Fabio Caressa

AS ROMA NEWS PORTO CARESSA STIELER – Le polemiche sull’arbitraggio di Tobias Stieler in Porto-Roma non si placano. Dopo lo sfogo di Claudio Ranieri in conferenza stampa, anche Fabio Caressa, durante il post-partita su Sky Sport, ha espresso il suo disappunto, criticando l’atteggiamento dell’arbitro tedesco e più in generale il ruolo sempre più centrale dei direttori di gara nel calcio moderno.

“L’arbitro non può e non deve essere un protagonista, deve essere invisibile in campo”, ha dichiarato Caressa, sottolineando come il compito di un direttore di gara debba essere quello di gestire il gioco con discrezione, senza mettersi al centro dell’attenzione.

“Ormai gli arbitri sono diventati protagonisti, è inaccettabile”

Caressa ha poi approfondito il discorso, soffermandosi su un aspetto che, secondo lui, sta cambiando il calcio in negativo: “Oggi Ranieri ha parlato delle statistiche degli arbitri, una cosa che fino a qualche anno fa era impensabile. Nessuno analizzava i dati dei direttori di gara. Io non sopporto il termine ‘centralità dell’arbitro’: l’arbitro non deve essere centrale in questo gioco, è solo uno strumento”.

La critica del giornalista riguarda soprattutto il modo in cui alcune direzioni di gara influenzano le partite, con scelte dubbie e atteggiamenti da protagonisti: “Gli arbitri facciano un passo indietro, perché non sono loro i protagonisti di questo film”, ha tuonato Caressa, evidenziando come gli episodi arbitrali stiano spesso condizionando gli incontri più di quanto dovrebbero.

“Basta simulazioni, chi si butta a terra deve restare fuori cinque minuti”

Caressa ha anche lanciato una proposta per contrastare il fenomeno delle simulazioni e delle perdite di tempo: “Non se ne può più di vedere giocatori che crollano a terra urlando ogni volta che qualcuno allunga un braccio. Se un giocatore si butta a terra, allora che resti fuori cinque minuti. Se ha davvero preso un colpo al volto, deve essere certo che stia bene. Vedrete che con questa regola nessuno simulerà più”.

Infine, il giornalista ha fatto riferimento anche ad altri episodi arbitrali recenti, esprimendo solidarietà nei confronti di Beppe Bergomi, che si era indignato per un rigore concesso contro l’Atalanta: “Ieri volevo abbracciare Bergomi dopo il suo commento al rigore incredibile dato contro l’Atalanta”.

Un problema che va oltre Porto-Roma

Le parole di Caressa si aggiungono a un dibattito sempre più acceso sulla gestione arbitrale nelle competizioni europee. L’arbitraggio di Stieler ha fatto discutere per le otto ammonizioni alla Roma, l’espulsione di Cristante e il metro di giudizio ritenuto troppo sbilanciato a favore del Porto.

Il tema resta aperto: gli arbitri stanno davvero diventando troppo influenti nelle partite? E se sì, quali misure possono essere adottate per garantire un calcio più fluido e meno condizionato da decisioni discutibili?



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