Fabio Capello, ex tecnico della Roma e allenatore dello Jiangsu Suning, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera sulla ripartenza del calcio italiano, sull’Italia di Di Biagio e sulla Champions League. Queste le sue dichiarazioni:
L’Italia riparte da un’amichevole contro l’Argentina di Leo Messi: è quello che ci vuole dopo lo choc per l’eliminazione?
«Senz’altro. In questo momento è meglio affrontare un grande avversario per valutare i giocatori e le scelte di Di Biagio. Farlo in campo neutro, senza pressioni, può dare agli azzurri la possibilità di esprimersi al meglio».
Il nodo è davvero il c.t.?
«Il problema non è il c.t., ma la qualità dei calciatori a disposizione. Se non ce li hai, se non riesci a produrre un buon calcio, puoi inventarti quello che vuoi, ma non fai tanta strada».
Dall’estero possiamo importare qualche modello?
«Da noi si parla troppo di tattica e poco di tecnica. Ma con la velocità del calcio moderno senza tecnica non si va da nessuna parte. In Spagna hanno il calcio a 5 nelle scuole, che è basilare per la crescita tecnica. Ma noi delle scuole ce ne siamo dimenticati».
Le critiche per Buffon in Nazionale lei le ha capite?
«Sono frutto dell’invidia tipicamente italiana. Da noi lo sport nazionale è bruciare tutto, senza rispetto per la storia che uno ha avuto. Buffon può essere utile a Di Biagio».
L’esclusione di Balotelli è solo di natura tecnica?
«Non mi faccia litigare con Raiola, con cui ho un ottimo rapporto dai tempi di Ibra…».
Italia-Spagna in Champions: ci sono speranze?
«Saranno sfide interessanti: una cartina di tornasole per capire il nostro livello. Sulla carta la Juve ha più chance della Roma, per esperienza e carisma. Ma la Champions è il giardino del Real».
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