Calafiori e l’addio alla Roma: “Ci rimasi male, ma non ho rancore”

AS ROMA NEWS CALAFIORI ARSENAL – Riccardo Calafiori, difensore dell’Arsenal, è tornato a parlare della sua esperienza alla Roma e del suo addio al club giallorosso in un’intervista rilasciata a Rivista Undici. Il classe 2002, cresciuto nel settore giovanile romanista, ha ammesso di aver vissuto con dispiacere la separazione da Trigoria, ma senza rancore nei confronti della società.

L’addio alla Roma: “Ci rimasi male, ma capisco le scelte del club”

Calafiori ha raccontato il momento in cui ha lasciato la Roma, sottolineando come sia stato un passaggio difficile, ma allo stesso tempo comprensibile: “Al momento ci sono rimasto male. Però non ho mai avuto rancore verso la Roma. Credo che non sia facile prevedere il futuro di un ragazzo così giovane. E poi una società deve fare delle scelte, soprattutto se ha tanti ragazzi in quel ruolo. La Roma è stata una parte grande e importante della mia vita e carriera e penso solo cose positive ancora adesso”.

Dopo l’addio ai giallorossi, il difensore ha trovato continuità prima al Basilea, poi al Bologna di Thiago Motta, fino alla recente esperienza all’Arsenal, dove sta dimostrando il suo valore in uno dei campionati più competitivi al mondo.

Le differenze tra Serie A e Premier League

Nel corso dell’intervista, Calafiori ha analizzato anche il suo impatto con la Premier League, evidenziando le principali differenze rispetto al campionato italiano: “Come campionato è completamente diverso rispetto alla Serie A. Nelle partite di Premier le squadre vanno tutte allo stesso modo, a duemila di intensità, è come se giocassero in una bolla”.

Secondo il difensore italiano, il calcio inglese è caratterizzato da un ritmo frenetico e da una mentalità completamente diversa rispetto a quella del calcio italiano: “È proprio un discorso di mentalità, di modo di giocare. Non esiste controllare la partita, esiste solo fare un gol più dell’altro”.

Parole che confermano il grande impatto che la Premier League ha avuto sulla sua crescita calcistica e che dimostrano come il suo percorso sia solo all’inizio.

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