Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Queste le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
Piero Torri (Teleradiostereo 92.7): “Rinnovi? La mia priorità assoluta è Strootman, gli altri giocatori sono staccati dietro. Credo anche che il giocatore sia nel mirino di grandi club. Spalletti? La Roma si dovrebbe domandare perché non rimane”
Michele Giammarioli (Centro Suono Sport 101.5): “Come alternativa a Spalletti penso che Emery sia il profilo più adatto, anche se effettivamente sarebbe più giusto prendere un allenatore che conosca già il campionato italiano, come Sarri. Ma continuo a pensare che non sarebbe impossibile portare Guardiola a Roma”.
Federico Vespa (Centro Suono Sport 101.5): “Quest’anno la Roma non ha vinto neanche una partita di quelle che doveva vincere. Non c’è nulla di cui essere soddisfatti e a questo punto il secondo posto diventa vitale”.
Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport 101.5): “Nessuno si può ritenere soddisfatto dell’annata della Roma dopo esser stati eliminati in Europa League dal Lione e in Coppa Italia con la Lazio. In più nelle partite importanti in campionato, con Juventus e Napoli in casa, ha sempre perso e meritato di perdere”
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Spalletti ha una personalità decisamente forte e con un elemento di complessità che non sempre ha giocato a suo favore. Alla fine le sue dichiarazioni lo hanno condannato, hanno danneggiato sia lui che la squadra: probabilmente sarebbe servita più semplicità. Sono convinto che la Roma perda un grande allenatore”.
Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92.7): “Nela ha espresso dei concetti corretti ma in maniera molto dura, dimostra come sia necessario fare chiarezza sul futuro dell’allenatore. Le forti pressioni messe da Spalletti sul finale di stagione hanno portato più svantaggi che vantaggi alla squadra: non tutti i calciatori sono stati pronti a gestirle. Totti e De Rossi in scadenza, i rinnovi di Strootman e Nainggolan, il futuro dell’allenatore: sono moltissime le situazioni in bilico. Mi auguro che vengano risolte quanto prima. La Roma non può permettersi di perdere De Rossi per centomila motivi: l’importanza per il gruppo, il carisma, la personalità”.
Dario Marchetti (Centro Suono Sport 101.5): “Dopo aver visto Spalletti sulla panchina della Roma, probabilmente ora la società dovrebbe pensare di più ad un gestore, badando meno al gioco e di più ai risultati. Servirebbe un profilo alla Capello e in questo senso quello che si avvicina di più degli allenatori prendibili sarebbe Mancini”.
Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104.5): “La Roma ha fatto di tutto per tenere Spalletti ed era disponibile a tenerlo anche senza trofei. Gli ultimi avvenimenti poi non li so, ma la situazione di Spalletti è paradossale: di solito è la società che decide se continuare o meno con un tecnico”.
Stefano Agresti (Radio Radio 104.5): “Manolas ormai è andato di sicuro e all’80% andrà all’Inter. Andrà via subito, alla fine del campionato, perché la Roma deve rientrare entro il 30 giugno”
Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92.7): “E’ nell’interesse di tutti arrivare secondi e avere la certezza di giocare la Champions. Nelle coppe si poteva fare sicuramente meglio, in campionato la Roma se arriva seconda avrebbe fatto il suo. Sarebbe una stagione da sufficienza. La Roma ogni anno che passa è sempre più completa, anche se ci sono stati spesso molti cambiamenti. Kessie e Pellegrini sono due grandi colpi”.
Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “Il pericolo maggiore per la Roma è che il secondo posto è un risultato fondamentale ma non stimolante come la lotta per il titolo. Deve farsi piacere questo obiettivo. Su Spalletti sono convinto che la Roma stia cercando altrove per la panchina a questo punto”.
Angelo Di Livio (Teleradiostereo 92.7): “Spalletti è un perfezionista, cura tutti i dettagli ma certe sue dichiarazioni sono state fuori luogo: non erano necessarie. Non riesco a capire perché il tecnico che ha risollevato le sorti di una squadra e ha fatto finora una buona stagione, debba scegliere di lasciare la squadra. Probabilmente ci sono cose che non sappiamo. Arrivare terzi sarebbe quasi un fallimento, a questo punto non si può più sbagliare perché il Napoli è lì“.
Marco Madeddu (Teleradiostereo 92.7): “L’atteggiamento di Spalletti ha creato alla squadra qualche problematica anziché caricarla e poi i giocatori si sono persi. Mi ha sorpreso che Nela, che è un dirigente della società, abbia dato un giudizio così forte su Spalletti. Vedersi scappar via la Juventus non è semplice: adesso è il momento di non guardare classifica o avversari ma concentrarsi partita per partita e portare a casa il secondo posto: un risultato che magari non accontenta pienamente ma che è fondamentale per il futuro”.
Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): “Secondo me l’allenatore lo sceglie Baldini e Sarri resta la prima scelta, ma serebbe simile a Spalletti per moltissimi motivi e non prenderei Sousa. Credo che Spalletti vada sicuramente via, ma se dovesse rimanere è meglio”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Totti è unico, la sua storia è paragonabile a quella di pochi altri. Ora però bisogna intervenire e risolvere la questione, ma la storia del capitano merita un finale dolce. Totti è lo strumento per creare problemi alla Roma o a Spalletti, lui non ha colpe purtroppo. Rispetto allo scorso anno lo vedo rassegnato. E’ ovvio che non è felice di giocare solo 5 minuti, ma lo accetta senza far polemiche. Questa vicenda non è stata gestita bene dalla società. Le stagioni di Roma e Napoli sono molto simili, ma la squadra di Sarri viene sempre esaltata”.
Riccardo Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Sto leggendo che a Baldini piace molto Paulo Sousa come prossimo allenatore della Roma, ma Monchi, che dovrebbe arrivare nella capitale dopo tanta attesa fa scegliere ad altri il nuovo tecnico? Sulla questione di Nela non voglio far polemiche, sono anni che si fanno: lui è un dipendente della Roma quindi, presumo, debba avere l’autorizzazione di qualcuno per parlare e dire certe cose”.
Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): “I tifosi e i giornalisti sono preoccupati perché non sanno, ma la Società sta lavorando sotto traccia ed avranno le certezze che noi non abbiamo. Così lavorano i grandi Club. Io confermerei Spalletti, ma evidentemente non lo hanno convinto con il programma futuro”.
Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport 101.5): “Spero che la Società si stia muovendo per tempo, ma dubito. Ora resta ai giocatori comportarsi da professionisti anche se la storia del calcio insegna che le incertezze dell’allenatore incidono negativamente sullo spogliatoio”.
Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Nela lavora per la Roma, tiene i rapporti con la tifoseria. È il primo dirigente che prende posizione sulla vicenda Spalletti, non ha parlato a titolo personale. La Roma ha mobilitato Nela per prendere una posizione? Nella Roma ci sono molti interrogativi, nel Napoli invece ci sono più certezze”.
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Continuo a sperare che Spalletti resti. Tra Barcellona e Juventus ci sarà, di sicuro, una grande partita. Il Napoli, in calendario, ha partite molto più semplici rispetto a quelle della Roma però, alcune, non sono neanche facilissime”.
Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “La società credo non ne possa più di Spalletti, non il tecnico ma il comunicatore. La Roma ha quel trittico di partite contro Lazio, Juventus e Milan: lì si giocherà il secondo posto, ovviamente anche il Napoli sarà costretto a vincere tutte le partite per recuperare i giallorossi”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Deve decidere Totti in piena libertà se smettere o meno, spero solo finisca nel modo migliore per lui. Non deve più subire umiliazioni come ha accettato in questa stagione”.
Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Alisson mi sembra un ottimo portiere, è giusto lasciar andare Szczesny e puntare sul brasiliano. Secondo me Totti vuole giocare un altro anno. In questa stagione non si è levato la soddisfazione di essere ancora utile. Per me può giocare anche fuori dalla Roma”.
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