla sua parte”.

Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “Kessie sembra molto vicino. Non so se costerà davvero 28 milioni o se la Roma lo pagherà di meno, magari inserendo qualche contropartita come Tumminello e Marchizza, però sarebbe un ottimo acquisto, uno di quelli che rinforzerebbe la Roma. Anche sabato scorso contro i giallorossi ha dimostrato di poter reggere il confronto con i più grandi”.

Riccardo Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Non sappiamo ancora se Spalletti andrà via che già questa città si è schierata contro questo o quell’allenatore che potrebbe arrivare. Per me Allegri era un deficiente, e adesso rischia di fare meglio di Conte. Garcia era stato blindato per cinque anni, perchè sembrava che senza di lui non si potesse andare avanti, però diventa un deficiente anche lui. Poi arriva Spalletti che diventa il salvatore della patria, si scontra con Totti e allora diventa un infame. Qui gli allenatori non ci vogliono venire e hanno ragione! In questa città non si può lavorare”.

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Alvaro Moretti (Radio Radio 104.5): “Anche gestendo la cassa si possono ottenere risultati decisamente superiore rispetto a quelli che spesso qui decantiamo, certe volte qui ci attacchiamo al vinello. L’Atletico Madrid è in semifinale di Champions e sfido chiunque a dire che abbia speso più soldi della Roma in questi 11 anni. Il dopo-Spalletti? Mi dicono che Baldini voglia Mancini. I tifosi iniziano a guardare al concreto: un allenatore come lui eviterebbe mega-cessioni a fronte di ricostruzioni continue della squadra”

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): “Spalletti ha il coltello dalla parte del manico, perché è lui a decidere se andare via oppure no. La Roma per forza deve avergli offerto il rinnovo di contratto, altrimenti non ci sarebbero tutte questi dibattiti sul suo futuro”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Il primo tempo di Roma-Atalanta mi ha infastidito. E’ già capitato in passato, nei momenti cruciali della stagione e questi sono difetti. Se è tutto causato dalla stanchezza, il difetto si elimina rinforzando la rosa e non portare soltanto Grenier a gennaio. Se è un discorso di serenità, magari contribuiscano loro, a cominciare dall’allenatore. E se non ci arriva l’allenatore, ci pensi il presidente (visto che chi dovrebbe contare non è nemmeno nell’organigramma), per evitare che si disperdano energie mentali dietro a cose di poco conto”

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Secondo me Spalletti ha possibilità di andare all’Inter. I nerazzurri vorrebbero puntare su uno tra Simeone e Conte, ma dubito che il sogno possa realizzarsi già nella prossima stagione. Sarri? La Roma non pagherà mai la clausola da otto milioni per liberarlo”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Perché Sarri dovrebbe andare alla Roma? Di Francesco sarebbe un passo indietro rispetto a Spalletti. I tecnici di grandi squadre non vanno alla Roma, la società giallorossa può puntare su una scelta alla Garcia”.

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Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Baldini anni fa bocciò la scelta Emery, non credo che ora abbia cambiato idea. Sarri? È inelegante parlare di lui prima ora che Napoli e Roma si giocano il secondo posto. La Roma il prossimo anno punterà sui giovani, quindi un allenatore adatto sarebbe Di Francesco”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Nel calcio si cambia idea molto spesso e molto velocemente, spero che Spalletti possa rimanere alla guida della Roma”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): “Inutile preoccuparsi per il fatto che non vediamo nulla di deciso, all’interno di Trigoria sono certo che staranno lavorando con attenzione per il futuro. Tra i nomi che leggo io preferisco che arrivi Sarri. Con lui non vinco ma arrivo tra i primi tre posti e vedo un calcio che mi fa divertire”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport 101.5): “Io tra Sarri e Sousa preferisco il portoghese. La cosa più importante è che il nome venga deciso da una persona: Franco Baldini. In tutti i club dove il presidente non è presente ci deve essere una persona che decide e lui è quello che sa di calcio più degli altri”

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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