Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Queste le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Spalletti nella Roma ha fatto un percorso magnifico, battersi con la Juventus è molto difficile: è di una categoria differente, con una rosa di 22 giocatori che si equivalgono, con lo stadio di proprietà ed un fatturato più importante. La squadra è stata spettacolare, divertente, ha regalato emozioni, e comunque ha ottime possibilità di arrivare al secondo posto. Purtroppo questa città ama divorare tutto e tutti. Sono sicuro che Spalletti verrà rimpianto molto, qualora dovesse andar via”.

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): “Quando ieri ho definito Spalletti un ottimo mezzo allenatore, ho spiegato il perché. La Roma è cresciuta, ma sono le vittorie che contano. Zeman è un altro ottimo mezzo allenatore, non è una frase offensiva. La mia è stata la valutazione di un tecnico che ha risollevato le sorti della Roma, però non mi sembra che si sia vinto qualcosa. Se vincesse lo scudetto, direi che Spalletti sarebbe un ottimo grandissimo allenatore. Nel derby la Roma poteva sicuramente fare meglio, così come in Europa, sia col Porto che col Lione”.

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport 101.5): “Se Spalletti rimane significa che abbiamo vinto qualcosa, se non rimane arriverà sicuramente un allenatore all’altezza della piazza. A prescindere dalla sua permanenza, sprono la società ad andare a prendere giocatori che possano completare la rosa, che ad ora è già ottima, per renderla competitiva. Il like di Ruediger, Nainggolan e Emerson a Pjanic? Io non l’avrei mai fatto, dà fastidio”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio 104.5): “Non sono preoccupato per Bologna, la squadra che ho visto nelle ultime settimane non può competere con la Roma, anche se il fattore Dall’Ara potrebbe creare delle difficoltà ai giallorossi. Spalletti? Non penso abbia tutta questa voglia di ripartire con gli stessi identici presupposti di quest’anno”

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Inzaghi è quarto in classifica ed è un fenomeno, Pioli che è sesto ha rimesso in piedi l’Inter e ha fatto un ottimo lavoro e invece Spalletti che è secondo è un coglione, e così la Roma in generale. E’ un discorso che non ha senso. La differenza tra Roma e Napoli ad oggi? Ci sono quattro punti in più per i giallorossi in campionato con lo stesso identico percorso nelle coppe. La Roma se arrivasse seconda batterebbe il Napoli tre volte negli ultimi quattro anni. Non credo che il viaggio di Baldissoni a Londra sia per la questione allenatore o mercato, è una riunione programmata da tempo per altri motivi”.

Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “La Roma deve migliorare, progredire, non accontentarsi, ma non si può nemmeno accettare la mistificazione della realtà e buttare tutto all’aria. Bisogna ripartire da Bologna e puntare decisi al secondo posto e la prossima stagione continuare a migliorare. Inter e Milan non vanno in Champions League da anni. Nainggolan la grinta la mette anche per bere un caffè però ultimamente ha perso smalto, lucidità: preferisco che riposi con il Bologna piuttosto che vederlo ancora in difficoltà da titolare. Baldissoni è andato a Londra dove c’è il centro di pensiero di Baldini, e deduco che sia un incontro per scegliere il prossimo allenatore”.

Marco Madeddu (Teleradiostereo 92.7): “Bisogna distinguere le critiche dalle accuse. E’ chiaro che ci sia qualcosa da migliorare, se i dirigenti saranno lucidi la Roma non è così distante dall’essere pronta per vincere. Se la Roma ha già deciso di non provare a trattenere Szczezny, io metterei dentro Alisson da qui a fine campionato, visto che ha dimostrato di dare ampie garanzie. Non escludo ancora che Spalletti possa rimanere, anche se ad oggi appare sempre più difficile”.

Mario Corsi (Centro Suono Sport 101.5): “De Rossi è diventato sponsor di Spalletti, ma lui era quello che aveva sottolineato che il tecnico aveva già firmato per altre squadre. Di questi cambiamenti di faccia la gente ne prende atto…”

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Più che pensare agli allenatori del futuro io starei molto concentrato sul presente perché è vero che la Roma ha un calendario abbastanza facile ma per come è uscita dal derby sono curioso di vederla già domenica a Bologna…”

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “La Roma non rischia il secondo posto ma è chiaro che può avere ripercussioni dopo il derby. Anche se ho visto un Napoli più in palla rispetto alla Roma. Baldini fu allontanato dagli americani e ora è lui che comanda? È un ritorno al passato che non mi sembra positivo”

Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “C’è un alone negativo che circonda la Roma dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, ma non penso che i giallorossi rischino di perdere il secondo posto. A Trigoria secondo me c’è amarezza per la mancata finale, ma non disperazione”.

Riccardo Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Monchi quando arriverà annuncerà probabilmente Kessie. L’Inter farà un’offerta stratosferica a Conte, gli offrirà 14 milioni grazie alla proprietà cinese. A questo punto si potrebbe fare due più due (se Spalletti non rinnovasse) e pensare che la Roma potrebbe puntare su un allenatore conosciuto da Monchi. Poi ci sarebbe il sogno impossibile… Conte non vede l’ora di battere la Juventus. Io sono convinto che Baldini e Conte parlano, ma non credo riusciranno a convincerlo”

Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “La Roma deve pensare al presente perché ci sono ancora otto partite fondamentali da giocare. Semmai il futuro va affrontato sottotraccia. Il comportamento di Spalletti ha danneggiato la Roma ma la società gli ha permesso di dire e fare tutto”.

Alvaro Moretti (Radio Radio 104.5): “Questi sette anni di gestione americana sono caratterizzati da delusioni e sconfitte che riguardano la scelta gestionale. Tante cessioni e acquisti eccellenti ma zero risultati. Questo ciclo sarà visto in futuro con tanti rimpianti. Le milanesi sono state assenti come mai nella storia. E parlo di livello italiano ma in Europa è peggio”



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