CONFERENZA STAMPA AS ROMA CAMARA – Mady Camara, centrocampista della Roma, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione davanti ai giornalisti al Fulvio Bernardini. Queste le sue dichiarazioni:
Apre la conferenza stampa il Gm Tiago Pinto: “Buongiorno a tutti, oggi sono doppiamente felice perché presentiamo Mady e perché è l’ultima presentazione (ride, ndr). Scherzi a parte, avete visto Camara in qualche partite, purtroppo con tante partite non abbiamo avuto il tempo di presentarlo. Abbiamo avuto l’infortunio di Wijnaldum e la capacità di trovare velocemente la soluzione, per portare alternative alla squadra e all’allenatore. Per Mady è una sfida importante, ha fatto una buona settimana, ci aiuterà tanto dentro e fuori dal campo, il suo atteggiamento è importante”.
LA CONFERENZA STAMPA DI CAMARA
Cosa ti ha sorpreso della Roma?
“La cosa che mi ha sorpreso di più è l’ambiente familiare che si respira qui”.
Qual è il compagno che ti sta aiutando di più nell’inserimento?
“Nessuno in particolare, ma tutti: mi hanno accolto benissimo come un fratello, da parte mia devo ripagare mettendomi a disposizione”.
Quanto ha influito Mourinho? La trattativa?
“Diversi club si erano interessati e avevo anche esitato, ma quando si è fatta viva la Roma non ho avuto dubbi, ho parlato con il mister che mi ha spiegato il progetto e ho subito deciso di venire qui. Come mia abitudine sono qui per dare tutto e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi”.
Manolas ti ha parlato della Roma? Le differenze tra la tifoseria dell’Olympiakos e della Roma?
“Sì, ho parlato con Manolas in particolare dopo l’accordo raggiunto con la Roma, mi ha parlato benissimo della Roma, di quanto fosse grande il club e del calore che si respira e che ho potuto riscontrare. L’Olympiakos ha una tifoseria magnifica, con tifosi molti caldi e quelli della Roma non sono da meno. Spero di essere accolto con lo stesso calore con cui sono stato accolto in Grecia”.
Questa è l’occasione più importante della tua carriera a 25 anni? Che sensazioni ti dà lavorare con Mourinho?
“Sì, è motivo di grande orgoglio di essere al servizio di uno dei migliori allenatore della storia del calcio, se non il migliore. Sono qui per sfruttare questa occasione, imparare e crescere. È una bella occasione, è importante è mettersi a disposizione, lavorare e non porsi mai limiti”.
A centrocampo c’è tanta concorrenza. Qual è il tuo obiettivo nella Roma?
“Sono arrivato qui con l’obiettivo di restare a lungo, sarebbe il mio sogno e il mio intento, cercherò di lavorare per farlo. Condividere lo spogliatoio con campioni del calibro di Matic, Cristante, Pellegrini, Wijnaldum e lo stesso Bove è un motivo di grande orgoglio. Come ho già detto c’è massima umiltà da parte mia, voglia di mettermi a disposizione, ascoltare e aiutare il club a raggiungere gli obiettivi”.
Che impressione ti ha fatto il campionato italiano a livello tattico e di intensità di gioco?
“Esistono differente tra il campionato greco ed italiano, ma ogni campionato ha una sua identità e cultura, anche quello francese dove ho giocato, sta a me adattarmi. La squadra ha tutte le qualità per fare bene, dovrò lavorare per ambientarmi al meglio e mettere le mie qualità a disposizione di questo gruppo già molto buono”.
Mourinho ha detto che non sei al 100%, quanto ti manca per raggiungere la piena forma fisica?
“Come ha detto il mister non sono al 100%, sto lavorando giorno per giorno per raggiungere la forma ideale per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi collettivi che sono quelli miei personali, non mi pongo limiti”.
Hai caratteristiche diverse dai giocatori in rosa, cosa ti chiede Mourinho?
“Il mister mi sprona sempre a continuare a lavorare con intensità per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi e a vincere le partite, mi dice questo in continuazione”.
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