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Caso Diawara, è atteso l’esito. Fienga: “Vogliamo sanzione diversa” [FOTO]

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA CASO DIAWARA – Davanti al Collegio di garanzia del Coni è andato in scena oggi l’atto conclusivo del “Caso Diawara”. Dopo sei mesi, la Roma saprà definitivamente se potrà riavere il punto conquistato il 19 settembre scorso sul campo del Verona, tolto successivamente con il 3-0 a tavolino deciso dal Giudice Sportivo e confermato poi dalla Corte Sportiva d’Appello della Figc.

Appuntamento alle 15.30 a Palazzo H per tutti i protagonisti della vicenda. Per il club giallorosso oltre all’avvocato Antonio Conte era presente anche il Ceo Guido Fienga e l’ex Team Manager Gombar. Per la Lega è stato chiamato in causa il delegato Marino, che ha avuto contatti con il club dopo l’alert che segnalava l’irregolarità della posizione di Diawara nella lista. L’ex ministro Frattini ha presieduto il Collegio di garanzia.

CRONACA

Ore 16.46 – Guido Fienga ha anche avuto modo di parlare a margine della discussione sia sul caso Diawara sia sul rinvio di Juve-Napoli: “Non vorrei aggiungere nulla rispetto alla lettera che è abbastanza chiara. La risposta della Lega? Non voglio commentarla perché è più ridicola della decisione. Ci hanno detto che questa motivazione non necessità di spiegazioni. A mio modo di vedere le uniche motivazioni non sono raccontabili“.

Ore 16.27 – Finisce l’intervento di Fienga e con esso la discussione del caso

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Ore 16.23 – Stavolta è il Ceo giallorosso Guido Fienga a parlare: “Mi dispiace sentire le accuse che mettono in discussione le capacità professionali di alcuni dirigenti. Nessuno nella Roma ha mai negato l’errore. Il fatto di non aver tratto vantaggi, si riferisce al discorso che la lista era vuota sostanzialmente e che Diawara sarebbe potuto rientrare senza problemi. Bisogna capire di che tipo di errore si parla. È stato commesso un errore formale, non si è capito a cosa si riferiva quell’alert. Noi sicuramente non abbiamo tratto vantaggio, la norma a nostro modo di vedere non è equa. Si crea un forte svantaggio per noi e un vantaggio per il Verona, che avrebbe affrontato esattamente la stessa squadra. Vogliamo assumerci le responsabilità dell’errore, ma chiediamo una pena equa e più adeguata”.

Ore 16.15 – E’ il turno per l’intervento del procuratore nazionale Rossi: “Non si può prescindere dai precedenti, in questo caso Sassuolo-Pescara. La differenza non è molta, le questioni sono sovrapponibili. Il fatto che Diawara fosse già tesserato dalla Roma non cambia così tanto la situazione. È stato un errore, che poteva essere sanato per tempo. È un dato oggettivo, si usa questo metodo per dare possibilità alle squadre per sapere con chi debbano confrontarsi. L’alert doveva permettere di correggere questo problema. La conclusione della procura generale si basa sul precedente e quindi si posiziona sul rigetto del ricorso”.

Ore 16.11 – Finisce l’avvocato del Verona Fanini, riprende la parola Conte per una breve precisazione

Ore 15.55 – L’avvocato Conte finisce il suo intervento. Parola alla difesa del Verona con l’avvocato Fanini: “Molte imprecisioni nella ricostruzione dell’avvocato Conte. Una di queste è che sul caso Spezia abbiamo destinato solo una pagina, non nove come è stato detto. Non è stato evidenziato che questa norma esiste dal 2014 e tutti i club l’hanno sempre rispettata, eccetto per il caso Sassuolo-Ragusa. Gli alert sono stati pensati per evitare che riaccadessero queste situazioni. Il concetto di vantaggio o svantaggio poi, non può entrare nella discussione. Chi dice che senza Diawara il Verona non avrebbe vinto il match? Non si può parlare di questo”.

Ore 15.42 – L’avvocato Conte prende la parola per esporre la tesi difensiva della Roma: “Parliamo di un semplice errore, assolutamente ininfluente. Diawara aveva pieno titolo per partecipare al match, la Roma aveva lo spazio per inserirlo in lista. Si chiede un’applicazione della legge che sia congrua e chi meglio del Collegio di Garanzia può farlo. La Roma non ha avuto alcun vantaggio. Nessuno cerca di derubricare l’errore, ma l’induzione all’errore del delegato della Lega Marino è palese. Quello che ha affermato il delegato è quantomeno fuorviante. Il Verona ha presentato quasi nove pagine riferite alla gara con lo Spezia, che non è oggetto di questa discussione. Sono stati fatti una serie di appunti che definisco ineleganti. Gombar e Longo sono stati etichettati come due incapaci. Il secondo è stato però assunto proprio dal Verona appena un mese dopo. Chiedo la sospensione della sanzione formulata”.

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Ore 15.36 – Inizia la discussione del caso davanti al Collegio di garanzia

Ore 15.25  Arrivano anche il presidente del Collegio di garanzia Frattini e l’avvocato del Verona Fanini

Ore 15.09 – Il Ceo romanista Guido Fienga e l’avvocato Conte arrivano al Coni senza rilasciare dichiarazioni

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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