Alisson Becker, portiere della Roma, ha rilasciato un’intervista al Match Program del club giallorosso in vista della sfida di Europa League contro il Lione:

Contro il Lione, si riparte dal 4-2 dell’andata. Che partita si aspetta?
“Mi aspetto una gara un po’ come all’andata, ma con un altro risultato. Loro hanno una squadra molto buona. La prima partita hanno fatto una grande prestazione, sono forti sia in difesa che in attacco, lo abbiamo visto in Francia. Ma noi siamo una ottima squadra, dobbiamo fare quello che abbiamo imparato in allenamento e ripartire dal quanto di buono fatto fino a questo momento”.

Con che stato d’animo vi approcciate a questa partita?
“Siamo vivi ancora, il risultato dell’andata non è stato quello che volevamo, però abbiamo fatto due gol fuori casa ed è molto importante, conta. La partita non è finita, abbiamo novanta minuti per fare del nostro meglio per recuperare lo svantaggio”.

Quanto è difficile giocare una gara di ritorno di Europa league sapendo che si parte da una situazione di doppio svantaggio?
“È dura anche se mentalmente può essere persino meglio ripartire che essere in vantaggio; psicologicamente si rischia di sottovalutare eccessivamente l’avversario. Adesso siamo noi a dover recuperare, ma conosciamo a fondo le nostre potenzialità. Abbiamo le carte in regola per ribaltare il risultato”.

Cosa non è andato nella gara di andata?
“Abbiamo fatto qualche errore difensivo e davanti, ma siamo un gruppo: se sbaglia uno sbagliamo tutti.
Secondo me abbiamo fatto un primo tempo molto buono, nel secondo non siamo stati all’altezza, non abbiamo tenuto la palla come avremmo dovuto. Sappiamo già cosa dobbiamo fare di diverso…”.

Loro hanno attaccanti rapidi e bravi tecnicamente. Quale sarà il pericolo maggiore per la Roma?
“Tutta la squadra è forte, veloce, tirano da fuori area. Hanno tre calciatori bravissimi davanti, anche quelli che sono entrati nel secondo tempo hanno fatto bene. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, nei nostri mezzi senza aver paura dell’avversario”.

Domenica è arrivata la vittoria con il Palermo, importante anche per mettersi alle spalle le tre sconfitte consecutive.
“È stata una vittoria importante, anche nel risultato. Non è bello per una squadra forte e grande come la Roma perdere per tre volte consecutivamente. Siamo sempre entrati in campo per vincere ma nel calcio succede. Non ci piace aver perso, ma la vittoria con il Palermo è stata importante da più punti di vista”.

Spalletti ha detto che questa squadra sa trovare le soluzioni anche nei momenti difficili. Come state vivendo questo periodo all’interno dello spogliatoio?
“Bene, stiamo lavorando duro e facciamo quello che il mister ci chiede in allenamento. Con la giusta mentalità possiamo ribaltare il risultato”.

Contro il Palermo, ha giocato la sua prima partita da titolare Grenier. Si aspettava un esordio così positivo?
“Sì, lui è bravo. In allenamento avevo già capito le sue doti. Ora lo hanno visto tutti, il suo potenziale è noto e lo mette a disposizione del gruppo”.

Tra le sorprese di questa stagione c’è anche il suo connazionale Emerson Palmieri.
“Io non lo conoscevo in Brasile, ma appena arrivato qui ho capito che era un giovane calciatore di valore. Non ha giocato tanto in Brasile, ma qui sta facendo un ottimo lavoro. Oggi ha la fiducia di tutti: allenatore, tifosi e compagni”.

A proposito di nazionale: Tite, il commissario tecnico del Brasile, ha detto che la segue sempre e che sta lavorando bene.
“Sì il mister e il suo staff seguono con molta attenzione i calciatori impegnati con le varie squadre di club. Sento spesso Taffarel (il preparatore dei portieri del Brasile, ndr), viene a guardare qualche allenamento, sarà qui anche giovedi per la partita contro il Lione, una partita molto importante per noi. A loro piace il lavoro che sto facendo nella Roma”.

Nelle ultime gare in cui ha giocato è stato tra i migliori. Si sente in un buon momento di forma?
“Mi sento bene, ho imparato qualcosa in più sul calcio italiano e europeo. È meno di un anno che sono qui, ma sono felice di quello che sto facendo. Lavoro bene in allenamento, e cerco di farmi trovare sempre pronto”.

Mentalmente come affronta e come prepara le partite nelle quali è chiamato a difendere la porta della Roma, considerando l’alternanza nel ruolo con Szczesny?
“Oggi lo vivo molto tranquillamente. In Brasile giocavo tutte le partite, ma a Roma sto benissimo e poi nell’ultimo periodo ho giocato una volta alla settimana. Giocare è molto importante anche in chiave nazionale. Io lavoro duro per essere sempre pronto quando il mister mi chiama”.

Giovedì in tribuna ci sarà anche il presidente Pallotta.
“È importante per la squadra avere il presidente in tribuna, è un tifoso in più. Abbiamo bisogno in questo momento che i tifosi vengano allo stadio per essere al nostro fianco. Possiamo farcela tutti insieme”.



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