Alisson Becker

Alisson Becker, portiere della Roma, ha risposto alle domande dei tifosi giallorossi attraverso i canali Social del club tramite #AskAlisson. Queste le sue parole:

Qual è la maggiore differenza tra Brasile e Italia?
Secondo me è la maniera di giocare il calcio tattico. Il calcio italiano è più tattico, ci sono allenatori che ci preparano meglio, però il calcio brasiliano è basato sulla tecnica e la creatività.

Fai dei gesti scaramantici prima di entrare in campo?
No, l’unico gesto è puntare le dita al cielo, sono cristiano, non sono una persona superstiziosa.

Qual è stata la tua parata più bella in stagione?
Su Correa, una parata rasoterra, era un tiro da vicino.

Che sensazione provi dopo una parata decisiva come quella su Saul?
È sempre importante e bello fare una parata difficile, ma cerco di avere la testa in partita, di stare concentrato. Lascio i sentimenti e le emozioni per dopo la partita. Subito dopo la parata cerco di stare subito pronto, ne dovrò fare altre.

Cosa ami di più del tuo ruolo?
Mi paice tutto, il lavoro, non solo la partita ma gli allenamenti, da piccolo mi è sempre piaciuto il ruolo del portiere. Anche mio fratello fa il portiere, quando ero piccolo guardavo i suoi allenamenti con i miei genitori.

Hai un consiglio per tutti i portieri che vorrebbero diventare come te?
Se vuoi diventare un grande portiere devi lavorare tanto, è quello che faccio io. Bisogna stare concentrati sul campo, è importante anche la fede, credere in Dio e sapere che devi fare sempre il meglio e farlo con amore.

Se potessi scegliere un ruolo diverso, dove ti piacerebbe giocare?
Attaccante, fare gol, qualcosa di diverso di parare. Mi piace più fare il portiere, ma anche l’attaccante è un ruolo bello e di grande responsabilità.

Cosa pensi della città di Roma?
È una delle più grandi città del mondo, quando sono arrivato qui sono andato in centro, ho guardato i monumenti, è una sensazione unica per noi. Nei film era una cosa lontana per me arrivare qui, è piaciuta tanto anche alla mia famiglia, quando sono venuti i miei genitori sono andati al Colosseo e in Vaticano. Io sono una persona credente, è una cosa importante per me abitare a Roma.

Perché hai cambiato il nome sulla maglia in A. Becker?
Non c’è niente di particolare, un amico mi ha detto di mettere così perché di Alisson ce ne sono tanti. Ho cercato di mettere nome e cognome ma era troppo lungo.

Cosa hai provato il giorno dell’addio di Totti?
È stata una giornata emozionante, ho avuto la gioia di esserci. Un grandissimo calciatore, ho pianto tanto come tutti voi, come tutto il mondo ha visto quel momento. Era anche una partita importante per questa stagione, che ha messo la Roma in Champions League, è stata una partita emozionante per l’addio di Totti.

Dove pensi che potrà arrivare il Brasile al mondiale?
Abbiamo una squadra forte, che sa quello che può e deve fare in campo. Questa fiducia che abbiamo in noi stessi può farci arrivare fino alla fine. Ma un mondiale è sempre un mondiale, ci sono squadre fortissime. Auguro anche all’Italia di arrivarci, ci sono Francia, Spagna, Argentina. Vogliamo vincere il mondiale. Penso che possiamo farlo, ma a calcio si gioca, non si parla.

Ascolti la musica italiana? Chi sono i tuoi cantanti preferiti?
Ci sono tanti cantanti conosciuti anche in Brasile, c’è Andrea Bocelli che mi piace tanto, anche se non fa il tipo di musica che mi piace di più. Ascolto di tutto.

È vero che ti piace pescare?
Sì, mi piace pescare. Andavo sempre con mio papà e i miei amici, quando vado in Brasile in vacanza prendo 3-4 giorni per pescare.

A quale videogioco stai giocando ultimamente?
Mi piace sempre giocare a FIFA, gioco con mio fratello sempre online. Ora gioco a Rainbow Six, gioco con Juan Jesus, anche online. Sui social metto le foto mentre gioco con lui.



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