ULTIME NOTIZIE AS ROMA CERVONE MOURINHO – Giovanni Cervone, ex portiere della Roma anni ’90, ai microfoni di New Sound Level, ha parlato dei giallorossi e di alcuni temi presenti e passati. Queste le sue dichiarazioni:
Un commento su Strakosha?
“Succede, è un infortunio che purtroppo può capitare, dispiace sempre quando un portiere fa un errore così pesante. Lui sta attraversando un periodo difficile e con questo errore può pensare di essersi giocato un po’ tutto.”
Cosa è successo nel sottopassaggio di San Siro in quel Milan-Roma (semifinale di Coppa Italia 1992-1993 ndr)?
“Non è successo nulla, ed è stata una delle poche volte che nei sottopassaggi non succedeva nulla, dopo un passaggio del turno del genere poi non avremmo mai pensato di fare casino. E’ stata una cosa fatta ad hoc per rovinare alla Roma la finale.”
Si può fare un paragone tra Giannini e Pellegrini?
“Sono due giocatori molto differenti, Pellegrini ha delle grandissime qualità e in campo deve dare l’esempio, si deve dar da fare un po’ di più lasciando perdere le polemiche e le chiacchiere. Può e deve diventare un punto fermo della Roma, può portare avanti la tradizione dei capitani dopo Giannini e Totti.”
Cosa pensi di Rui Patricio?
“Abbiamo fatto un notevole salto di qualità, Rui è un portiere molto serio e concentrato e mi piace moltissimo. Ha una grande personalità e dà ai difensori quella giusta tranquillità che serve per essere ordinati e compatti. Ha anche risolto determinate situazioni difficili, mi auguro continui così. Il suo punto di forza è la serenità e la convinzione nei propri mezzi. I difensori dovrebbero sbagliare un po’ di meno e mantenere di più la concentrazione, ma con un portiere così e con un allenatore così è più facile.”
Possiamo paragonare Mourinho a uno degli allenatori che hai avuto nella tua carriera?
“Possiamo paragonarlo a Mazzone per il suo modo di stare in panchina e per la cattiveria e la personalità, anche per la corsa sotto la curva. Sono due allenatori con una personalità simile, ma qui stiamo parlando di un vincente, che ha vinto anche con squadre che partivano non da favorite, ad esempio il Porto o la stessa Inter nel 2010. Speriamo la società lo segua, perché possiamo arrivare a competere per qualcosa. A me basta vedere la voglia e lo spirito battagliero che Mourinho ha riportato nella nostra squadra. Bisognerà anche essere bravi ed equilibrati nel momento di una sconfitta, rimanendo sempre fiduciosi e lavorando anno dopo anno per arrivare a competere in tutte le competizioni. E’ Mourinho il miglior acquisto della Roma, lasciamo gli scienziati alle altre squadre e teniamoci questi personaggi con gli attributi. E’ già uno dei nostri.”
Inciderà il cambio sulla panchina veronese, con Di Francesco sostituito da Tudor, per la partita della Roma?
“La Roma in questo momento è una squadra molto più in palla del Verona a prescindere da chi sta in panchina. Il Verona ha perso lo smalto che avevano l’anno scorso con Juric, si vede che il cambio in panchina ha influito e non poco. La Roma deve fare la Roma e continuare sulla sua strada, non possiamo permetterci di fare conti ma dobbiamo scendere in campo e dettare legge.”
Un commento sulla scelta di Donnarumma di andare al PSG?
“Se ha scelto lui va benissimo e io sono convinto che la scelta sia stata la sua. Non capisco alcuni personaggi che dicono che sia stato irriconoscente, personaggi che magari sono scappati da Roma per andare a firmare con la Juve. Sono convinto che tra qualche Domenica inizierà a giocare sempre lui perché non c’è paragone, ci vogliono dieci Navas per fare Donnarumma e sinceramente non sto capendo le scelte di Pochettino.”
Fra l’altro sono gli stessi soliti noti che sparano a zero sull’ambiente romano.
“Non c’è una piazza più bella di Roma per i giocatori, quello che c’è a Roma non lo si trova da nessuna parte, lasciamo perdere le chiacchiere sull’ambiente romano“.
Se potessi scegliere di rigiocare una partita, quale sceglieresti?
“Vorrei rigiocare tutte quelle che ho perso. Se ne devo scegliere una dico la finale di Coppa Uefa davanti ai nostri tifosi contro l’Inter. Abbiamo fatto bene al ritorno ma non ce l’abbiamo fatta ed è stato un vero peccato.
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