La decisione della Pro League, la federcalcio belga, di fermare definitivamente il campionato e assegnare subito il titolo al Brugge non è piaciuta alla Uefa. Ieri sera è arrivata la presa di posizione in una lettera congiunta con l’Eca, oggi è intervenuto anche il presidente Aleksander Ceferin: “Non credo che sia questa la decisione giusta. La solidarietà non è una strada a senso unico, non si può chiedere aiuto e poi decidere da solo cosa ti si addice meglio”.
In un’intervista alla ‘ZDF’, il numero uno dell’Uefa ha lanciato un avvertimento molto chiaro: “I belgi e le federazioni che potrebbero considerare di fare lo stesso, rischiano la partecipazione alle competizioni europee del prossimo anno”. Dunque la priorità resta quella di riprendere i campionati quanto prima, compatibilmente con le indicazioni delle autorità competenti: “Il calcio a porte chiuse non è il calcio che si gioca davanti ai tifosi, ma è sempre meglio giocare anche senza pubblico e trasmettere le partite in tv che non giocare affatto. La gente lo vuole, porta energia positiva e probabilmente si giocherà a luglio e agosto, ma non a settembre o ottobre”.
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