NOTIZIE TOTTI CASSANO – Antonio Cassano torna a sentirsi un calciatore. Il talento ex Roma si allena con la Virtus Entella senza vincoli contrattuali e ha rilasciato un’intervista a Sky Sport: “Era fondamentale tornare a sentirmi un calciatore. Oggi è stata una giornata stupenda, ho riassaporato l’erba di un campo e sono felice. Ringrazio il presidente Gozzi, che si è dimostrato una persona di cuore. Gli ho chiesto la possibilità di potermi allenare, e mi ha dato la disponibilità. È un momento in cui io devo dar conto ai miei figli, far capire loro, dal momento che sono più grandi, che le Cassanate si pagano. Sarebbe una delusione per loro vedere il vecchio Cassano. Ma io comunque sono sempre stato bravo! A meno che qualcuno non mi mandi su di giri. Ma quei tempi sono passati”.
Sul rapporto con Francesco Totti: “Dice che sono stato tra i compagni con più talento? Ha ragione! Ci siamo divertiti tanto, e dice bene quando pensa che io abbia reso solo il 30% o 40%. Dieci anni fa avevo un’altra testa, avessi avuto i figli, sarei stato un altro e avrei vinto di più. Ho sempre cercato la felicità, ora con mia moglie e i miei figli ho il massimo che si possa chiedere”.
Consigli ai figli: “Dico sempre di non giocare a calcio, ma di fare tennis o altro. È sempre complicato giocare con il cognome del papà. Anche perché dovrebbero essere più bravi. E dopo di me c’è solo Messi… Il mio eventuale futuro qui? Non lo so, per ora importa solo che l’Entella raggiunga quel che ha meritato, poi vedremo di passo in passo. Per Gozzi si può fare di tutto: restare in B come in C: è uno dei pochi seri ancora presenti nel calcio. Non sarà un problema: per le persone a cui voglio bene io ci sono sempre”.
Sul calcio attuale: “Con chi giocherei ora? Con Higuain, senza dubbio. Penso che Suarez sia il più forte al mondo: sa fare l’uno-due, dà la palla bene. È al top a livello Mondiale. Da chi vorrei essere allenato? Non lo so. Io penso che quello più forte di tutti, dal punto di vista tattico, sia Prandelli, ed è uno scandalo che non alleni in Serie A. Ci sono tanti giocatori e allenatori scarsi, non è possibile che uno come lui non abbia spazio. Purtroppo la vita va così: questo è il nuovo calcio…”.
Cassano è poi intervenuto in conferenza stampa: “In 3 o 4 settimane penso di raggiungere una condizione accettabile. Per fortuna ho qualità, e con quella arriverò al top velocemente. Qui io porto entusiasmo: sparo un po’ di c…ate, faccio ridere. Sono vent’anni che continuo a dire che la colpa è solo mia: se avessi avuto una testa normale, ora sarei ancora al Real. Non ho recriminazioni, domani è un altro giorno, mentre il passato è passato. E non voglio pensare a quello che è stato”.
Sulla Nazionale: “Quando giocavo io, gli attaccanti erano Inzaghi, Totti, Del Piero, Vieri… Oggi fai 2 presenze, 1 gol, e sei già convocato, ma poi… i risultati non arrivano. Nel calcio italiano non ci sono più i giocatori forti. Piatek? Non l’ho mai visto giocare. Ma a me non interessa vedere chi fa gol, perché fare gol non significa essere bravi: giocare a calcio è una cosa diversa. Uno può anche segnare 50-60 gol, ma la mia opinione non cambierà mai perché quelli forti sono altri per me”.
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