Maurizio Carrozzini

NOTIZIE AS ROMA Romagiallorossa.it sarà gestita d’ora in poi da Maurizio Carrozzini. Scout internazionale, tifoso della Roma all’estero, vive in Germania da 18 anni e ha maturato un’esperienza calcistica di grandissimo livello. Prende l’eredità lasciata da Marco Violi e proverà a raccontare la Roma a modo suo: dire le cose come stanno e non come qualcuno vorrebbe che venissero dette.

Cosa l’ha spinta ad accettare la sfida di Romagiallorossa.it?
Innanzitutto mi ha spinto la passione per il mondo del calcio, la passione per la Roma e la passione per questo splendido portale di cui ne faccio parte in pianta stabile da almeno 4 anni. Ci sono stati dei periodi in cui a causa di motivi lavorativi non potevo essere troppo presente, ma rimanevo sempre in contatto con Marco Violi. Mi sono completamente innamorato di questa piattaforma che unisce le classiche news alla parte multimediale, ossia radio e video. E’ una vera innovazione nel mondo del web. Sono ben contento di prenderne il testimone e spero di fare un buon lavoro.

Perchè crede fortemente in Romagiallorossa.it?
Perchè in questi anni, anche se con alti e bassi, non c’è mai stato un calo di visite su Romagiallorossa.it oppure un calo di ascolti nella radio. Anzi, da luglio siamo cresciuti del 45% sotto tutti i punti di vista. Marco Violi ha sempre fatto un lavoro superlativo e la gente lo ha capito ed è per questo che prende come punto di riferimento Romagiallorossa.it. C’è uno zoccolo duro che ci segue con amore, con passione e con fedeltà, quindi era un lavoro già ben avviato. D’ora in poi si potrà solamente fare un progetto duraturo nei prossimi anni. La cosa a cui tengo particolarmente, vivendo all’estero, è dare la possibilità di essere vicino a coloro che vivono la Roma da lontano come me.

E’ un vantaggio o uno svantaggio vivere all’estero?
Sicuramente un vantaggio perchè si dà un punto di vista distaccato e più obiettivo. Sono sincero: sento alcune radio romane e non c’è obiettività in quello che si dice, eccezion fatta per alcune emittenti o per alcuni portali internet. Credo che essere obiettivi sia la prima cosa, altrimenti si perde di credibilità. Essendo all’estero, non mi farò influenzare da nessuno e questo è sicuramente un lato positivo.

Come nasce la sua esperienza nel calcio?
Ho giocato a calcio quando ero ragazzino a Cattolica, la mia città natale, vincendo anche un campionato Provinciale. L’amore per il calcio è sempre stato forte e vivo dentro di me. Una decina di anni fa, tramite un mio amico che è diventato anche il mio socio nella mia ditta di scouting, mi ha fatto conoscere un grande procuratore, ex giocatore della Roma, Massimo Lattuca. Ricordo che Massimo si trovava in Germania per fare un aggiornamento di lingua tedesca, siamo diventati amici e mi ha insegnato tutto quello che so sul calcio. Abbiamo collaborato anche a livello di scouting in Germania, andavamo in giro a cercare nuovi talenti da lanciare. Da li in poi il lavoro di scouting è diventata la mia attività principale, che mi occupa a tempo pieno. Ora, avendo due bambini piccoli, la famiglia mi assorbe tantissimo, ma comunque riesco sempre a rendermi utile monitorando video che giornalmente mi mandano. Una volta che i bambini cresceranno, potrò ampliare il mio raggio d’azione anche in Sudamerica o Est Europa.

E’ vero che lei ha iniziato a collaborare con ASRomaRadio.it (il sito gestito da Marco Violi, poi diventato Romagiallorossa.it) chiamando in diretta radiofonica dopo una partita di Champions League?
Sì, è vero. Me lo ricordo ancora bene. Era il giorno dopo Bayern Monaco-Roma e i giallorossi persero quella partita. Chiamai sconsolato la radio di Marco e cercai di esporre il mio punto di vista delle cause della sconfitta a livello tattico. Lui ha capito subito che stava parlando con una persona che di calcio ne capiva e, dopo qualche tempo, sentendoci in privato, siamo diventati amici e ho iniziato a collaborare con ASRomaRadio.it, che ora non esiste più, purtroppo.

Cosa la spinge a comunicare ai tifosi i suoi pensieri?
Mi spinge la grande passione per la Roma e per questo sport meraviglioso che è il calcio, a mio giudizio il più completo e affascinante del mondo che, nella sua semplicità, unisce tutti i valori di lealtà ma anche individuali, perchè un giocatore può diventare protagonista della partita con una giocata, ma sempre unito al contesto collettivo. Inoltre quello che mi spinge ad aver accettato questa sfida è il fatto di mettere a disposizione di tutti la mia competenza ed esperienza calcistica. Purtroppo spesso si vede tanta ignoranza a livello calcistico, si guarda al risultato e non alla prestazione, mentre non si riesce a capire che le due cose vanno di pari passo. Vorrei far capire alle persone come matura un risultato, come ci si arriva, e del perchè accadono certe cose in campo.

Come intende gestire Romagiallorossa.it d’ora in avanti?
Come ho detto in precedenza la linea editoriale rimarrà la stessa, non ci saranno stravolgimenti. Faremo un giornalismo sano, serio, non trattando notizie di Social o di gossip (cosa che già Marco Violi aveva introdotto, ndr) ma solo notizie di campo. Per fare un esempio, mi è capitato di leggere una notizia su Kolarov e di una sua presunta ex amante, fatta uscire da alcuni siti internet. Questo, oltre a minare la serenità della famiglia del serbo, non interessa minimamente alla gente. Non è questo il giornalismo che vogliamo fare. Parleremo della Roma in tutte le sue sfaccettature: campo, squadra, società, bilancio, e speriamo che chi è al comando del club possa farci gioire per un trofeo, e non per una plusvalenza. Penso che questo faccia già capire quello che farò e faremo: dire le cose come stanno. Parleremo molto di campo e di tattica, verranno fatte anche delle schede tecniche sia scritte, che audio, che video dei giocatori più importanti e meritevoli della Primavera giallorossa. Ma il pezzo forte sarà spiegare tatticamente come riuscire a sconfiggere un avversario e, nel post partita, capire le mosse dell’allenatore, dove eventualmente ha fatto bene o dove ha sbagliato. Giornalmente scriverò un editoriale in cui approfondirò la notizia del giorno e i tifosi potranno commentare, sempre nel massimo rispetto dei ruoli. Una cosa che mi sento di dire è che non verranno ammessi insulti verso nessuno. Cerchiamo di vivere il calcio come qualcosa di sano e non come una malattia. Mi riferisco a molti pseudo-tifosi che utilizzano il calcio per sfogare le proprie frustrazioni. Ecco, questo non dovrà più accadere.

In bocca al lupo, allora.
Viva il lupo e grazie per la bella intervista.



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