Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Queste le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101,5): “Credo che Spalletti parlerà alla società del suo futuro domani, con la squadra e con noi invece rimarrà più vago. Per quello che ha detto Monchi, credo si stia delineando un futuro senza Spalletti e magari con Emery al suo posto”
Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport 101,5): “Le ore prima del derby sono sempre difficili. E’ una partita molto sentita da noi romani, quella di stasera poi è particolare perché si parte da uno svantaggio di due gol. Proprio per questo la Roma non dovrà essere frenetica nel cercare la prima rete. Dovrà ragionare su ogni pallone perché è possibile segnare due reti anche negli ultimi dieci minuti”
Mario Sconcerti (Radio Radio 104,5): “La Roma ha il 40% di possibilità di ribaltare il risultato. Quello dell’andata è un punteggio brutto per i giallorossi. Servirà una Roma più offensiva, più pressante. Alla Lazio mancano un paio di contropiedisti come Parolo e Keita e dovrà essere più squadra per arrivare dalle parti di Alisson. Mi aspetto una Roma molto rapida sin dall’inizio, per la Lazio sarà importante non prendere gol nel primo tempo. Psicologicamente è una partita più facile per la Roma. Dovrebbe essere una partita bella, importante anche per il futuro. Credo che la Lazio passi il turno, ma non ne sono convinto”
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Mi auguro che ci sia buon senso, da una parte e dall’altra. Spero che i tifosi non vengano multati se saltassero verso un altro seggiolino dopo un gol. Ci deve essere un minimo di margine, di tolleranza, non è una caserma. Sicuramente allenteranno la cinghia, ma al tempo stesso ci sarà interesse a sottolineare tutto quello che non va perché ci sono persone che si sentono sconfitte dalla rimozione delle barriere e che non accettano il rientro dei tifosi. Grande tifo e grande carica, però l’importante è non eccedere. Il rientro della Sud è una questione anche di marchio, non esiste la Roma senza i propri tifosi”.
Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “Spalletti vorrebbe affrontare questa partita al massimo delle sue possibilità, per questo De Rossi e Fazio potrebbero non esserci stasera visto che sono un po’ mezzi e mezzi. Ieri Spalletti ha difesa a 4, ma non mi chiedete con chi perché li ha mischiati tutti, e con la difesa a 4 hai la possibilità di mettere una punta in più lì davanti. Se vuoi mettere una formazione a trazione anteriore per fare l’impresa, mi viene in mente che qualcosa può cambiare”.
Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Quella di Spalletti è una buona strategia però mi permetto di dire una cosa: la squadra deve giocare per la Roma, non per il proprio allenatore”.
Riccardo Angelini (Teleradiostereo 92.7): “E’ finito il primo tempo e stiamo due a zero per loro. Ora ci vuole piccola impresa, non una grande impresa, perché batterli sarebbe la normalità…”
Mario Corsi (Centro Suono Sport 101,5): “In Coppa Italia una rimonta ci sarà, e sarà quella giallorossa. Questi sette anni di noia ci hanno proprio stufato, basta! Facciamo una cosa da ricordare! Sono convinto che la Roma farà di tutto per passare, ho questa sensazione di una Lazio un po’ spaventata…”
Roberto Renga (Radio Radio 104,5): “Titolo del derby? Il derby di Spalletti. Mi sembra la tipica vigilia di quando la Roma deve fare le rimonte. Rimonte che in realtà, molto spesso, non si verficano. Anche ieri Spalletti ha ricordato che questa è la sua partita dicendo che se i suoi calciatori non vincono se ne va. Quello che ha detto è una cosa pericolosa. Se la rimonta non ci fosse, i tifosi che fanno? Se la prendono con i calciatori? Se la Roma si difende con la difesa a 4, fossi in Inzaghi farei subito l’attacco a 3”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104,5): “Stavo pensando al prossimo mercato della Roma, e a quello che ha detto Pallotta sui giovani e le plusvalenze, il primo nome che mi viene in mente è Gasperini. E’ una voce che ho sentito anche in giro per l’Italia. La Roma fa bene a guardarsi intorno, e vedrete che Spalletti resterà con il cerino in mano. Il tecnico sta esagerando con il rimandare la decisione”.
Franco Melli (Radio Radio 104,5): “Il mio titolo della partita? Il derby dei sogni di rigore. Spalletti dà per scontato che lui va via se non centra l’obiettivo, ieri ha abbassato un po’ la maschera facendo capire che ha scelto questo comportamento per motivare la squadra al massimo”.
Furio Focolari (Radio Radio 104,5): “Il derby? Potrebbe essere una partita quasi deludente, se ne parla da troppo tempo, gli si sta dando troppa importanza. È solo una semifinale di Coppa Italia. Le due squadre giocheranno una partita terribilmente tattica, soprattutto la Lazio. Anche ieri Spalletti ha tirato in ballo la sua posizione per cercare di vincere il derby. Ha caricato i suoi giocatori di un’ennesima responsabilità. Sarà probabilmente un derby brutto, vedremo come andrà a fine. Titolo? Il derby della paura. Spalletti è un problema, i suoi comportamenti sono un problema per la società, e credo che la società ne abbia le balle piene di Spalletti. Credo che abbiano perso la pazienza”.
Nando Orsi (Radio Radio 104,5): “Vedendo quello che dice Spalletti è la conferma che la Roma ha una dirigenza poco potente e presente. Altrove non gli consentirebbero di rimandare la decisione del rinnovo contrattuale. Spalletti quando parla non lo capisco, mi sembra Renato Zero, per dire una cosa dice 500 parole. La finale di Coppa Italia non salverebbe la stagione della Roma. E’ una vita che sono secondi, Spalletti fin qui è bocciato. Stasera mi aspetto una Roma che attacca nei primi venti minuti. Finirà 2-2”.
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104,5): “Io so che la Roma, in attesa della decisione di Spalletti, si sta guardando intorno. La prima scelta è Pochettino, con la benedizione di Baldini e Monchi. Mi dicono che in società vorrebbero sbottare dopo le parole di Spalletti, ma preferiscono stare zitti. È ritornata l’attesa per il derby. I romanisti ed i laziali sono tornati ad appassionarsi a questa partita. Sono sempre molto più convinto che questo derby lascerà molti feriti in campo. Chi verrà buttato fuori, rischia di rovinarsi tutta la stagione. Se la Roma viene buttata fuori, Spalletti dirà che se ne va. Ma poi mancano 8 partite… la squadra che fa? Va in autogestione? Questo derby qui ha un sapore particolare, il sapore del dentro o fuori che ti massacra psicologicamente”.
Sandro Sabatini (Radio Radio 104,5): “Spalletti ragiona un po’ troppo per se stesso e non per la Roma. Una gestione egoistica. Non può dire che dopo la partita di oggi si conoscerà qualche novità sul rinnovo”.
Alvaro Moretti (Radio Radio 104,5): “Spalletti è molto criptico, nei suoi discorsi ti ci perdi. Stasera rischia tutto, mentre Inzaghi rischia molto. Secondo me finisce 2-1 per la Roma”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Inzaghi sa quello che significa il derby, quindi sa che il 2-0 ti mette dentro una botte di ferro. Se devo togliergliene uno, gli toglierei Immobile. L’uomo derby? Mi prendo Salah. Sulla carta non è la sua partita, però lo spunto può averlo anche da fermo. Sta facendo la differenza, per me continua ad essere la migliore seconda punta del campionato. I suoi numeri sono sempre troppo sottovalutati. La presenza della Curva Sud ti responsabilizza pure un po’ di più”.
Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101,5): “Manolas e Juan Jesus garantiscono maggior velocità. Il brasiliano fa il ruolo del terzino con il passo giusto. Con Fazio, negli spazi brevi, vai in difficoltà. La difesa sembra a 4 ma con Palmieri spostato più avanti, diventa a 3″.
Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport 101,5): “Io partirei con la diesa a 3 e finirei a 4, dipendendo dal risultato in corso. A centrocampo farei di tutto per far giocare De Rossi, che ti garantisce più copertura. Serve non prendere gol. Juan Jesus non è sempre con la testa concentrata, è un suo limite, io sulla fascia di Anderson metterei Ruediger”.
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