Gian Piero Gasperini

AS ROMA NEWS ATALANTA GASPERINI – Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la vittoria per 2-1 contro la Roma in campionato. Queste le sue parole:

GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA

“Il finale è stato un po’ così, poi poteva nascere qualunque cosa, poi abbiamo tenuto e abbiamo avuto altre occasioni. Ma in questo modo il risultato è rimasto aperto fino alla fine”.

Come si spiega una superiorità così ampia?
“Questa sera è andata così, con la Roma ci sono state sempre partite equilibrate, difficili. Questa sera avevamo la volontà di dare una spallata a questo campionato: non è chiuso, non abbiamo fatto calcoli, si giocava per un risultato solo. Siamo entrati con una determinazione davvero forte”.

Il cambio di Scamacca?
“Lo avrei tenuto anche di più, ma mi sembrava abbastanza affaticato, mi serviva freschezza lì davanti”.

Questa serata cosa le racconta?
“A mercoledì metteremo la testa domani, abbiamo speso davvero tanto. Siamo andati un po’ oltre a quella che poteva essere la partita. In questo momento non ci spaventa, abbiamo ottime capacità di recupero. Giovedì abbiamo giocato col Marsiglia, oggi con la Roma, in sette giorni abbiamo fatto tre partite. Dal 27 di febbraio stiamo giocando su questi ritmi, stiamo cercando di chiudere in fretta così l’ultima con la Fiorentina la regaliamo, così chiudiamo ogni polemica”.

Scamacca è entrato in ogni azione dell’Atalanta.
“Non è stata la miglior prestazione con l’Atalanta, si è inserito poco. Anche sul piano fisico è anche un po’ affaticato, purtroppo mercoledì non ci sarà, non voglio nemmeno pensare come è stato tolto da questa finale. Togliere giocatori migliori con una semplice ammonizione in Europa non succede”.

Cosa voleva dire a De Rossi?
“Per De Rossi ho una stima enorme e l’ultimo anno che ha giocato qui a Roma a Bergamo mi chiese se potesse venire a Zingonia ad assistere ai miei allenamenti. Lo ammiro molto, come calciatore e per quello che ha fatto da allenatore, soprattutto perché ha messo il calcio a Roma davanti a tutto, davanti al resto. E di questo lo ringrazio, perché Roma è una piazza stupenda per pubblico e passione, ma il calcio era diventato secondario: i risultati dovevano arrivare attraverso altro. La sua Roma ha fatto partite molto belle e sono tornato a guardarla con piacere. Storicamente è sempre stata una squadra fantastica, che giocava benissimo, ai tempi di Totti, Dzeko, Salah…Spero tanto che Daniele con questo ascendente riesca a riportare quel tipo di pensiero. Penso possa farlo solo lui, che è così giallorosso dentro. E questo glielo dico in diretta”.

 GASPERINI A SKY SPORT 

Tre vittore in una settimana, questa sera scatto decisivo per la Champions.
“Direi di sì, mancano ancora tre punti per la matematica. Abbiamo tre partite da giocare, vincere questa sera ci avrebbe dato un bel vantaggio e ci mette nella condizione di affrontare in condizioni di affrontare al meglio le prossime finali”.

Incredibile che sia stata in bilico fino alla fine.
“È il rammarico di questa sera, abbiamo dovuto soffrire fino alla fine. Anzi più che soffrire il risultato è rimasto in bilico. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna, qualche volta abbiamo sprecato ma abbiamo costruito tanto. Alla fine abbiamo vinto e siamo felici”.

Ti rende più orgoglioso aver migliorato i calciatori o aver portato la squadra a questa condizione psicofisica smagliante?
“Non c’è una classifica, sono soddisfatto di entrambe le cose. Fa parte del mio lavoro individuale sui giocatori, è cresciuta anche gente del settore giovanile. Sulla condizione della squadra è più difficile da ottenere, l’energia trovata quest’anno è straordinaria: è merito dello staff e dei ragazzi. Giochiamo sempre con i soliti 15-16 giocatori, dal 27 febbraio giochiamo 3 partite ogni settimana. C’è stata una pausa per le Nazionali e poi abbiamo ripreso. L’abitudine non è solo giocare, ma anche cerebrale. Questa sera sono entrati in campo con ferocia per chiudere relativamente il campionato, mancano 3 punti ma è quasi chiuso. È grande merito del gruppo”.

De Laurentiis ha detto che tanti anni fa ti ha fatto un contratto sul tovagliolo. Hai deciso il tuo futuro?
“Era il 2011, poi sono andato all’Inter. Il presidente ha sempre manifestato grande stima nei miei confronti. Non è una novità. In questo momento non ho neanche il tempo, anche se volessi, di pensare al futuro. Penso fortemente a questa stagione, che è già straordinaria, ma non è ancora finito nulla. Ogni partita è veramente decisiva. Ma non abbiamo ancora fatto nulla”.

Per essere competitivo per lo scudetto quanti giocatori servirebbero?
“Ci vuole tanta ambizione di fare un salto di qualità come squadra nei primi 4, l’Atalanta ci sta provando grazie alle straordinarie plusvalenze della società ha sempre investito tanto. Ma bisogna non sbagliare mai per una società come la nostra. Poi per vincere lo scudetto devi fare 95 punti. Più che pensare allo scudetto vorrei che l’Atalanta fosse riuscita a cambiare fascia ed entrare nelle prime 4, o 5 quelle che servono, questo sarebbe già uno step”.

GASPERINI A DAZN

24 tiri, due pali e due soli gol. L’Atalanta stasera ha imparato tanto in vista delle finali?
“Non lo so, abbiamo avuto tante occasioni e non abbiamo avuto la giusta mira. L’avremmo chiusa prima senza soffrire nel finale, dove comunque abbiamo avuto occasioni clamorose”.

Potevate essere più cattivi…
“Si, già nel primo tempo. Non vincerla ci avrebbe creato problemi”.

Stasera i 3 difensori hanno fatto una gara strepitosa. L’impatto di Hien? Come mai i 3 cambi al 57’ di 3 giocatori importanti?
“Stavano giocando bene, Scamacca era un po’ affaticato. Con un po’ di freschezza potevamo chiuderla. Noi mercoledì abbiamo una partita. Giovedì abbiamo fatto una gara simile a quella di stasera, lunedì scorso abbiamo dovuto soffrire per vincere a Salerno. Avessi potuto ne avrei fatti anche 5 di cambi. L’unico timore era qualche infortunio”.

Vedrete un po’ di Juventus?
“Oggi ho visto solo il primo tempo”.

Arrivate di grande slancio alla finale di Coppa Italia..
“Il favore del pronostico contro la Juve mi sembra esagerato. Abbiamo fatto 3 partite in 7 giorni, senza contare quelle prima. Dal 27 febbraio giochiamo 3 volte a settimane. Quelli che giocano sono sempre i 15-16. Speriamo nel recupero di Kolasinac, se ci siamo tutti possiamo reggere i ritmi di queste partite. Magari Barzagli le ha avute tutte queste partite, ma prima era diverso. Arriviamo a questa finale con grande entusiasmo”.

Qual è il segreto di De Ketelaere?
“Che il ragazzo sapesse giocare era risaputo, altrimenti il Milan non investiva così tanto. Il merito è il suo, oggi andava via da tutte le parti. Lui ha bisogno di buona condizione. Conosce il calcio, non è difficile trovargli una collocazione. Ha ancora grandi margini di miglioramento. In partite meno fisiche come quelle di stasera è strepitoso”.

Viene mostrato a Gasperini la top 11 delle sua Atalanta…
“Se state un po’ attenti con tutti quelli che mancano ne fate una abbastanza forte. Solo questa sera nella Roma giocavano Cristante e Mancini e non c’era Spinazzola. Vuol dire che è passato un po’ troppo tempo (ride, ndr). Pensiamo anche a Freuler”.

È più forte questa squadra o quella della cavalcata in Champions?
“Difficile, due squadre diverse, anche se nella mentalità sono simili. Ilicic e Gomez in quella squadra erano una spanna sopra, questa invece è più omogenea tecnicamente. C’è una fisicità diversa. Sono affezionato a tutti”.



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