ULTIME NOTIZIE AS ROMA BONIEK – Zibi Boniek, presidente della federcalcio polacca, è intervenuto su Centro Suono Sport per commentare l’arrivo nella Roma di Tiago Pinto e l’eventuale ritorno di Francesco Totti nei ranghi societari. Queste le sue dichiarazioni:
Che ne pensa di questa Roma che sta prendendo forma? Ha fatto anche i complimenti a Pinto, molti hanno pensato che fossero ironici…
Ho molti amici portoghesi che apprezzano Tiago Pinto, mi parlano di un giovane organizzatore e di un bravo manager. Secondo me è una mossa intelligente e giusta della Roma, soprattutto mirata. Non vedremo una società che nell’immediato futuro spenderà tantissimo per un giocatore, ma si ritornerà alla storia del club, valorizzando la gioventù e lo scouting.
Leggiamo dei giovani e dello scouting, ma ci facciamo questa domanda: si vince così? Si vuole diventare come l’Atalanta?
In parte sì, ma il brand Roma è molto più forte. Ci deve essere una gestione intelligente, ma per avere questi vantaggi devi avere persone capaci che lavorano in società e che capiscano di calcio. Non vedo niente di male nella scelta di Pinto. Tra poco poi la nuova proprietà dovrà dirci il piano sportivo a lungo termine. Oggi tutti vogliono arrivare tra le prime quattro squadre o vincere lo scudetto.
Forse Tiago Pinto è un po’ troppo giovane?
I giovani sono particolari, hanno entusiasmo, ambizione, ma pensano spesso di sapere tutto. I più vecchi hanno esperienza e hanno tanto vissuto. L’età però conta il giusto, perché sono competenza e conoscenza le cose più importanti. Questa mossa mi piace, invece quando prese Monchi ero più perplesso e alla fine il matrimonio è durato poco.
C’è spazio per un direttore tecnico, ad esempio Totti o Boniek stesso?
Per uno come Totti ci dovrebbe essere sempre spazio nella Roma. Un simbolo e una leggenda come lui deve stare dentro la società. Totti per essere nel club deve avere un ruolo preciso e non essere solo la classica bandiera o fare l’ambasciatore. E’ maturo e intelligente, conosce poi il calcio ad alti livelli. Deve sentirsi coinvolto insomma, non tornare per fare il pupazzo. Se dovesse tornare solo per quello è meglio che giochi a padel con me!
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