La squalifica di 2 giornate comminata al giocatore della Roma, Kevin Strootman, dopo il derby è decisamente assurda. Lo sostengono in molti, soprattutto avvocati che conoscono la giustizia sportiva, nonché ex direttori di gara. Riportiamo qui di seguito le loro dichiarazioni:

Avv. Grassani: “Non compete al giudice sportivo scendere nel dettaglio di valutare l’intensità del rapporto causa-effetto. Se la strattonata c’è e vogliamo capirne l’entità, non ne usciamo più fuori. Il punto è: la prova televisiva è nata come spirito del legislatore sportivo lì dove non ci sono stati comportamenti che hanno indotto l’arbitro in errore. Qui il contatto c’è ed è stato squalificato, quindi sostenere che la caduta non fa parte di quel contatto significa incamminarsi in un percorso molto pericoloso. La decisione non mi convince. Ci saranno sicuramente persone che non la pensano come me, ma in base a quello che ho appena ricordato, è una decisione oltre le righe”.

Graziano Cesari (ex arbitro): “Quando vieni colpito alle spalle, come successo a Strootman, o corri più veloce possibile per schivare i colpi o ti butti a terra e copri le parti deboli. Strootman, essendo di spalle e non potendo vedere cosa accadeva, non aveva alternativa oltre queste due possibilità. La questione fa giurisprudenza perché è il primo caso in cui si verifica una squalifica per questo motivo e di questa lunghezza”.

Basterebbe questo per smontare la tesi del giudice sportivo, a cui rivolgiamo un appello e la nostra attenzione per tornare sui suoi passi ed eliminare la squalifica a Strootman, come regolamento impone.

Ecco come si sono svolti i fatti:

Dopo il gol dell’olandese (che è andato sotto la Curva Sud a festeggiare), Rudiger fa ritorno verso la propria metà campo, ma il giocatore della Lazio Cataldi tenta di fargli uno sgambetto. Rudiger, da vero sportivo, non cade nemmeno a terra, pur essendo stato colpito. A quel punto Strootman, per reazione ad una provocazione ad un suo compagno di squadra, getta un po’ d’acqua a Cataldi. Quest’ultimo, sentitosi offeso, lo strattona per la maglia da dietro mentre Strootman fa ritorno nella sua metà campo. Il centrocampista olandese, sentitosi fermato nella corsa, viene tirato indietro e si scontra contro un altro componente della panchina della Lazio. Strootman, a quel punto, sentendosi in pericolo, cade a terra proteggendosi la nuca pensando di ricevere ulteriori colpi. Subito dopo i compagni si mettono in cerchio a proteggerlo e Strootman si rialza. Verrà ammonito, secondo quanto riferito dall’arbitro Banti, per aver gettato l’acqua a Cataldi, mentre il laziale verrà espulso per aver strattonato Strootman.

Questo è quanto accaduto. Quindi, sempre per regolamento, non si può usare la prova tv per “simulazione” di Strootman, in quanto alla causa (strattonamento di Cataldi nei confronti di Strootman) segue l’effetto (la caduta di Strootman).

E’ per questo che tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa chiederanno e sensibilizzeranno il Giudice Sportivo a eliminare la squalifica di Strootman per un campionato più regolare e non dare adito a impianti complottistici che potrebbero scatenarsi nelle prossime settimane.

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