Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Queste le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Guido D’Ubaldo (Radio Radio 104,5): “Le strategie di mercato di Monchi sono simili a quelle di Sabatini. La caratteristica dello spagnolo è che è rimasto sempre al Siviglia. Aveva il desiderio di fare un’esperienza all’estero. Sabatini ha fatto bene ma anche male. Ha avuto ottime intuizioni facendo tante plusvalenze, ma in questi cinque anni la Roma non ha mai vinto, eppure un trofeo era l’ambizione sua e dei dirigenti”

Tony Damascelli (Radio Radio 104,5): “La svolta internazionale la Roma la deve dimostrare sul campo, non bastano i nomi nella dirigenza. Gandini, per esempio, non è straniero ma in Europa è un dirigente con un grande credito. Non dipende dal Direttore Sportivo ma dalle casse del club. Il Milan, per esempio, dal momento in cui non si sono messi più i soldi a disposizione del mercato, non si è più vinto. La Roma ha più bisogno di trofei che di plusvalenze”

Franco Melli (Radio Radio 104,5): “Con Monchi la Roma non fa un passo avanti rispetto a Sabatini, perché anche con il Ds umbro ci sono state tante plusvalenze ma ogni anno la Roma cambiava organico e non vinceva niente. Non dipende dal Ds ma dalla proprietà che deve capire se andare avanti con le plusvalenze o mettere su una squadra competitiva”

Luigi Ferrajolo (Radio Radio 104,5): “Andato via un Direttore Sportivo bravo come Sabatini, ma non si vince per uno bravo sul mercato ma dipende molto dalle energie che gli mette a disposizione la società e poi dal tecnico che allena la squadra. La Roma oggi si autofinanzia e cerca di non fare spese folli. Pur cambiando parecchio Sabatini ha sbagliato poco o niente, soprattutto tra i difensori. Ora bisogna cambiare la rosa il meno possibile, così come dico che va confermato Spalletti perché non è immaginabile che un club cambi allenatore ogni anno”.

Stefano Agresti (Radio Radio 104,5): “Dipenderà tutto dalla dimensione che la Roma si vuole dare. Se vuole lottare per le prime posizioni in campionato o per l’Europa League allora Monchi va bene, pensare di lottare per lo scudetto così mi sembra quasi impossibile”

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “C’è la voglia di prendere un allenatore di primo piano, in Italia sarebbe Sarri ma è complicatissimo portarlo via da Napoli. Potrebbe arrivare quindi dall’estero. Mancini? E’ l’opposto di quello che vuole fare la Roma, sarei molto sorpreso se arrivasse. Mi verrebbe da dire, ci manca solo Mancini. E’ uno che chiama i procuratori e fa le trattative. Sarebbe un discorso diverso se Mancini accettasse di allenare, non fare le trattative e non chiedere 200 milioni di acquisti come ha fatto in passato. Non è bravissimo a fare spogliatoio, quell’Inter era piena di problemi. Non lo escludo, ma mi sorprenderebbe. Due nomi su tutti mi sembrano fattibili, Emery e Pochettino che sta facendo cose straordinarie al Tottenham. Nel vertice di Londra sicuramente si sarà parlato anche di mercato. C’è da parlare soprattutto del rinnovo di Strootman, ha solo un altro anno di contratto. L’agenzia che ne cura gli interessi ha fatto richieste altissime, ma va messo subito questo tassello. Con Monchi la Roma acquista rapporti internazionali di grande livello, ma non sarà semplice per lui entrare nel meccanismo del mercato italiano. In questo senso un minimo di scotto Monchi lo pagherà, dovrà adattarsi a rapportarsi con l’Italia. Gli va dato tempo, è la svolta pià grande della Roma americana, ho fiducia però. Non risolverà tutti i problemi della Roma in un attimo, non ha la bacchetta magica”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport 101.5): “L’appuntamento di ieri è stato importante, ma ce ne sono stati tanti altri così a Londra. Forse c’è la volontà di fare le cose lontano da Roma, si stanno un po’ ‘baldinizzando’ tutti. Sta nascendo una Roma con Monchi che prenderà il posto di Sabatini in tutto e per tutto. È un passo avanti importante comunque, lui ha tirato fuori tanti campioni veri. Chi si aspettava Braida o un mercato faraonico ha sbagliato squadra, non è questo il progetto della Roma. Ora c’è un altro pezzo importante del mosaico da mettere a posto, ovvero l’allenatore. Manolas lo considero quasi un ex, il prossimo anno lo vediamo tutti da un’altra parte. Credo che anche De Rossi non stia prendendo bene alcune cose. Totti? È uno squallore come lo stanno trattando, più in questa stagione che nella scorsa. Spalletti non ce lo vedo proprio con Monchi, mi dispiace”.

Adriano Serafini (Teleradiostereo 92.7): “Monchi? Parliamo di uno dei migliori direttori sportivi in circolazione e la Roma ha bisogno di una figura professionale come la sua. Il suo lavoro sarà molto simile a quello fatto da Sabatini, cercando di ottimizzare al meglio le risorse a disposizione”.

Riccardo Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Le parole di De Rossi? Sono dichiarazioni comprensibili secondo me. Sono frasi della serie ‘Sono talmente della Roma che rimango anche se non si vince’. E questo mi riempie di orgoglio”.

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92.7): “Le parole di De Rossi? Un po’ ci sono rimasto male. Lui già si era fatto un’idea di una Roma non vincente, e questo un po’ mi dispiace”.

Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): “Ho l’impressione che la rimozione delle barriere nel derby sia un immenso trappolone. Secondo me c’è questo grandissimo pericolo. Questo tipo di sensazione l’avevo anche prima di Atalanta-Roma, e lì c’è stato il trappolone, non possiamo negarlo”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio 104.5): “Il rinnovo di De Rossi non mi meraviglia, sarebbe stato strano il contrario. E’ ancora presto per lui per andare a giocare in America. Convinto di Monchi? No, per niente. Il mercato spagnolo funziona in un altro modo. È un ottimo professionista, ma l’Italia è completamente diversa. Emery e Monchi al Siviglia hanno lavorato bene, mi sembrerebbe un passaggio quasi naturale. Staremo a vedere se Spalletti farà un passo indietro o in avanti. Ho la sensazione che abbia deciso già tutto, ma non so in che direzione. Non so che rapporti possa instaurare Spalletti con un ds come Monchi. Conoscendo un po’ il personaggio, può diventare un rapporto un po’ complicato”.

Roberto Renga (Radio Radio 104.5): “Monchi? La cosa singolare è che l’incontro è avvenuto a Londra, lui veniva da Siviglia e vuole portare un allenatore che sta a Parigi, mentre il presidente fa base a Boston. Questa è una società internazionale. Monchi non gira mai da solo, gira sempre con il suo vice. Arriverà almeno con un vice, poi troverà Massara e Baldini… Monchi vuole portare Emery, che però non piace a Baldini. Sono molto contento che tolgano le barriere, ma cosa è cambiato da quando sono state messe le barriere? Niente. Gli incidenti? Non ci sono più da un sacco di tempo. Perché prima hanno messo le barriere e ora le tolgono? Cosa è successo addesso? Non c’è nemmeno una virgola di novità. La logica è zero”.

Furio Focolari (Radio Radio 104.5): “Monchi ha fatto gol alla Lazio su rigore… La Roma ha la necessità di arrivare in Champions, quindi non so quanto il derby di Coppa sia una priorità per Pallotta. Il derby sarà difficilissimo per la Roma, ma può diventare difficile anche per la Lazio. Ai biancocelesti do un 70% di possibilità di arrivare in finale”.

Franco Melli (Radio Radio 104.5): “Per il derby del 4 aprile temo gli errori arbitrali. Dopo Barcellona-Psg non escludo più nulla”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio 104.5): “Spalletti è l’ideale per questo tipo di nuova Roma che va a scoprire giovani per poi farci delle enormi plusvalenze? Questa è la domanda che mi pongo”.

Nando Orsi (Radio Radio 104.5): “Sono contento che De Rossi rinnovi con la Roma. Un contratto da 2,5 milioni potrebbe andare bene. Finalmente da ‘Capitan futuro’ diventerà ‘Capitan presente’. Emery è un allenatore da scoprire, quello che è successo dopo Barcellona-Psg mi fa pensare un po’. In Spagna non è mai arrivato tra le prime 4, qualche dubbio ce l’ho. Spalletti è un grande tecnico che conosce la piazza, Emery arriverebbe in un posto sconosciuto a lui”.

Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Percentuali di permanenza di Spalletti? Io mi tengo ancora il 55%. Sono sceso un po’, ma non sono ancora convinto che sia finita. Magari tutta questa fretta d’andarsene lui non ce l’ha… Sono convinto che non abbia tutte queste offerte a porta di mano. Se Spalletti non restasse alla Roma, per me uno tra Pochettino ed Emery sarebbe un’ottima scelta”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport 101.5): “I soldi aiutano a vincere anche se non hai la certezza di farlo e noi, con Pallotta, dobbiamo abituarci a vivere con l’incertezza di ottenere alcuni successi, almeno fin quando si costruirà lo stadio e arriveranno i primi introiti”.

Salvatore D’Arminio (Centro Suono Sport 101.5): “In Europa non tutti i club che hanno speso tanti soldi hanno poi vinto, le due squadre di Manchester dimostrano questo. Bisogna saperli spendere. Sto leggendo il curriculum dei cinesi che stanno per acquistare il Milan e dico… meglio tenersi stretto Pallotta”.



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