Il centrocampista della Roma e della nazionale italiana Alessandro Florenzi ha rilasciato un’intervista a Uefa.com a pochi giorni dal quarto di finale che l’Italia giocherà contro la Germania. Queste le sue parole:
Complimenti per la vittoria contro la Spagna. E’ la partita più bella che ricordi con la maglia azzurra?
Sicuramente una delle più belle. Abbiamo giocato un gran bel calcio, abbiamo messo sotto una delle squadre più forti, una candidata alla vittoria dell’Europeo. Ma adesso tra tre giorni avremo una partita ancora più importante e forse ancora più difficile. Noi saremo lì pronti a giocarcela fino alla fine.
Voi più giovani siete felici di aver aiutato i veterani a prendersi una bella rivincita tanto attesa contro la Spagna?
Ma anche noi giovani avevamo un piccolo sassolino nelle scarpe da toglierci. Abbiamo perso contro tanti di loro che erano qui la finale dell’Under 21 in Israele. Una sconfitta difficile da digerire e ci siamo presi anche noi una bella rivincinta.
Più forte la Spagna o la Germania?
Ci sono poco differenze. Lo scalino è davvero piccolo tra di loro, ma penso che in questo momento la Germania abbia qualcosa in più della Spagna. Quindi se abbiamo messo il 120% contro la Spagna, dovremo dare anche di più per battere questa Germania.
Thiago Motta squalificato, Candreva e De Rossi alle prese con degli infortuni. Come farete ad ovviare a tutte queste assenze a centrocampo?
Siamo 23 titolari, siamo tutti importanti e tutti pronti a dare il nostro contributo, quindi qualora dovesse mancare qualcuno ci sarà un sostituto pronto a dare il 150% per far sì di vincere anche questa battaglia.
La Germania non vi ha mai battuto nei grandi tornei. Credi che vi tema?
Ci temono un po’ tutti in questo momento. Abbiamo dimostrato di essere una buona squadra, una squadra che non molla mai. Ci fa piacere se ci temono, perchè significa che stiamo mostrando un buon calcio. Cercheremo di continuare così e fare altre battaglie come quella vinta contro la Spagna.
Il tuo gol da centrocampo contro il Barcellona ha fatto il giro del mondo. Credi che Manuel Neuer cambierà un po’ il suo modo di giocare uscendo meno dai pali?
Non penso che Neuer stia pensando a me adesso. Spero che lo faccia dopo la partita.
Cosa rappresenta per te la maglia azzurra?
La maglia azzurra è una cosa ci accomuna. I giocatori di Juve, Roma, Lazio, di tutte le squadre che giocano in Italia e all’estero. Deve essere una seconda pelle, e noi la stiamo trasformando in una seconda pelle grazie anche agli insegnamenti che ci hanno portato i più grandi. Dobbiamo onorarla fino all’ultimo minuto di questo Europeo.
Cantate l’inno con un entusiasmo travolgente. Quanta carica vi dà?
Si prova una grande emozione, tanto orgoglio. Sia a cantarlo che a sentire le urla dei tuoi compagni che ti sono vicini e da lì a poco dovranno combattere insieme a te. Ci dà davvero una grande carica.
E Conte che corre quanto voi a bordo campo?
Lui ci dà una carica super già da prima degli allenamenti. Lui è proprio fatto così. Penso sia fermo solo quando dorme. Però ci dà una carica che è veramente importante e noi la trasformiamo in rabbia agonistica in campo.
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