NOTIZIE STADIO ROMA BALDISSONI – Mauro Baldissoni, vicepresidente esecutivo della Roma, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport parlando del progetto stadio della Roma alla luce dell’arresto di Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina. Queste le sue dichiarazioni:
Una mattina piuttosto movimentata, in qualche modo le parole del PM Paolo Ielo mettono il punto esclamativo sulla posizione della Roma e sul prosieguo del progetto dello stadio; non è sorpreso in questo senso?
Innanzitutto, voglio dire che è sempre molto spiacevole apprendere notizie come quella di stamattina, e lo dico da cittadino, prima ancora che da parte interessata. Però, ovviamente non siamo sorpresi da quanto detto dalla Procura di Roma, non è la rima volta che lo dice. Il nuovo stadio della Roma è un progetto talmente grande e complesso che è passato attraverso una procedura amministrativa altrettanto complessa, lunga e densa di interventi da parte di tutte le amministrazioni possibili. Quindi, dopo un anno e mezzo di Conferenze di Servizi, pensare che ci possano essere degli atti viziati è effettivamente molto difficile. In effetti, non se ne sono mai trovati, come ancora oggi ripete il PM di Roma. Sullo stadio della Roma, come procedura amministrativa, non ci possono essere dubbi, non ci devono essere dubbi. Questo, costituisce un diritto acquisito da parte della Roma. Quando parliamo dello stadio, lo diciamo sempre, lo abbiamo ripetuto tante volte, noi non abbiamo un’aspettativa, noi abbiamo un diritto a vederlo realizzato e verrà realizzato nei tempi più rapidi possibili, visto che, appunto, nella Conferenza dei Servizi era ormai approvato da 15 mesi. Episodi potenzialmente corruttivi, in qualche modo afferiscono ad una responsabilità individuale delle persone coinvolte e ce ne dispiace. Speriamo che il coinvolto possa provare la sua innocenza. Se così non fosse, è giusto che paghi per le sue responsabilità. Ma, d’altro canto, ci sono anche delle responsabilità collettive di chi amministra la città e che ha come responsabilità, nei confronti di proponenti e di investitori che hanno acquisito dei diritti su un progetto, di farlo realizzare e di vederlo realizzato, anche perché, un investimento straniero da più di un miliardo sulla città di Roma, è, e dev’essere. una priorità della città e, addirittura, oserei dire, per tutto il paese.
Siete preoccupati per un’eventuale rallentamento della pratica stadio?
No, perché non ne vediamo alcun il motivo. Dal punto di vista giuridico non c’è alcun motivo per vedere questo rallentamento. Dal punto di vista sostanziale abbiamo fatto veramente un lavoro molto consistente nelle ultime settimane insieme al Comune di Roma, che ha dedicato molte energie per completare quelli che sono gli ultimi atti che mancano per arrivare alla votazione della variante urbanistica. Abbiamo condiviso negli ultimi giorni con il Comune che, effettivamente, possano bastare poche settimane per avere già ad aprile una finalizzazione di tutta la documentazione che serve per le approvazioni e, quindi, ci aspettiamo che il Comune mantenga questa linea di lavoro e di intervento per completare entro aprile i lavori che abbiamo condiviso e che devono essere completati.
In tutti questi anni, non è mai capito che Pallotta dicesse, ma chi me l’ho fa fare, vedendo tutti questi scossoni giudiziari, questi aspetti burocratici così farraginosi?
Pallotta è un imprenditore di successo, è un investitore di successo, lo ha dimostrato nella sua vita, come tale è tenuto a valutare i pro e i contro di ogni iniziativa. Devo dire che quello che ha affrontato, con questo progetto a Roma, è andato, probabilmente, un po al di fuori di quelle che sono le sue abitudini di valutazione e di analisi. Per questo, noi dobbiamo ringraziarlo come cittadini romani. Anche qua, vado al di là del discorso del tifoso della Roma, ma proprio del cittadino e del cittadino italiano, perché Pallotta, e tutti quelli che hanno deciso di investire insieme a lui in questo progetto, hanno dimostrato di credere allo sviluppo di questo paese e di questa città in particolare. Anche sotto questo punto di vista, tutti noi che lavoriamo intorno a questo progetto, dobbiamo sentire la responsabilità di perseguire un progetto così importante e che investitori stranieri hanno deciso di affrontarlo in questa città. Quindi, nonostante ogni tanto fa delle valutazioni che in qualche modo possono portarlo a dubitare dell’opportunità di dover attendere tanto tempo e di affrontare tante difficoltà, è determinato ad andare fino in fondo. Ma noi abbiamo la responsabilità di non far cambiare idea a lui e agli investitori che con lui hanno deciso di investire.
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