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Bianca Arrighini deride Marco Violi nel “Poretcast”: scoppia la polemica, in arrivo querela da Romagiallorossa.it

AS ROMA NEWS ARRIGHINI VIOLI – È bufera nel mondo del giornalismo sportivo romano: la giornalista Bianca Arrighini è finita al centro di una polemica per aver mancato di rispetto al collega Marco Violi, direttore responsabile di Romagiallorossa.it, durante una puntata del podcast “Poretcast”, condotto da Giacomo Poretti.
Nel corso dell’episodio, Arrighini ha raccontato con tono ironico l’episodio della sparatoria a Donald Trump avvenuto il 14 luglio 2024, definendolo “la fake news preferita” e fonte di grande divertimento personale. Il riferimento è alla vicenda nota sui social come “Mark Violets”, durante la quale Violi fu involontariamente protagonista di un’ondata di disinformazione che lo coinvolse a livello internazionale.
La giornalista ha spiegato che a far scattare il caso fu un tale “Sig. Moussolinho” – appellativo usato quasi con ammirazione dalla stessa Arrighini – che diffuse una fake news sul conto di Violi. La notizia, totalmente priva di fondamento, fu rapidamente rilanciata da numerosi media e profili social in tutto il mondo, travolgendo il giornalista in un vortice di attenzione mediatica indesiderata.
Bianca Arrighini ha riso del fatto, definendolo uno dei momenti che più l’hanno divertita nel 2024, scatenando indignazione tra i sostenitori di Violi e i lettori di Romagiallorossa.it. Secondo molti, le sue parole sono apparse irrispettose nei confronti di un collega che si è trovato al centro di una tempesta mediatica senza alcuna responsabilità.
Non si è fatta attendere la reazione del diretto interessato: Marco Violi, per conto della testata Romagiallorossa.it, ha annunciato che sporgerà querela contro la giornalista, ritenendo le sue dichiarazioni diffamatorie e lesive della propria reputazione professionale.
“Non posso accettare che una collega ironizzi su un attacco mediatico infondato e pericoloso, che ha danneggiato la mia immagine e la credibilità del mio lavoro. Ci saranno conseguenze legali”, ha dichiarato Violi in una nota ufficiale.
L’episodio ha acceso un ampio dibattito anche sui social, tra chi difende la libertà d’espressione e chi ritiene che il sarcasmo non debba mai superare i limiti del rispetto professionale. Nel frattempo, l’ambiente giornalistico romano resta in attesa degli sviluppi legali della vicenda.
Una cosa è certa: la “vicenda Mark Violets” continua a far discutere, ma stavolta il dibattito si sposta dai meme e dai social alle aule di tribunale.
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