ULTIME NOTIZIE AS ROMA BOLOGNA CAPPIOLI – Massimiliano Cappioli, doppio ex di Roma e Bologna, è stato intervistato dal sito ufficiale del club giallorosso in vista della partita di questo pomeriggio al Dall’Ara. Queste le sue dichiarazioni:
Quando torna a Roma, va a vivere ad Ostia dove è nato e cresciuto?
“Sì, vicino a Ostia. Sto all’Infernetto. Sempre a due passi dal mare. In questo momento sto a Roma, vediamo quando poter ripartire anche in base alla situazione della pandemia che stiamo vivendo. Proviamo dopo Natale. Pare che vogliano richiudere tutto…”.
Come ha vissuto questi due anni così complicati per tutti?
“Con tanta paura, apprensione per i genitori, ansia di contagiare il prossimo in ogni momento. Non è un bel periodo, speriamo di uscirne prima o poi”.
La Roma la segue ancora?
“Certo, che domande. La Roma la vedo sempre, ogni partita”.
Non è una cosa scontata tra i suoi ex colleghi.
“Vero, c’è chi smette e poi decide di dedicarsi ad altro. Io quando gioca la Roma, sto sempre lì davanti”.
Le piace la squadra che sta plasmando José Mourinho?
“Mi piace, sì. Ha avuto un ottimo inizio, poi qualche difficoltà, ora si sta riprendendo e sta ottenendo altri risultati importanti. È una squadra forte, ma per fare un ulteriore passo in avanti serve qualcosa in più come richiesto dallo stesso allenatore. Servono quantità e qualità per completare al meglio questa squadra. Lui sa come si fa per vincere”.
È un tecnico da 25 titoli in carriera.
“Non si vincono per caso. Mourinho ha personalità, carisma, esperienza, sa come plasmare un gruppo per portarlo alla vittoria. Va seguito e accompagnato. A Roma non si è vinto tanto nella storia, si deve cambiare questo fatto. E con lui è possibile”.
A pensarci, un Cappioli ci starebbe sempre bene in ogni squadra, anche in questa.
“Più che un Cappioli, ci vedrei meglio un altro Totti o un altro Nainggolan. Però anche io nella Roma ho fatto la mia parte, dài…”.
Pochi giorni fa è stato il 27 novembre. Pensa a quel derby del 1994 ogni volta che cade la ricorrenza?
“E come potrei non pensarci ogni anno? Anche se è passato tanto tempo, purtroppo. Fu la partita perfetta. Per me e per la Roma. Vincemmo 3-0, il mio gol del 2-0 fu sotto la Sud. Un sogno che riuscivo ad avverare. Poi il terzo gol nella ripresa a rendere magico quel risultato con il colpo di testa di Fonseca su assist di Giannini. È stato detto più volte, ma è giusto ribadirlo, Mazzone ci caricò per bene nella settimana che ci portò alla partita. E il merito di quel successo va dato a lui”.
Mazzone è stato un allenatore cruciale per lei.
“Decisivo. Mi ha valorizzato a Cagliari, poi mi ha voluto a Roma, dandomi la possibilità di vestire la maglia che amo, e poi mi ha cercato anche quando ha allenato Bologna e Perugia. Gli vorrò sempre bene”.
A proposito, Bologna che capitolo è stato della sua carriera?
“Una sola stagione, quella del 1998-99, ma bella. Intensa. Vincemmo l’Intertoto, poi arrivammo fino alla semifinale di Coppa UEFA perdendo in modo beffardo con il Marsiglia”.
Con qualche tensione nel finale, pure.
“Diciamo così, sì… Prendemmo un sacco di botte in casa… (ride, ndr). Ma Bologna è una piazza tranquilla. Non erano abituati a un fatto del genere. Fossimo stati a Marsiglia, sarebbe stata ancora più dura per noi. Cose di campo, comunque, che nel calcio possono capitare”.
Una curiosità, digitando “Cappioli” nella barra di ricerca dell’archivio storico di foto del Club, escono 124 risultati. Qualcosa significa, no?
“Eh, se ne pubblicate qualcuna, mettete soprattutto quelle del derby del 3-0, mi raccomando…”.
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