Zibì Boniek, ex giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Teleradiostereo parlando del momento dei giallorossi, sconfitti ieri dall’Atalanta per 2-1.
La sconfitta di che cosa è figlia?
Di perdita di sicurezza. Ieri per la prima volta ho visto la squadra legnosa nello stoppare la palla, si perdeva sempre un tempo di troppo. Il gioco di solito scorreva più veloce, ci sono partite che nascono male e finiscono peggio. Bisognerebbe parlare del caso Nainggolan e di tanto altro ma è inutile farlo, quello che conta è il calcio giocato. Per vincere bisogna stare bene in campo per 90 minuti.
Condivide la gestione del caso Nainggolan?
Non credo a tutto quello che viene scritto sui giornali. Ho letto tante cose che non sono vere. Di certo c’è che Nainggolan ha avuto un Capodanno sopra le righe e ha esagerato a caricare il video. Ha preso una giusta punizione, ma se il giorno dopo si presenta e si allena bene serve punire anche il resto della squadra. La società ha fatto bene a punire Nainggolan. Adesso vengono criticati solo gli allenatori, perché il calciatore se sbaglia ma la domenica dopo risulta il migliore in campo si perde di credibilità. Nainggolan deve fare il professionista tutto l’anno, questo non significa che si è perso perché mancava lui. Ieri si poteva anche vincere. Ognuno fa le sua valutazioni, sta comunque succedendo qualcosa di negativo. È come se gli altri avessero capito come fermare la Roma, nelle ultime cinque o sei partite le cose non sono andate bene. C’è una piccola crisi che va risolta. Di Francesco è un allenatore bravo, forse mancano alcuni giocatori per pretendere di più. La Roma non può non arrivare tra le prime quattro e non andare in Champions League. Questo potrebbe portare a esiti incredibili.
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